Da tutto quello che abbiamo passato, passò 1 anno. 1 anno dalle nostre litigate, 1 anno dai nostri vaffanculo, dai nostri baci, i nostri abbracci, ma soprattutto la nostra piccolina. Gioia.
Aveva 1 anno, Mamma, Papà erano le parole che sapeva dire e poi diceva frasi tutte messe insieme.
Mentre Io e Leo, abbiamo pensato di andare a vivere da soli. Una casa tutta nostra, grande e spaziosa. All'inizio non ero sicura di stare in una casa con Leo. Solo che dopo 1 anno dal nostro matrimonio era una scelta abbastanza palese andare a vivere insieme. 17 e 20 anni.
Eravamo davvero cresciuti.
Leo aveva cercato anche un lavoro dopo tutto.
Lavorava in un bar che era a pochi metri da casa nostra.
Gli orari di lavoro di Leo erano:
-08:00/14:00
-17:00/21:00
Diciamo che era un lavoro abbastanza impegnativo per Leo anche perché aveva una figlia. Ma bisogna farlo.
Avevo accennato a Leo che volevo trovare anche io un lavoro per portare qualcosa a casa ma lui mi aveva detto di evitare e di stare a casa con la bambina e così ho fatto.
È Dicembre, stiamo sotto Natale, e quindi oggi abbiamo deciso di fare l'albero di Natale. L'unico problema era che avendo una casa nuova, non avevamo l'albero. E quindi dato che erano le 10:00 avevamo fatto la pensata di andare in un centro commerciale per trovare l'albero.
Mettemmo Gioia dietro, io avanti e Leo alla guida.
Dopo un po' arrivammo.
Presi Gioia.
Leo:Amore, vado a prendere il carrello al massimo la mettiamo dentro.
Io:Va bene.
Leo prese il carrello e mettemmo Gioia al posto dove si mettono i bambini.
Leo:Porto io?
Io:Se a te ti va.
Leo:Certo.
Leo spinse il carrello ed entrammo nel centro commerciale.
Leo:Amoo!! Guarda la!*indicandomi la vetrina di Game Stop*
Io:Cosa?
Leo:C'è il mio gioco preferito a 20€
Io:E allora?
Leo:Lo devo prendere!
Io:Leo.. non possiamo..
Leo:Ma perché?
Io:Leo ti ricordo che non abbiamo tutti questi soldi. Dobbiamo comprare l'albero e fare la spesa, al massimo dopo se ci dovessero avanzare dei soldi lo veniamo a comprare.
Leo:Va bene.
Andammo a vedere l'albero. C'erano alberi di tutte le dimensioni.
Leo:Tu che dici?
Io:Secondo me è meglio questo!
Leo:Tu dici?
Io:Si.
Leo:Io direi quello!
Leo indicò un'albero alto, ed anche tanto..
Io:Leo ma..
Leo:Abbiamo i soldi.
Io:Si ma dove lo mettiamo?
Leo:In salone!
Lo guardai.
Leo:Allora?*mettendo il suo braccio attorno al mio collo*
Io:Eh.. è spettacolare!
Leo:Amore di Papà ti piace?*prendendo la mano di Gioia*
Gioia:..Si..
Leo sorrise e le diede un bacio sulla fronte.
Leo:Allora lo prendiamo?
Io:Mi sa di si!
Prendemmo lo scatolo chiuso dell'albero e lo mettemmo nel carrello.
Leo:Come addobbi io direi questi.
Indicò palline colorate rosse, d'orate, blu e argentate, dei fiocchetti rossi, e delle luci a forma di stella e cuore.
Lo guardai.
Leo:Ti va?
Io:Sono bellissime!
Leo mi baciò
Io:Adesso dobbiamo andare a fare la spesa.
Leo:Vamos!!
Dopo che facemmo la spesa Gioia iniziò a lamentarsi. Guardammo l'ora.
Leo:È ora di pranzo la bambina non ha tutti i torti.
Io:Eh amore mio ti ricordo che stiamo alla cassa non è che possiamo uscire senza pagare.
Leo:Vieni qua!
Prese Gioia dal seggiolino del carrello e se la tenne in braccio.
Il nostro turno per pagare alla cassa era arrivato.
Pagammo e uscimmo.
Leo:Mangiamo qui?
Io:Direi..
Leo:Mantieni un secondo Gioia.
Presi Gioia.
Leo:Andiamoci a sedere a quel tavolo che è libero.
Così facemmo. Ci sedemmo.
Leo:Apro l'omogenizzato.
Così fece.
Io:Dammi che c'è lo do.
Iniziai a far mangiare Gioia.
Leo:Amore tu cosa vuoi?
Io:Che ti prendi tu?
Leo:La pizza ovvio!*ridendo*
Io:Fai anche a me.
Leo:Margherita?
Io:Si.
Leo:Okkei.
Leo andò ad ordinare le pizze.
Quando tornò.
Leo:Adesso c'è le portano.
Io:Va bene.
Gioia iniziò a fare i suoi soliti capricci.
Io:Gioia aspetta..
Leo:Dalle il gioco.
Io:Ho le mani impegnate prendi tu!
Leo:Dove sta?
Io:Nella borsa vicino al passeggino.
Leo lo prese. Il pupazzetto preferito di Gioia era un peluche a forma di orsacchiotto marroncino chiaro.
Infatti si calmò.
Dopo un po' ci portarono le pizze.
Gioia nel frattempo aveva finito di mangiare e quindi la misi nel passeggino. Iniziammo a mangiare noi.
Leo:Certo che me l'aspettavo di peggio questa giornata.
Io:In che senso?
Leo:Con Gioia*ridendo*
Io:Ah.. Vabbè questa volta ha fatto meno capricci del solito.
Leo:Notavo*ridendo*
Ridemmo.
Quando finimmo, ci alzammo e notammo che Gioia dormiva beatamente nel suo passeggino.
Leo:Dorme!
Io:Si!
Leo:Vado in bagno aspettami qui che se dopo devi andare anche tu io ti aspetto qui con Gioia.
Io:Va bene.
Leo andò in bagno e alla sua uscita andai io.
Uscii e passammo di nuovo davanti alla vetrina di Game Stop.
Io:Leo sembra che ti sei innamorato muoviti!
Leo:Di quel gioco! Cazzo quanto lo adoro!
Guardai nel portafoglio e vidi che si c'erano i soldi.
Io:Leo, per questa volta!
Gli diedi 20€
Leo:Ti amo! Ti amo! Ti amo!*prendendo tra le mani la mia faccia e baciandomi*
Io:Muoviti dai!*ridendo*
Leo andò a comprare questo gioco.
Uscii tutto felice e contento come un bambino che aveva appena ricevuto il suo giocattolo preferito.
Tornammo a casa.
Io:Amore io vado a mettere le cose in frigo.
Leo:Io porto Gioia in stanza.
Io:Va bene.
Quando entrambi avevamo fatto quello che dovevamo fare ci sedemmo sul divano.
Leo:Che ore sono?
Guardai l'ora.
Io:Quasi le 16:00.
Leo:Poi iniziamo a fare l'albero va bene?
Io:Si!
Leo:Però adesso rilassiamoci un pò.
Questo rilassamento durò tanto.
Come infatti alle 17:00 stavamo ancora sul divano.
Io:Ma l'albero?
Leo:Che dici se lo facciamo domani mattina?
Io:Si. Però ricordati che poi dobbiamo andare da Mamma!
Leo:Si. Ci svegliamo prima per fare l'albero.
Io:Va bene.
Gioia intanto si era svegliata.
Leo:Vado a prenderla io.
Io:Va bene.
Leo tornò con Gioia in braccio ancora assonnata.
Io:Amore Mioo!!*allargando le braccia*
Gioia voleva venire in braccio a me infatti me la misi in braccio.
Leo:Gioco un po' alla play.
Io:Anche oggi?
Leo:Avevo detto a Gianny che oggi avremmo fatto una partita online.
Io:Va bene!
Leo:Dai amore. Le mie donne di casa stanno vicino a me e fanno il tifo per me!
Sorrisi.
Leo iniziò a giocare e noi lo guardammo.Continuo
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16 Anni E Incinta..
Lãng mạnNon faccio una descrizione come tutte che raccontano di cosa parla questo "libro". Ma vi dirò solo che parla di quello che oggi più o meno sentiamo parlare spesso. Ragazze 16enni e anche meno che rimangono incinte.. E racconto più o meno la storia d...