~Capitolo 21 l'adolescenza di Aiden~

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Aiden insieme a sua moglie e suo figlio, si divertirono un mondo; erano tornati a casa, era pomeriggio inoltrato. Aiden era nella stanza da letto; era stanco pensò: "Che stanchezza, ho bisogno di riposo. " Si distese sul letto col capo sul cuscino, ma mentre stava per addormentarsi; gli tornarono alla mente dei frammenti di ricordi.

Aiden era insieme a Victor e giocavano a calcio, nel cortile dell'istituto Barnard College. si allenavano con i loro amici, tra cui anche Edward  quest'ultimo con prepotenza irruppe per rubare il pallone che Aiden giostrava tra i piedi con abilità. Edward di proposito colpì con un calcio Aiden alla caviglia da dietro, Aiden si trovò a terra che si teneva la caviglia dolorante: «Ahi! Che male!» strinse i denti. Edward si avvicinò a Aiden, s'inginocchiò accanto a lui e con un tono serio: «Scusami non volevo. Ti fa molto male?»
Aiden strinse i denti e sopportò il dolore:
«Insomma un pochino, mi brucia e fa male!» Edward con modi gentili: «Mi dispiace tanto, ti accompagno in infermeria». Aiden con timidezza rispose: «Ehm ecco io.. Ahh! Che male!» Non riusciva a camminare da solo. Camminava claudicante, Edward gli circondò la schiena con un braccio disse: «Reggiti a me. Ti aiuto». E condusse Aiden in infermeria.

Entrarono. Aiden disse: «Buongiorno, c'è qualcuno?» chiese mentre Edward con un ghigno rispose: «Direi proprio di no. Bè Aiden siediti sul letto io intanto cerco qualcosa.» Aiden si sedette sul letto, mentre Edward rovistò nei cassetti dell'armadietto in cerca di una pomata contro l'ematoma. La trovò e raggiunse Aiden.

«Trovata, ecco. Adesso togliti la scarpa e il calzino fammi vedere la caviglia!» disse Edward con un sorriso. Aiden si tolse la scarpa; la caviglia era gonfia e arrossata. Edward con delicatezza fece massaggi alla caviglia con la pomata e, disse: «Come va adesso? Ti fa ancora male?» Mentre lo guardava con uno sguardo malizioso, Aiden indossava il completino da calcio e mostrava un fisico atletico, timidamente rispose: «Grazie, adesso va molto meglio!» Edward sorrise in modo malizioso, con un tono serio: «Aiden, volevo dirti una cosa.. Si tratta di Victor.. Lui ti fa soffrire non è vero? Sai mi ha detto che ti odia! Non ti vuole bene.. Invece io si». Aiden restò impietrito da quelle parole, al pensiero di essere odiato da Victor abbassò lo sguardo: «No! Non ti credo! È una menzogna!» Edward ridendo disse: «Quanto sei dolce ed ingenuo caro Aiden, Victor ti odia! Finge di esserti amico. Ti tratta sempre con freddezza! Non è vero?» Aiden scostò il capo: «Non ti credo, perché mi dici queste cose così crudeli?» farfugliò con sguardo basso.

Edward con un sorriso si fermò a guardarlo; il mostro che era in lui minacciava di fuoriuscire: «Vieni qui Aiden io voglio esserti amico. Ti voglio bene!»E lo abbracciò. Aiden sussultò poiché Edward  con uno scatto gli rubò un bacio casto sulle labbra; Aiden d'istinto si ritrasse, sconvolto disse: «Perché? Mi hai b-baciato? Non farlo più sei strano!» E in lacrime scattò giù dal letto, il dolore alla caviglia tornò a minacciarlo, strinse i denti, Edward ridendo: «Ti fa male? Aiden mi dispiace non dovevo baciarti lo so. Ma non ho resistito! Quelle tue labbra rosee, avevo voglia di baciarle.» Aiden sbarrò gli occhi dallo stupore e senza rendersene conto, Edward lo cinse nel suo abbraccio gli sussurrò: «Mi dispiace tanto Aiden, scusami. Non dovevo». Aiden sospirò con gli occhi lucidi disse: «Scuse accettate ok? Ma non farlo più! Mi spaventi!» Si voltò verso di lui, Edward lo guardava sorridendo sinistramente, rispose: «Tranquillo. Non succederà più. Aiden io non voglio perderti siamo amici vero?!» scandì l'ultima parola con un tono esaltato. Aiden era spaventato, da quel ragazzo. Deglutì e infine rispose: «Ecco io.. Non so sono confuso.. Gli amici non fanno queste cose, tu sei strano. Mi spiace ma dopo ciò che è successo. Non siamo più amici» disse triste. Edward d'istinto afferrò Aiden per un braccio e con forza lo strattonò, spintonò e lo bloccò con la schiena al muro, lo teneva fermo per le braccia, e in un istante si avvicinava alle labbra di Aiden, il ragazzo per non essere baciato d'istinto gli sferrò una ginocchiata in mezzo alle gambe e gridò: «Toglimi le mani di dosso!» dolorante Edward si teneva una mano in mezzo alle gambe, mentre vide Aiden che scappava via piangendo, con una risata isterica disse: «Maledizione! Aiden un giorno vedrai sarai mio!»Aiden corse nel corridoio, claudicante. Si fermò vicino agli armadietti, c'era Victor che avanzava nella sua direzione, Aiden in lacrime: «Vick ti devo dire una cosa importante! Edward.. È strano!» Disse in tono allarmato e sconvolto. Victor con un sorriso: «Perché piangi?» Aiden con un filo di voce rispose: «Edward m-mi ha baciato... sulle labbra È Gay? Che schifo!» si pulì le labbra al pensiero di quel bacio gli veniva la nausea, Victor non capiva che in realtà Edward era invaghito di Aiden e che nella sua mente distorta, desiderava fare del male a Aiden. Senza dir niente avanzò e lasciò Aiden da solo coi suoi dubbi.

Aiden ritornò indietro nel tempo; a quella tragica e drammatica sera in cui la sua normale vita venne sconvolta da Edward. Al ritorno dall'ospedale, nei giorni successivi Aiden restava a casa coi suoi genitori; i quali erano afflitti dall'accaduto cercarono in tutti i modi di far giustizia per Aiden, e far arrestare Edward ma purtroppo restò impunito; poiché il padre di Edward era un miliardario e in cambio di denaro fece in modo di avere il miglior avvocato che fece risultare il figlio innocente. Aiden e i suoi genitori si sentirono umiliati;  col trascorrere dei giorni Aiden si sentiva abbandonato da chi riteneva come un fratello maggiore; il suo migliore amico Victor.

Aiden scattò seduto sul letto, con lo sguardo nel vuoto pensò:
"Maledizione, calma Aiden tieni i nervi saldi. Devo reagire e dimenticare!" Suo figlio Chris entrò nella stanza, Aiden con un sorriso disse: «Ciao Tesoro, vieni qui accanto a me?» Chris sorrise e si arrampicò sul letto e si accoccolò accanto al padre, Aiden con tristezza gli accarezzava i capelli e disse: «Ti voglio tanto bene piccolo. Sono stanco ma non riesco ad addormentarmi. Mi abbracci?» Aiden sentì il piccolo Chris che lo abbracciò e sussurrò: «Papà tutto bene?»Aiden piangeva silenziosamente; con le lacrime a gli occhi rispose: «Va tutto bene tesoro. Stai tranquillo non è niente, se vuoi giocare vai pure». Chris alzò lo sguardo verso suo padre: vide le sue lacrime, con tristezza disse: «Stai piangendo?! Papà tu mi nascondi qualcosa! Non va niente bene! Ne sono certo! Dimmi la verità!» Aiden prese in braccio suo figlio e con un sorriso rispose: «Non è niente tesoro, va tutto bene. Adesso puoi farmi un piacere? Puoi dire alla mamma che devo parlarle? Poi torna a giocare ok?»
Chris detestava che suo padre gli mentiva; lo capiva sempre quando gli mentiva i suoi occhi rivelavano la verità, e riusciva a percepire il malessere di suo padre. Con un tono serio rispose: «Va bene Papà. Gli e lo dirò alla mamma. Vado». E uscì dalla stanza. Aiden era deciso a parlare con sua moglie, del suo drammatico trauma del passato. Voleva parlarle, e magari trovare insieme un modo per aiutarlo a superare quel trauma. Julia vide suo figlio Chris che con un tono serio disse: «Mamma papà mi ha detto che deve parlarti. Mamma non so ma papà ultimamente è sempre triste, non dice mai cosa lo turba. Spero che almeno tornerà a essere di nuovo il papà felice di un tempo!» Julia incredula rispose: «Grazie di avermelo detto tesoro. Io vado a parlargli. Resta a vedere i cartoni animati» Chris si sedette sul divano e s'intrattenne a seguire i cartoni animati. Julia raggiunse Aiden e gli chiese: «Amore cosa devi dirmi?» Aiden con un filo di voce rispose: «Ti prego vieni qui, vicino a me, devo parlarti. È importante.»

  Julia senza dir niente, si sedette sul letto prese per mano suo marito e gli chiese: «Dimmi tutto amore, ti ascolto».

Aiden fece un respiro profondo, poi con il batticuore disse:
«Ciò che ti dirò ti sconvolgerà, sei disposta a saperlo?»
Julia con serietà rispose:

«Qualunque cosa sia, sono pronta a sapere. Dimmi».
Aiden la guardò negli occhi con uno sguardo triste, e con il tremore della voce rispose:

«Ok! Dunque ti dirò tutta la verità... » e decise di rivelarle la sconvolgente verità sul suo trauma del passato.

ᴅᴇsᴛɪɴɪ ɪɴᴄʀᴏᴄɪᴀᴛɪ ʀᴇᴠᴇʟᴀᴛɪᴏɴ  #completa✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora