CAP.19

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Camminavo da ore, le gambe stavano per cedere.

Stavo per perdere le speranze, Abbie e mamma forse erano già morte.

Quel pensiero mi faceva venire voglia di piangere, ma non volevo darla vinta a Dominc.

Pensai a Jonathan, forse mi stava cercando e sicuramente Lia sarà con lui, lo stesso per Ian.

Elianna invece chissà che fine avrà fatto.

Sospirai.

Il cielo era cupo, coperto dalle nubi, c'era sempre un atmosfera terrificante.

Da lontano intravidi una grande quercia,i suoi rami erano contorti e privi di foglie.

Arrivata davanti a quell'imponente albero, decisi di riposarmi per riprendere forze.

"Non appoggiarti lì!" Una voce mi fece rizzare i capelli.

La stessa voce che mi aveva aiutata con il cavallo di prima.

"Sono così stanca" Le risposi esasperata.

"Lo so tesoro, Ma così cadrai nella sua trappola! Alzati!"

"Cosa vuoi dire?"Chiesi prestando un po' di attenzione.

"Più ti avvicini all'albero più lui ti risucchierà le forze!"

Dovevo aspettarmelo, quel posto era pieno di trappole.

"Chi sei?" chiesi cominciando ad allontanarmi.

"Te lo dirò quando sarà il momento, sei vicina" Quella frase mi fece capire, mi alzai in piedi e mi guardai intorno.

"Abbie!" Urlai. Niente, nulla, silenzio.

Nessuna voce nella mia testa, ma quella voce mi fece riacquistare la fiducia.

Mentre camminavo, viaggiavo con gli occhi tra gli alberi e i sentieri attenta anche al minimo rumore.

Sentii dei fruscii tra i cespugli, mi diressi in quella direzione cercando di spostare ammassi di foglie e rovi ma con scarso risultato.

Avevo piccoli tagli sui palmi delle mani.

Ruotai la mano e i cespugli e i rovi cominciarono a spostarsi al mio passaggio come se fossero spinti da una forza invisibile.

Sorrisi soddisfatta.

Guardai davanti a me, con grande sconforto trovai ancora altri alberi, altri cespugli e altri sentieri...

Però sentii di nuovo quel fruscio.

Mi girai di scatto, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Ti pareva, non potevo stare tranquilla, Dominic voleva proprio distruggermi.

Un leone nero con una folta criniera era fermo davanti a me, immobile e mi guardava.

Cercai di muovermi ma ad ogni mio movimento lui si muoveva con me.

Aggrottai le sopracciglia confusa, non dovrebbe attaccarmi, sbranarmi forse? Non era ai comandi di Dominic?

Com'era possibile?

Tante domande e nessuna risposta.

Cominciai a muovermi cauta verso il maestoso leone.

Mi inginocchiai alla sua altezza e lo fissai dritto negli occhi. Posai delicatamente una mano sul suo muso e lo accarezzai, piano.

Non sembrò irritato dal mio gesto anzi, gli piaceva.

Cominciò a camminare, verso un sentiero che mi sembrava tutt'altro che sicuro.

"Dovrei seguirti?" Chiesi.

L'animale si girò, mi lanciò un'occhiata e ricominciò a camminare.

"Lo prendo per un sì" Dissi sospirando.

Quanto ancora avrei dovuto aspettare per riabbracciare la mia famiglia?

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