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Mi svegliai di buon umore vedendo che al mio fianco si trovava Severus.
Per paura di svegliarlo mi alzai e mi preparai silenziosamente.
Mi legai i capelli in uno chignon, mi misi una canottiera bianca con sopra una giacca di pelle, dei pantaloni militari e degli scarponi.
Anche se sapevo che la bacchetta non mi sarebbe servita la portai con me lo stesso.
Mi affacciai alla finestra e notai che stava nevicando, si capiva che stava arrivando il Natale, spero solamente di poterlo passare con Severus.
Mi misi a pensare alla serata passata con lui, forse avevo voluto fare l'amore con lui perché ho paura che muoia.
Preferisco morire, che vederlo morire.
Mi svegliai dai miei pensieri quando mi accorsi che Severus si era svegliato, dunque scacciai quei pensieri che mettevano solo tristezza e angoscia.

Sofia: buongiorno Sev
Severus: buongiorno, già ti sei preparata?
Sofia: sì, mi sono sbagliata presto e ho deciso di prepararmi subito.

Si avvicinò velocemente a me e mi baciò.

Severus: sei bellissima

Arrossii.

Sofia: tu di più

Gli dissi facendo l'occhiolino.

-be, ora scendo a fare colazione, ci vediamo dopo nell'ufficio di Silente
Severus: a dopo.

Scesi di sotto per la colazione, tanto era domenica, e nessuno la domenica si alza prima delle 11.
Mangiai e mi diressi nell'ufficio di Albus.

Sofia: buongiorno Albus, ieri Severus mi ha parlato..
Albus: bene, cosa ti ha detto?
Sofia: mi sono ricordata tutto, quanto, che lo amavo e lo amo, e mi sono sentita in colpa, ma abbiamo chiarito.
Albus: oh, sono felice che vi siate chiariti e-
Albus non riuscì a finire di parlare che entrò Severus.

Severus: buongiorno Albus.
Albus: buongiorno Severus mi stavo giusto congratulando per la vostra riappacificazione. Ora bando alle ciance, vi devo parlare di cosa andrete incontro.
Sarà molto difficile come impresa, sappiate che voi state già facendo la storia impedendo uno scoppio della terza guerra magica. Non vi so dire molto su dove state andando ma rimanete vivi.
Severus: grazie per l'incoraggiamento..
Sofia: bene, siamo pronti
Albus: andate e fate la storia.

Uscimmo dalla scuola e cominciammo ad inoltrarci nella foresta. Per un intera ora di cammino non incontrammo nessuno e neanche parlammo, però dopo un po' dovvemmo fermarci per riposare e ci sedemmo su un tronco spezzato.

Sofia: sai che ce la faremo vero?

Non rispose.

-senti, lo so che non vuoi parlare, ti capisco ma-

Severus: ho troppi sensi di colpa per aver voglia di parlare..
Sofia: so anche difendermi da sola e non voglio che tu ti faccia ammazzare per me, capito? Ti amo.

E gli diedi un bacio molto passionale ricambiato.

Severus: non posso prometterlo.
Sofia: sev-
Severus: su, prima andiamo prima arriviamo, prima ce ne andiamo.

Passarono due giorni dove abbiamo solamente camminato.
Al terzo giorno vidi in lontananza una grotta.

Sofia: Severus, c'è una grotta.
Severus: ho visto, fa attenzione.

Cominciammo a camminare con passo silenzioso, oramai avevamo capito come comportarci, avendo passato tre giorno a scacciare creature che tenevano di ucciderci.
Avevamo capito di stare nel posto giusto quando le bacchette non funzionavano più. Pronunciavi l'incantesimo e non succedeva nulla.
Quando entrammo nella grotta davanti a noi si trovarono due porte. Severus si avvicinò a quella di destra io a quella di sinistra.
Improvvisamente tra di noi comparve un muro che ci divise.

Sofia:SEVERUS!
Severus: Sofia! Sta calma ti-ti tirerò fuori di lì.
Sofia: c'è - c'è un cartello che dice che dobbiamo entrare e fare un... Labirinto.

Dissi singhiozzando.

Severus: fai con cautela, attenta.. Perfavore.. Ti amo.
Sofia: ti amo anche io, fai attenzione ti prego.

My Only Limit Is MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora