Ero ancora china sul corpo del mio migliore amico, la sua camicia zuppa delle mie lacrime e del suo sangue.
Mi girai per affrontare Dominic, per dirgli che razza di uomo... Anzi no, che razza di mostro era. Aveva ucciso senza pietà una parte della mia vita, non potevo sopportarlo. Ma appena voltai lo sguardo lui era sparito, nessuna traccia nè di lui né della sua crudeltà.
Quella scena rimase impressa nella mia testa come se fosse un disco andato in loop.
La mano di Dominic entrare nel corpo di Dylan e come se niente fosse, come se fosse routine lo ha lasciato cadere a terra... Al solo pensiero dei singhiozzi riempirono il silenzio che c'era intorno a me.
"Mi dispiace...Dylan, davvero. Dovevo proteggerti... Io dovevo capire, aiutarti a capire..." Parlavo, con i singhiozzi che spezzavano il mio discorso e le lacrime che scendevano sulle mie guancie.
Dovevo risolvere questa faccenda, dovevo vendicare Dylan, dovevo proteggere le persone che amavo e... Vivere finalmente in tranquillità.
Mi alzai, ormai il vestito era sporco di terra, mi ingombrava.
Così persi la decisione di strappare il tessuto, fino a farlo arrivare alle ginocchia.
Mi asciugai le lacrime e guardai per l'ultima volta quel ragazzo che per una vita mi era rimasto accanto, con cui mi ero sfogata, con cui avevo passato i momenti migliori della mia vita.
"Dylan... Addio" sospirai.
Era difficile dire addio, davvero difficile.
Mi voltai e imboccai l'unica via da percorrere, l'unica via che forse mi avrebbe portato alla salvezza di tutti.
Mi guardai intorno: le siepi erano le uniche cose che potevo osservare.
Camminai, per minuti, forse per ore... Non sentivo la stanchezza.
Ad un tratto un fruscio mi fece voltare di scatto, guardavo attentamente intorno a me, apparentemente era tutto tranquillo. Ma io non dovevo abbassare la guardia.
Sentii un fiato caldo spostarmi le ciocche dei miei capelli, non prospettava nulla di buono.
Lentamente mi girai e guardai la mostruosa creatura che mi si era parata davanti. Un enorme cavallo, nero come la pece era...di una bellezza mostruosa, batteva gli zoccoli a terra e nitriva ferocemente.
Cominciò ad avvicinarsi e io a indietreggiare impaurita dalla sua grande stazza.
Continuai così, finchè non mi trovai con le spalle alla siepe.
Ok, ero totalmente nei guai. Pensa, pensa... Niente! Maledizione!
Una voce, dolce e melodiosa si fece spazio tra i miei pensieri.
"Ev... Evelyne, usa i tuoi poteri... Ce la puoi fare... Io credo in te" la voce era distante la sentivo appena.
"Lo devi ipnotizzare... Su forza! Non perderti d'animo!" disse alzando il tono.
Poi più nulla, la voce era sparita.
"Resta con me, ti prego!" sussurrai.
Il cavallo era con il muso vicino a me e mi guardava con cattiveria.
Presi finalmente coraggio e appoggiai lentamente una mano sul suo muso, accarezzandolo.
La creatura cominciò ad agitarsi ma io la tranquillizzai.
"Shh va tutto bene" dissi.
Puntai i miei occhi nei suoi, rossi, come il sangue.
Guardai il riflesso dei miei occhi... Erano...Viola.
Il cavallo sembrò tranquillizzarsi sotto il mio sguardo, fino a quando non si fermò e si allontanò lasciandomi spazio per muovermi.
Rimasi stupita delle mie azioni. Mi avvicinai nuovamente alla cretaura e comiciai nuovamente ad accarezzarla fino a quando non salii. Il suo manto nero era morbido.
Mi chinai vicino al suo orecchio.
"Ti prego, aiutami a trovare mia sorella e mia madre... Dimmi dove." Sussurrai.
Il cavallo senza farselo ripetere due volte cominciò a correre e io mi mantenni forte alla sua criniera.
Il vento scompigliò i miei capelli neri e finì di rovinare la mia acconciatura.
Il cavallo si fermò e io alzai la testa guardandomi intorno.C'erano milioni di altre strade ma avevano un'aria più cupa, oscura.
"Dev'essere la zona proibita" commentai " Qui si trova mia madre?" chiesi alla creatura.
Lui battè gli zoccoli sul terreno, lo presi per un sì.
Scesi e cominciai a camminare verso la zona proibita.
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Un mondo diverso
FantasyEvelyne, una ragazza dai capelli corvini e gli occhi azzurri, la sua vita è tranquilla fino a che qualcosa non spezza la sua pace, il suo equilibrio. Tutto intorno a lei sembra sgretolarsi, tutto quello a cui ha creduto è tutta una menzogna, una b...