La solitudine è una brutta bestia, persi in una tempesta di sabbia
Con il cuore che ci dice "resta" e la testa che ci dice "scappa"
In fondo che cambia andare a Manhattan o in un qualsiasi posto distante
Traslocare coi propri problemi e vivere dentro una gabbia più grande.
-Parigi, Emis KillaNon credo che vogliate sentirvi raccontare dei vari tentativi di scalata dell'edera, di Newt che si aggrappava disperatamente a me come se fossi la sua ancora di salvezza in un mare in tempesta.
Ad un certo punto ho temuto che mi avrebbe spaccato un paio di costole.
Ci mettemmo sorprendente poco a tornare nella Radura. Non volevo fare un giro troppo largo, avendo paura di incontrare gli amichetti del Dolente e ho guidato il mostro in linea retta.Purtroppo, era decisamente molto malridotto. Troppo.
Crollammo dalle mura un paio di volte e l'ultima volta rischiai che una zampa si rompesse.
Con un ultimo, eroico sforzo, il nostro mostriciattolo ci scaricò nella Radura... cadendo di muso.
Aprii la botola e uscimmo dalla bestia.
Iniziai immediatamente a controllare i danni che il Dolente aveva subìto.
Era a pezzi, il poverino. Letteralmente. Mi rimase in mano una zampa metallica.
《Cosa stai facendo?》mi chiese Newt con una voce un filino più acuta del solito dopo che il batticuore gli fu passato. Era pallido e un rivolo di sudore gli scivolava dalla fronte.
《Nulla...》risposi vaga, troppo impegnata a cercare di capire il funzionamento interno del Dolente.
Era una macchina stupenda.
Rientrai nell'abitacolo, nonostante Newt fosse contrario, e rimisi in piedi la bestia. Uscii mentre Newt continuava a blaterare dei rischi che 'quel mostro' rappresentava.
Mi infilai sotto il Dolente come un meccanico, sperando che non mi cascasse in testa e con il pugnale cominciai a rimuovere lo strato di carne bavosa in putrefazione, facendo attenzione a non spezzare i fili di rame isolati in plastica che vi correvano in mezzo. Svitai con il pugnale una vite, riuscendo a raggiungere i circuiti interni. Era una tecnologia sensazione.Tirai un filo rosso e uno stridio acutissimo spezzò il silenzio della Radura, costringendo Newt a zittire il proprio monologo e a coprirsi le orecchie.
Tirai un filo giallo e lo stridio sparì, sostituito da un basso ringhio.
Inutile dire che avevo svegliato tutta la Radura.
I ragazzi - e Teresa - si precipitarono da noi, armati di spade, lance e pugnali.
Appena videro il Dolente, lo circondarono puntandogli le armi contro.
Sembravano tutti dannatamente nervosi. E mezzo addormentati.Strisciai davanti al Dolente alzando le mani per fermarli.
《Fermi.》
Non ci fu nemmeno bisogno di alzare la voce: appena mi videro spuntare da sotto il mostro, ammutolirono.
Minho mi guardò con un'espressione accusatoria.
Improvvisamente sentii l'enormità di quello che avevo fatto: avevo portato volontariamente un'arma di distruzione di massa tra i miei amici.
Ma non potevo tornare indietro.《Non è come sembra...》dissi vedendo il viso di Gally spuntare tra la folla. Mi puntava una lancia contro, nonostante i suoi occhi mi dicessero che non voleva. Che mi amava, si fidava di me e l'avevo deluso.
《N... non è come sembra.》balbettai, ma vedere Gally mi aveva distrutto.
Sospirai sconsolata.
《Okay, forse è come sembra.》mi rassegnai.
Risposi alla muta domanda di Alby:《L'ho portato io qua.》
《Chi ti ha aiutata?》ringhiò il ragazzo.
《Ho fatto tutto da sola.》mentire mi veniva facile con dei cretini come loro《Ma non dovete preoccuparvi del Dolente.》assicurai, tutti scoppiarono a ridere.
《Non credo ci sia nemmeno bisogno di un'Adunanza per decidere che sia tu che il tuo complice》Jackson indicò Newt《dovrete essere esiliati al più presto.》
Si levarono grida di assenso dal gruppo di Radurai.
《Adesso basta!》urlai, sovrastando il frastuono e zittendo tutti《Porco caspio, state zitti un attimo e lasciatemi parlare, cretini patentati che non siete altro!》
Respirai profondamente, calmandomi.
《Allora.》esordii, nessuno mi interruppe《Questo》indicai il Dolente alle mie spalle《è la più grande arma di distruzione di massa che voi conosciate. Chiaro?》
Annuirono.
《Questa》continuai puntando il dito contro il mio petto《è la persona che può controllare questo.》indicai di nuovo la creatura.
《Questo》accennai a Newt《è il ragazzo che ha impedito a questa》mi indicai《di restare uccisa e ha permesso che questa》di nuovo dito su di me《vi portasse in dono questo.》di nuovo il Dolente.
《Queste》puntai lo sguardo su ognuno di loro, indicandoli uno ad uno《sono le persone che usciranno da questo.》puntai il dito sul Labirinto cominciando ad alzare la voce《E, signori miei, questa》indicandomi, mi ritrovai ad urlare《e questo》dito su Newt《sono le persone che vi permetteranno di scappare da questo caspio di buco dove siete rintanati come vermi da troppo tempo!》
Restammo tutti in silenzio, i Radurai impegnate in mute conversazioni.
《Vi porterà fuori da qua, potete scommetterci la pelle.》confermò Newt《È capace di tutto.》mi guardò, cercando i miei occhi.
《Scapperemo.》
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She's The Last One. Ever. || The Maze Runner
ParanormalUn'altra Fagiolina arriva nella Radura, dopo Teresa. I Radurai sono molto confusi: i Creatori avevano promesso che lei sarebbe stata l'ultima e invece... Capelli biondo platino e occhi azzurri talmente chiari da sembrare bianchi, esile di aspetto m...