La settimana passa in fretta.
<<È già finito anche venerdí!>> mi dice Elisabeth uscendo dal lavoro accanto a me.
<<Èggià>> le rispondo.
<<Quando pensi di ricominciare ad uscire?>>
<<non lo so..>> le rispondo. <<Il fatto è che non mi sento pronta, è passato cosí poco tempo.>>
<<Devi uscire Sophy! Non puoi startene rintanata in casa per sempre. Sono passate due settimane, posso capire che è dura, ma stare a casa da sola non ti fa affatto bene. Hai bisogno di uscire, di ricevere nuovi stimoli.>>
<<Si beh, ma fra un po', non ora, non questa settimana.>>
<<Allora la prossima! Ci conto! Ora scappo che è già tardi, sono quasi le otto!>> mi dice abbracciandomi per poi dirigersi verso la sua auto.
Io continuo a camminare verso il parcheggio. Sul lato della strada vedo una cosa scura muoversi a terra. Subito prendo paura e mi blocco. Poi sento dei mugolii.
Prendo il telefono e accendo la torcia per capire di cosa si tratta. È un sacchetto nero che si muove. Sento ancora quei mugolii, cosí decido di aprirlo.
Dentro ci sono tre cuccioli che saltellano di qua e di la cercando di abbaiare. Sono davvero piccoli!
<<Poverini!>> dico accarezzandoli.
Uno mi lecca la mano. Saranno affamati e assetati! Chissà da quanto sono qui!
Apro bene il sacchetto e li prendo in braccio tutti e tre, portandoli con me fino alla macchina.
<<E ora che devo fare con voi?>> mi guardano scodinzolando.
Vi porto a casa con me intanto, poi domani vi porto al canile.Arrivati a casa non so dove metterli. Cosí prendo un vecchio scatolone, lo taglio e lo sistemo con dei vecchi cuscini al suo interno. Ci metto una ciotolina d'acqua.
<<Avrete anche fame. Ma cosa vi do da mangiare? Siete cosí piccoli!>> dico mettendomi le mani nei capelli preoccupata.
<<Jade!>> dico ad alta voce illuminandomi all'istante.
Jade è un amico di Aaron, veniva spesso a trovarci col suo cane. Lui ne saprà sicuramente più di me. Recupero il suo numero e lo chiamo subito.
<<Pronto?>>
<<Si ciao Jade, sono Sophia la..>> mi trema un po' la voce <<..la ragazza di Aaron>>.
<<Oh ciao Sophia! Che succede tutto bene? Scusami non avevo il tuo numero in rubrica.>>
<<Tranquillo anche io non avevo il tuo, l'ho recuperato tra i contatti di Aaron. Senti ho un problemino, ho trovato tre cuccioli sul ciglio della strada tornando a casa dal lavoro. Li ho portati a casa con me ma non so cosa dargli da mangiare. Non ho mai avuto un cane quindi non so come comportarmi con loro. Tu invece hai il tuo cagnolone e ne sai sicuramente molto più di me. Avrei bisogno di una mano, puoi aiutarmi?>>
<<Certo Sophia non preoccuparti. Quanto sono grandi?>>
<<Non ne ho idea, potrebbero avere un paio di settimane come un mese. Perdonami ma non me ne intendo>> dico al telefono portando una mano davanti al viso per la vergogna.
<<Tranquilla!>> mi dice ridendo un po', <<Posso passare a vederli tra 15 minuti? >>
<<Ma certo!>> mi affretto a dire.
<<Ok perfetto, a tra poco. Ciao Sophia.>>
<<Ciao, grazie>> dico terminando la chiamata.15 minuti dopo esatti sento suonare il campanello. Vado ad aprire e Jade mi sorride alzando un sacchetto di crocchette che tiene in mano.
<<Ciao bellissima>> mi dice entrando e salutandomi con un bacio sulla guancia.
<<Ciao>> affermo spiazzata.
<<Allora dove sono i cuccioli?>> mi dice sorridendo leggermente in imbarazzo. Credo si sia accorto di avermi lasciata spiazzata.
<<In salotto>> dico e spero di non arrossire.
Che strano, me lo ricordavo diverso. Di solito non era cosí tranquillo e aperto quando si fermava a salutare. Forse Aaron lo intimidiva un po'? Boh, chi lo sa. Ma meglio non pensare ad Aaron ora, potrei scoppiare a piangere in questo istante, ma non voglio che accada davanti a jade. Non voglio essere presa per quella che ha bisogno di consolazioni. Esco dai miei pensieri e lo seguo in salotto.
<<Ma ciao cuccioli! Ciao piccini! Che carini che siete!>> dice Jade rivolto ai cuccioli, poi guarda me <<che siano piccoli non c'è dubbio ma hanno sicuramente almeno un mese e mezzo!>> afferma sorridendomi.
Io mi inginocchio affianco a lui a guardare i cuccioli nello scatolone.
<<ah ok, quindi possono mangiare le crocchette? O hanno ancora bisogno del latte?>>
<<credo possano già mangiare crocchette, e te le ho portate io tranquilla! >> dice sorridendo
<<Si grazie>> dico sorridendo per essere cortese. C'è un filo di imbarazzo tra noi due, cosí mi alzo e vado a prendere una ciotolina di plastica, poi la porto in salotto, la riempiamo di crocchette e la mettiamo nella nuova casetta dei cuccioli.
<<hai deciso cosa farci?>> domanda Jade interrompendo l'imbarazzante silenzio.
<<in che senso?>>
<<con i cuccioli>>
<<uh, no>> affermo pensierosa.
<<beh uno potresti tenerlo tu, visto che ora sei sola in casa.>>afferma abbassando subito lo sguardo dispiaciuto dalle parole che ha dovuto dire.
<<si, forse potrei>> dico quasi sottovoce.
<<gli altri domani li portiamo al canile. Una mia amica ci lavora, quindi se vuoi ti accompagno.>>
<<si certo volentieri>> spero di non essere arrossirta. Non è una specie di appuntamento, vero? Spero proprio di no, non vorrei deluderlo.
<<allora quale cucciolo tieni?>>
<<mmh>> ci rifletto guardandoli. Uno sta già dormendo, mentre gli altri due stanno giocando assieme mordicchiandosi le orecchie e le zampe. <<tengo il dormiglione>>
<<ottima scelta direi>> afferma Jade ridendo.
<<già>> rispondo imbarazzata, subito dopo si creano degli attimi di silenzio. Non vorrei cacciare Jade, è stato gentile a venire fino a qui a darmi una mano, ma sono anche molto stanca e vorrei andare a dormire. Domani è sabato e devo lavorare al negozio.
Jade imbarazzato credo quanto me si alza da terra <<tolgo il disturbo, le crocchette tienile pure>>
<<oh grazie, se vuoi te le ripago>>
<<no tranquilla, prendile come un regalo per il nuovo arrivato di casa tua>> sorride e mi fa l'occhiolino.
<<va bene, grazie per tutto Jade>> mi affretto a dire mentre esce dalla porta di casa e si ferma sulla soglia.
<<figurati, per qualsiasi cosa chiamami! Anche alle tre di notte!>> afferma ridendo <<no ok, non volevo esagerare, non pensare male>> si affretta a dire portandosi le mani al viso.
<<hei tranquillo>> rido.
<<buonanotte Sophy, a domani>>
Sentire da lui il mio soprannome mi fa sussultare per un secondo.
<<notte>> sorrido leggermente e poi chiudo la porta.
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Heart Beat
RomanceQuante volte possiamo avere la forza di rialzarci? Quante volte dopo essere stati scaraventati a terra siamo pronti a sollevare le sguardo e puntare dritto al cielo? Quante volte possiamo avere il coraggio di inseguire i nostri sogni e ascoltare il...