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VERITY'S POV

<Alzati.> seguito da uno spintone.

<Mmh...cinque minuti...> mugugnai.

<Muoviti, Verity. Non costringermi a buttarti giù dal letto.> un altro spintone.

<E finiscila!> mi lamentai, ma alla fine mi alzai a malavoglia.

Corsi in bagno, per lavarmi e cambiarmi i vestiti.

<Vedi di sbrigarti!!> sentii oltre la porta.

Feci più veloce possibile, per poi infilarmi la giacca e chiudere a chiave la porta della camera.

<Stai calmo.>

<Ci hanno chiamati nella famosa aula.> si difese. <È arrivata una tizia in camera, fortuna che mi ha trovato sveglio, altrimenti avrebbe sgridato anche te.>

<In che senso, scusa?>

<Era una tipa molto indaffarata e mi ha detto di farci trovare urgentemente in quella stanza in dieci minuti, ci aspettano Texer e Declaim.>

<Cavolo.> sbuffai. <Non avrei dovuto darti retta ieri.>

<Cosa intendi?>

<È perché abbiamo lasciato la NTC ieri. Sicuro.>

<Figurati! È stata solo un'uscita innocente, non vedo cosa possa significare.>

Sbuffai pensando a quanto potesse essere stupido, ma mi fece piacere sapere che lui l'abbia reputata un' "uscita".
Ci dirigemmo a passo sveltissimo verso il piano inferiore e bussammo alla porta chiusa.

<Avanti!> una forte voce si udì dall'altra parte.

Già temevo il peggio. Infatti, Texer ci accolse con un' espressione più spaventosa del solito, affianco a lui Declaim con faccia seria.

<Bene, bene, bene. Ecco qui i due teppisti.>

Diedi una gomitata di rimprovero a Charlie, facendogli capire che avevo ragione e che ci avrebbero senz'altro puniti. Mi rispose con uno sguardo preoccupato.

<Beh? Non state lì impalati come pesci lessi, sedetevi!> non c'è che dire, era incavolato nero.

Ci affrettammo ad appoggiare le chiappe sugli sgabelli senza fiatare.

<Allora? Perché ieri non eravate nella vostra stanza? Perché appena ho chiesto di voi ,mi hanno detto di avervi visti uscire?>

Ecco la solita paternale. Quello che riuscii a fare fu una faccia da cagnolina bastonata, aveva ragione.

<Credo che voi non abbiate le idee ancora molto chiare. Qua si fa sul serio, intesi? Non siamo certo qui per divertirci. Vedete? Vedete la gente che gira per questo edificio? Lavora. Esegue il suo lavoro e riga dritto. Non sta qui per fare la chiacchierata quotidiana e per perdersi il caffè, non cambia le regole del suo ruolo e soprattutto non lascia il posto di lavoro! Quindi, chi diamine vi ha dato il permesso di allontanarvi!?>

<Okay, mi scusi, abbiamo sbagliato però adesso sta esagerando!> si alzò Charlie, con tono difensivo.

<Sto esagerando? Sono io quello che esagera? Senti ragazzino, abbassa la cresta e rispettami, perché potrei sbatterti fuori di qui anche adesso.> fece con tono rilassato.

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