CAP.7

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"Ascolta, tu sei una delle poche che ha queste potenzialità, avere i poteri di una strega e di una veggente non è cosa da tutti, ora muoviti e fammi uscire da qui!"

"Pensa a qualcosa di bello e cerca di concentrarti..." Sentenziò seria.

Guardai le mie mani e cercai di concentarmi focalizzando l'attenzione sulla piccola Ellie. Con la punta delle dita toccai il cassetto che cominciò a tremare e poi, con un movimento veloce delle mani la serratura si ruppe, tutto intorno a me cominciò a ruotare come se avessi un giramento di testa.

Guardai in basso, il cassetto aperto ed Ellie che cercava di dirmi qualcosa che al momento, non ero in grado di capire.
Ero abbastanza spaventata, non solo per quello che mi aveva detto la piccola Ellie, ma anche del fatto che io abbia rotto il cassetto con un solo movimento delle mani.

Fantastico ma allo stesso tempo... Sconcertante.

Le lezioni ancora non erano terminate così decisi di camminare più lentamente, calmando tutta una serie di emozioni che stavano prendendo il sopravvento.

Arrivata all'uscita, decisi che era meglio tornare a casa prima che potevo.

Cominciai a correre, muovendo le gambe il più velocemente possibile quando sentii una voce dietro di me che chiamava il mio nome.

"Evelyne!" Lia mi correva dietro.

" fermati!" urlò.
Mi fermai per riprendere fiato, abbassandomi e appoggiando le mani sulle ginocchia cercando di prendere ossigeno.
"Vai a casa?" Chiese con il fiatone anche lei,.
"Si...Scusa ora devo proprio andare" dissi baciandole la guancia.

"Ok a domani!" urlò.

***
Arrivai davanti la porta di casa e bussai.

Mia madre, raggiante come sempre aprì la porta, indossava un grembiule a fiori tutto sporco di salsa.

I suoi capelli erano raccolti in una coda disordinata, lasciando alcuni ciuffi fuori dall'acconciatura.
"Evelyne! Dove diavolo sei stata tutta la notte?" chiese mia madre agitando il suo mestolo.
"Ehm...Si, scusa mi ero dimenticata di dirtelo..." risposi sorridendo in modo colpevole.

"Lia all'ultimo minuto mi aveva invitata a casa sua ed ero così entusiasta che mi sono dimenticata di chiamarti!"

"Non regge proprio per niente, fai schifo a dire bugie Evelyne"

Ovviamente la mia mente rammenta che ormai sono un caso perso, grazie mille per il sostegno.

"Guardami negli occhi signorina" disse alzando un sopracciglio. Ci fu un periodo di silenzio e poi parlò.
"Va bene, ti credo ora vai in camera tua"

"Wow, ci è voluto poco"pensai.
"Ok mamma" dissi e l'abbracciai forte.

"Ehi ehi cos'è tutto questo affetto?" disse ricambiando l'abbraccio.
"Nulla, ti voglio bene" dissi e andai in camera mia.
Mi fiondai sul letto e indossai le cuffiette con la musica alta.
Dopo pochi minuti mi addormentai.

"Ero nella mia stanza fissavo la mia libreria scaraventata sul pavimento.
Mi girai. La solita ombra inquietante si avvicinò a me, ma questa volta non sorrideva... digrignava I denti.
"E così hai risvegliato I tuoi poteri eh? Piccola e dolce Evelyne... Non sai cosa ti aspetta" Disse.

"Chi sei tu? Cosa vuoi da me?"

E Come sempre, con fare minaccioso si avvicinò a me, ripetendo la stessa identica frase dell'incubo precedente.
"Ti prenderò,sarai mia" disse e si avventò su di me.

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