26 Capitolo: Una lunga mattinata❤

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Alla fine mi ero veramente svegliata da quel sogno ad occhi aperti. Anzi meglio dire ad occhi chiusi. Durante la notte avevo avuto delle complicazioni e avevo rischiato di perdere la vita. Per la seconda volta. Erano riusciti a salvarmi per il rotto della cuffia e adesso,di nuovo sveglia,mi sentivo più stanca che mai. E il dolore al petto era stato più intenso che mai,almeno fino a qualche minuto fa,quando l'infermiera Jane, mi aveva dato un altro antidolorifico. L'ennessimo di una,a quanto pare,lunga serie. Almeno il dolore si stava lentamente calmando. Mentre mi visitavano e controllavano la mia flebo,me ne stavo lì a guardare il soffitto. Che vita di merda. Ma guardate un pò se proprio tutte a me devono capitare. Ma la cosa più terribile era stato sapere che André e Alexis non erano mai arrivati. Quella era stata la parte più brutta. Ormai a rischiare la vita mi ci stavo abituando. Purtroppo. Mentre ero sdraiata a non far nulla, delle urla provenienti dal corridoio,mi distrassero dal filo dei mie pensieri. Una era la voce di Azzurra. Si stava sfogando alla grande.
"Sei veramente patetico." stava urlando lei.
"Tu no,vero?" la rimbrottò una voce maschile sempre urlando.
"Ma vaffanculo." le urlò lei di rimando. Prima di apparire sulla porta della mia stanza cosa che mi fece alzare gli occhi al cielo. Era l'unico movimento che non mi creava dolore. Appena vide che ero sveglia,mi si avvicinò. Sembrava quasi in imbarazzo per poco prima.
"Ei amore..come ti senti?" mi chiese.
"Io sto bene.." le dissi. Cambiai versione appena la vidi alzare gli occhi al cielo. "E va bene.. Sto un po' meglio..tu piuttosto?" le chiesi senza fare troppi giri di parole.
"Ehm..hai sentito quindi." sembrava imbarazzata. Anzi lo era.
"Si" dissi solo. E lei continuò "era il mio ex..voleva spiegazioni su una cosa. E l'ho mandato a quel paese. Comunque tra poco arriva Shawn così te lo faccio conoscere."
"Oh okay." le risposi semplicemente. Shawn era il ragazzo che aveva chiamato l'ambulanza, nonché il migliore amico di Azzurra. Da un po' vive a Milano,ma era tornato qui perché aveva avuto delle cose da sbrigare. Inoltre si vedevano sempre quando potevano. Ma erano stati sempre solo e soltanto amici. Inoltre Shawn è fidanzato da parecchio tempo. Si amavano molto. Mentre lei messaggiava al cellulare e io ero persa in quei pensieri,dalla porta aperta apparve il medico che si occupava di me. Il suo nome era Brian Mint, un famoso cardiologo specializzato che mi aveva salvato la vita non una,ma ben due volte. Mi era molto simpatico. Ma a quanto pare con Azzurra si stavano reciprocamente sulle scatole. Nessuno dei due era tipo da smancerie,almeno fin quando non erano innamorati sul serio. O almeno era questo che si capiva guardandoli.
"Buongiorno signorine" esclamò rivolgendo il suo sguardo quasi completamente su di me.
"Signor Mint." lo salutò fredda lei.
"Buongiorno" replicai cordiale io,lanciando un occhiataccia alla mia migliore amica. A volte i suoi modi erano proprio incorreggibili.
"Come va stamattina?" mi chiede gentilmente. E accenna un sorriso.
"Un po' meglio,grazie" risposi nello stesso tono.
"La pregherei di uscire dalla stanza." didse freddamente rivolgendosi ad Azzurra.
"Certamente." rispose lei senza neanche degnarlo di uno sguardo uscendo a passo svelto fuori dalla stanza. Per poco non sbatteva pure la porta.

Dopo la visita,mi disse che avrei dovuto fare degli esami specifici e che più tardi,verso le undici, sarebbero venuti a prendermi. Mentre mi diceva quelle cose, Azzurra rientrò nella stanza trascinandosi dietro Shawn che nel frattempo era arrivato.
"Bene. Ci vediamo più tardi." mi disse e senza degnare i due di uno sguardo,se ne andò.
"Ciao" mi disse Shawn cordiale come se non fosse successo nulla.
"Ciao" gli risposi sorridendo.
"Shawn ha deciso di restare finché non ti sarai ripresa, poi possiamo partire con lui." mi disde Azzurra.
"Fantastico" risposi. In realtà non vedevo l'ora,ma ero già nettamente consapevole che ne avrei avuto ancora per un po'. Restammo a parlare fino a quando non mi vennero a prendere per andare a fare gli esami. Il dottor Mint era tornato come promesso.

In quella macchina mi sentivo come soffocare. Odiavo fare le tac. E le radiazioni poi, non erano la cosa più bella da ricevere. Prima era toccata ad un altro esame speciale. Ero dovuta rimanere immobile per tutto il tempo e serviva che rimanessi sveglia, ma mi era risultato alquanto difficile. Stavo morendo di sonno. Non ce la potevo fare. E prima ancora era toccato alle analisi del sangue. Volevano constatare che fosse tutto apposto. La tac era appena finita. E ora mi stavano aiutando a rialzarmi. Purtroppo mi girava la testa. Erano trascorsi meno di dieci minuti,ma ero già quasi in camera dove,Azzurra e Shawn mi aspettavano. Prima avevo scoperto che lui aveva aperto una dua agenzia di viaggi. Ed era spesso e volentieri, in un modo o nell'altro, in giro per affari. Infatti lavorava anche in una compagnia aziendale che era di suo padre e dei soci di suo padre.
Azzurra,come già sapevo, oltre ad essere ricca,stava per aprire una sua libreria. Mi aveva detto che l'avrebbe aperta ovunque io decidessi di andare a vivere. Io sapevo già dov'era la mia casa. Ovunque fossero André, Alexis,Azzurra e tutte pe persone che amavo. Nessun altro posto sarebbe ststo abbastanza per me. Potevo anche andare a vivere sotto un ponte, ma con loro sarei sempre stata a casa
Sempre. A proposito..era un po che nom sentivo mia madre cosi presi il cellulare e la chiamai.
"Pronto?" mi rispose la sua voce familiare.
"Ei mamma.." le risposi.
"Come stai?" mi chiese subito lei.
"Bene bene mamma e tu?" le risposi.
"Si,tesoro. Le cose stanno andando meglio e magari più avanti potremmo venire a trovarti se ti va." mi dice tutta contenta e mi si riscalda il cuore. E spero solo,in cuor mio,di essere guarita fino a quel momento.
"Certo,mami" le rispondo entusiasta, ma mi sto sforzando un po troppo. "Mi farebbe davvero piacere" le rispondo con più calma. Sto iniziando già ad affaticarmi. Cavolo.
"Loro come stanno?" le chiedo rifendenfomi a mio papà e alle mie sorelle.
"Bene,molto bene tesoro" mi risponde.
"Stanno suonando alla porta" le dico. Non era vero. Ma iniziavo a respirare male. Volevo evitare le domande che ne sarebbero detivate.
"Va bene,tesoro. Ti voglio bene. E fayti sentire più spesso." mi dice.
"Lo farò. Ti voglio bene anche io. A tutti voi. Salutameli. Ciao mami." le dico e chiudo dopo aver sentito il suo solito "ciao tesoro". Sospiro. È così difficile,purtroppo. Li vorrei con me,ma non voglio fargli mollare tutto per correre qui. Infondo se Dio avrebbe voluto, mi sarei ristabilita completamente. Prima o poi. Posai il cellulare e mi stesi sul cuscino. Poco dopo il sonno mi colse e dolcemente, mi addormentai. Sognai solo cose belle.

Io e te per sempre noi (?) ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora