Incontro (Parte 2)

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CHARLIE'S POV

Scendemmo le scale e ci ritrovammo nel marciapiede vicino casa mia.

<Dove stiamo andando?> chiese Mike, guardando l'orologio.

<Stiamo raggiungendo il mio motorino, andiamo con quello.>

Arrivammo al mio veicolo blu e tirai fuori dal bagaiaio due caschi neri. Ne tengo sempre uno in più, mi serviva per accompagnare mia sorella alle lezioni di pallavolo quando vivevo ancora a New York.

<Guido io.> disse Mike aggiustandosi il casco e notando che stavo tremando.

<No...no,faccio io...>

<Non voglio rischiare di fare un incidente solo perché tu stasera sei su di giri.> rispose ridendo e prendendo le chiavi.

Accese il motorino, mi sedetti dietro di lui e partimmo.

Appena arrivati alla sede della NTC, notai l'orario. Eravamo in anticipo di dieci minuti.

<Senti, si congela qua fuori. Entriamo dentro e aspettiamo un po', no?>

Annuii. Ero piuttosto silenzioso quella sera.
Entrammo nella grandissima sala in cui c'era un via vai di gente incredibile. Segretarie che portavano fogli, uomini ben vestiti e costantemente al telefono... tutto molto coordinato e preciso, mi sentivo fuori luogo.

<Cavolo, Mike, qui è tutto stranissimo. Io non ho idea di come uno come me sia potuto capitare in un posto simile.>

<Stai tranquillo, bro. Spaccherai!> disse lui, dandomi una pacca sulla spalla. In quel momento, il suo appoggio era fondamentale per me, che stavo vivendo un momento di tensione assurdo.

Dopo circa cinque minuti, dalla grande porta automatica entrarono due ragazze, più o meno nostre coetanee. Una era castana con capelli mossi e occhi dello stesso colore. Vestiva completamente Adidas, dalla sua felpa alle sue Superstar.
L'altra ragazza, che stava dietro di lei, vestiva di nero. Anche i suoi capelli erano neri, ma lisci e lucidi, le arrivavano fino alle spalle. I suoi occhi castani e il suo abbigliamento della Nike mi fecero sobbalzare: no, non poteva essere lei. Mi bloccai a fissarla. Sentivo lo sguardo interrogativo di Mike che mi osservava, così gli parlai.

<Guarda, guarda quella.> dissi, indicando la ragazza che parlava con l'amica.

Osservò anche lui.

<Sai chi sembra?>

<Si, so chi sembra. Non può essere qui.>

<Santo cielo, Charlie. Stanno capitando tutte a te in questo periodo!>

Aveva ragione. La ragazza in questione scambiò con me uno sguardo. Sembrava che stesse parlando di me. Eppure, qualcosa in lei sembrava familiare.
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VERITY'S POV

Già da un paio di minuti ero alla NTC con Colley. Eravamo leggermente in anticipo e, non sapendo dove andare, ci fermammo ad aspettare all'entrata dell'imponente edificio.
Dall'altra parte della porta c'erano due ragazzi, di cui uno...
Lo guardai bene, riuscii ad intravedere il suo volto che pareva interessato a me.

<Colley, quello non sembra Charlie?> chiesi anche a lei, per la certezza di non avere allucinazioni.

<Oddio, sì! Sembra proprio lui!> mi diede conferma. <Cosa ci farà qui?>

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