25 Capitolo: Sono sveglia o sto sognando?❤

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Non so quanto tempo è passato da quando ho perso i sensi. E non ricordo nemmeno molto bene cosa fosse successo. Sentivo solo un dolore al petto che a fatica mi lasciava lo spazio per respirare. Cercai di aprire lentamente gli occhi e ci riuscii senza molta difficoltà. Non solo perché le tende sono chiuse,ma credo che sia notte inoltrata ormai. Mi giro verso la finestra e noto un ago nel mio braccio collegato ad un tubicino e ,solo quando alzo la testa mi accorgo che stavo facendo una flebo. Ma perché? Non ero semplicemente svenuta? Ero disisdratata o c'era qualcosa che ancora non sapevo? Mi girai dall'altra parte lentamente quasi mi aspettassi di vedere la porta aprirsi e spuntare qualcuno da dietro di essa. Eppure quella situazione mi ricordava qualcosa che avevo vissuto. Si,vissuto con André. La mia prima quasi morte.  Ma lui non era lì. Stavolta non c'era e non mi avrebbe detto di non preoccuparmi e nemmeno che sarebbe andato tutto bene. Non mi piacevano gli ospedali,il loro odore. Solo adesso, abbassando lo sguardo sulla mia mano destra, vidi la testa di una ragazza bionda poggiata scomodamente un po più in lá. Sospirò e poi si alzó prendendosi a strofinare gli occhi. Poi mi guardò. E solo allora riconobbi quel viso e quegli occhi. Ma avrei dovuto riconoscerla subito. E invece no. Non era stato così.
"Amore" mi disse e sorrise come se avesse appena ricevuto il più bel regalo di Natale. Me.
"Amo.." sussurai "che è successo?" le chiesi.
"Amore..non adesso. Il medico ha detto che devi assolutamente riposare." mi disse mentre schiacciava un bottone vicino al mio comodino mobile. Neanche il tempo di formulare una frase che un infermiera entrò dalla porta della mia temporanea stanza in cui ero ospite. Non mi piaceva pensare di essere una paziente. E lentamente mi si avvicinò.
"Le fa male il petto?" mi chiese gentilmente. Oh si. Purtroppo il dolore non mi aveva abbandonata un solo istante e probabilmente era per quello che riuscivo a malapena a sussurrare.
"Si.." le sussurrai stanca. Sebbene avessi dormito a lungo,mi sentivo stanca e dolorante. Magari avevo avuto qualche incidente che la mia mente non osava ricordare? Eppure guardandomi non sembravo avere lividi. Mentre formulavo quelle domande a me stessa,qualcosa fu iniettata nella mia flebo. E il sonno mi colpì come un pugno in pieno volto.

Ero in una stanza d'ospedale,ma vedevo dall'alto il mio corpo inerme steso su quelle lenzuola bianche. Sembravo dormire serenamente e sembrava che non provassi più alcun dolore,come se non dovessi più affrontare nessun problema. All'improvviso la porta della stanza si aprì rivelando un infermiera e una ragazza bionda incominciarono ad avanzare verso il mio corpo. Lo guardavano con tristezza e all'inizio non dissero una parola. La ragazza bionda si avvicinò e mi accarezzò il viso mentre una lacrima scendeva sul suo. Mentre si girava verso l'infermiera che l'accolse tra le sue braccia scoppiò in un pianto disperato. E solo allora la riconobbi. Quella ragazza era Azzurra. Ero morta? Poco prima mi ero svegliata e stavo bene, dolorante,ma bene. Che cos'era cambiato? E la mia famiglia? Alexis? Andrè? I miei amici? Lo sapevano? Fu in quel momento che notai il mio petto. Vi era una cicatrice lunga diversi centimetri. Ero stata operata al cuore? Ero morta per quello? Cosa mi era successo davvero? L'istante dopo lei si girò verso il mio corpo e mi parlò. Magari sperava che l'avrei ascoltata in qualche modo. E lei non lo sapeva,ma la stavo ascoltando.
"Perché te ne sei andata? Come..come faremo adesso senza di te? Eri tutto per me. Tutto. E ora non ci sei più. Mi manchi tanto. Troppo." le lacrime scesero dai miei occhi a quelle parole. Una fortissima luce mi inondò e quando li riaprii non ero più morta. Ero ancora viva.

Era stato tutto solo un sogno.

"Amore?" sentii una voce che mi chiamava dolcemente. E qualcuno che mi accarezzava una guancia. Senza rendermene davvero conto avevo stretto gli occhi fortissimi per colpa della luce. Lentamente li riaprii appena mi sentii pronta. Non avevo parole. Potevo ancora prendermi cura di loro e rendermi utile.
"Amore?" mi richiamò di nuovo quella voce. Sentendomi chiamare mi girai verso quella voce. Non ci potevo credere. Stavo ancora sognando. Un altro sogno bellissimo, ma non vero purtroppo. Una lacrima mi scivolò sulla guancia finendo per cadere sulla mia mano. E dopo un altra e un altra ancora. Non riuscivo a fare altro che a deglutire e guardarlo, in attesa di svegliarmi. Volevo che fosse così. Ed era solo un illusione creata dal mio desiderio più grande a generare quella visione. Ma i secondi passavano,cosi come i minuti,ma non succedeva nulla. Non me lo spiegavo.
"Amore?" mi disse l'illusione di André. "Come ti senti?" mi chiese poco dopo. Come poteva essere così bello anche in un sogno? Mi faceva bramare quello di cui avevo più bisogno.
"Bene.." risposi in un sussurro.
"Mi sei mancata così tanto." mi disse. E si chinò per baciarmi,ma io lo fermai.
"Ei..che stai facendo?" gli chiesi e lo allantonai appoggiando lentamente la mano destra sul suo petto. L'altro braccio era immobilizzato ancora dalla flebo. Lui mi guardò confuso.
Probabilmente non si aspettava quella reazione. E non è che non mi ricordassi di lui,ricordavo anche fin troppo. E se lo avessi baciato..quando mi sarei svegliata di certo non lo avrei sopportato.
"Non posso.." gli dissi abbassando gli occhi.
"Perché?" mi chiese lui confuso. Sapevo che mi stesse osservando.
"Perché...è tutto un sogno e quando mi sveglierò non sopporterò di non averti con me" gli spiegai tutto d'un fiato. Non osavo guardarlo. Non volevo ascoltare che era tutto vero.
Ma invece di una risposta sentii la sua risata. Allora lo guardai. Mi sorrideva. Mi guardava come se sapesse qualcosa che io,invece,ignoravo letteralmente. Avvicinò le sue mani al mio viso e guardò senza smettere di sorridere.
"Io ti amo. E non ho più la minima intenzione di lasciarti. Non stiamo sognando. Ti amo,amore mio." mi disse con le lacrime agli occhi. Cominciai a piangere e lo baciai. Uno di quei baci dolci che mi erano mancati. Era venuto da me.
"Ma..e Anne? E tutto il resto? Alexis?" gli chiesi appena mi staccai dalle sue labbra morbide.
"È tutto sistemato,piccola. Puoi tornare a casa." mi disse felice. Finalmente. Da settimane non aspettavo altro. Non desideravo altro. Gli sorrisi felice. Solo per ricordarmi la cicatrice del sogno. Abbassai lo sguardo e notandola mi accigliai. Era lì. Non avevo avuto nessun incidente. Nemmeno un semplice svenimento. Ero stata operata al cuore.

"Che hai?" mi chiese André notando la mia epressione.
"Io..sono stata operata..al cuore?" gli chiesi balbettando. Ma non lo guardai. "Si.." mi rispose semplicemente. Quando lo guardai continuò.
"Un problema all'aorta. Era ostruita da tempo."
"Oh." è l'unica cosa che riuscii a dire.
"Ma ora sto bene?"
"Si.."  mi disse "le ultime analisi e poi puoi tornare a casa" Bene. Ma in quale? Potevo affrontare un viaggio di ore in treno?
"Potremo partire?" chiesi.
"Per adesso no. Il medico ha detto che è meglio rimandare di almeno una settimana. Dopodiché se al controllo non ci saranno problemi potremo tornare a casa." mi spiegò con calma.
"Va bene." risposi. Naturalmente capivo benissimo. "Alexis?" domandai. Ma prima chrp potesse rispondermi la porta di aprii e la sua testa fece capolino seguita da quella bionda di Azzurra. Sorridi nel vederle. Quanto mi erano mancate.

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