We don't talk anymore

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CHARLIE'S POV

Stanotte non ho dormito per niente, ho passato la notte a scrivere.
Verity pensa che io non abbia fatto ancora niente, ma la verità è che ho i miei tempi, l'ispirazione arriva quando vuole.
Ed è arrivata stanotte, mentre guardavo Verity dormire.

Aveva il volto dolcemente poggiato sul cuscino, i suoi capelli le cadevano sulle guance.

Guardandola, mi venirono in mente tutti i momenti passati con lei, tutti i momenti in cui non era con me e tutti i momenti in cui stavo male perché non sapevo dov'era, con chi era e cosa faceva.

Così, scrissi qualcosa di diverso. Non scrissi della solita coppia che si ama tanto o che si dedica poesie, ma della "non coppia".
Ero così curioso delle idee di Verity.

Alle 6:00 di mattina ero ancora sveglio. Non avevo sonno, neanche la vista del mio comodo letto mi attirava, pensavo solo alla canzone.

Avendo il testo pronto ed essendo annoiato, uscii cautamente dalla camera e andai per il corridoio in cerca di qualcuno che potesse dirmi dove trovare l'attrezzatura di cui necessitavo.

Un ragazzo un po' più grande di me passò di lì a passo veloce, come se conoscesse la NTC come fosse casa sua.

<Scusami!> richiamai la sua attenzione.

Si voltò verso di me e si avvicinò.

<Dimmi? Aspetta... tu ti chiami Charlie?>

<Sì...ma tu come sai il mio nome?> chiesi incuriosito.

< Ho visto alcuni tuoi video su YouTube, ho sempre pensato che tu abbia stoffa per diventare un cantante vero!> disse, porgendomi la mano.

<

Penso di essere qui per questo.> risposi, ricambiando.

<Lo spero! Comunque, ti serviva qualcosa?>

<Sì, sapresti dirmi dove potrei trovare due microfoni e delle casse? Sai, io ed una ragazza dobbiamo fare una canzone per Texer e Declaim.>

<Texer? Lavorate con lui?>

Annuii.

<Fate attenzione a quel tipo. È uno dei più severi qua dentro, fortuna che non lo incontro mai altrimenti avrebbe da ridire anche sul modo in cui cammino.>

Ridemmo, ed io notai il suo nome sulla sua maglia della NTC. Si chiamava Shawn.
Poi mi disse di seguirlo e mi portò in una stanza chiusa, ma lui aveva il permesso e poteva avere le chiavi.

<Grazie mille, Shawn.>

Entrammo insieme e prendemmo tutto quello che avevo chiesto.
Mi offrì il suo aiuto per trasportare le cose nella camera, ed io accettai. Era molto gentile.

Usammo l'ascensore in cui lui mi raccontò un po' di come funziona qui alla NTC, poi aprii la porta della stanza e trovai Verity sveglia. Stava seduta sul letto col suo cellulare in mano, così la salutai col segno della testa.

Appena ci vide entrare, fece una faccia stranita.

<Chi è lui?> chiese, alzandosi.

Che bello, la ragazza che mi piace chiede di altri ragazzi.

<Lui è Shawn. Lavora qui ed è stato gentile da parte sua aiutarmi con le attrezzature, non come te, ghira.>

<Certo, io sono la ghira, n non tu che non fai un cazzo quando ti dicono di scrivere il testo di una canzone!>

<Giusto, intanto io ne ho scritte almeno dieci, tu neanche una!>

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