La mia scelta sei tu

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"A me manca veramente il fatto che qualcuno mi sorprendi a livello emotivo. In cuor mio vorrei fare la scelta, quella più giusta, uscire con qualcuno con cui veramente creare qualcosa. Voglio creare una famiglia. Famiglia per me vuol dire proprio svegliarsi la mattina e avere una persona affianco, il fatto di starsene a casa sul divano la sera a guardare un film o andare fuori con gli amici... è tutta un'altra cosa, quella che può essere fuori di qua."


"Sei un coglione, io te lo dico."

"Io se scopro che fuori sei una testa di cazzo, ci metto un secondo a mandarti a fanculo."


"C'è un mondo che ci aspetta, se dovessi essere io la scelta."


Claudio si sente pienamente felice della scelta che ha fatto il suo cuore, e impaziente di esternarla al diretto interessato, quando si ritrova a Napoli.

Lui e Mario sono seduti su degli scogli, uno accanto all'altro e sono talmente vicini che le loro ginocchia si sfiorano tutte le volte che si muovono. È più piacevole di quanto dovrebbe essere un gesto così semplice.

Claudio è stanco, si sente addosso il peso della bellissima giornata che hanno trascorso insieme, ma non si è mai sentito nemmeno così tanto felice, appagato e coccolato in tutta la sua vita. Hanno camminato tanto, hanno incontrato tanta gente, sono stati trattati benissimo e Claudio è rimasto piacevolmente meravigliato. Nessuno ha osato dire una cattiva parola su di loro, perfino le donne più anziane che non dovrebbero capire, hanno espresso la loro preferenza per la scelta. "Scegli Mario, quell'altro sembra un morto" al che Mario è arrossito furiosamente, ma ha anche accettato con piacere tutto il sostegno e l'affetto che le persone hanno riservato nei suoi confronti. Hanno abbracciato tanta gente, quel giorno, hanno parlato amabilmente con dei perfetti sconosciuti e Claudio ha passato tutta la giornata a chiedersi se fosse più bella Napoli o il ragazzo che aveva al suo fianco. Mario portandolo lì ha realizzato un desiderio che covava dentro da tanto tempo, ma dopo la giornata che hanno passato si rende conto che non avrebbe voluto vedere Napoli per la prima volta con nessun altro al mondo. Ha aspettato ventinove anni per visitare quel piccolo angolo di paradiso e gli va più che bene così: magari avranno modo di tornarci, insieme.

È stata una giornata bellissima solo perché aveva Mario al suo fianco, che lo guardava in quel modo speciale in cui lo guarda sempre, che gli sorrideva e gli metteva la mano sulla spalla ogni volta che sentiva il bisogno di un contatto. L'aria che si respirava tra loro era elettrica: dopo il primo bacio dato sul pontile, mentre erano stretti sotto al piumone e così vicini da non riuscire a capire nemmeno dove finisse il corpo di uno e cominciasse quello dell'altro, è ancora più difficile stare lontani e non cedere al desiderio di baciarsi di nuovo.

Hanno cercato di resistere e si sono accontentati tutto il giorno di quei piccoli gesti e a Claudio in qualche modo è bastato, perché gli ha ricordato tanto le prime esterne, quando erano troppo timidi e impacciati alla sola idea di toccarsi. E lui se le ricorda bene quelle esterne, quando improvvisamente senza parlare si ritrovava a fissare Mario e lui distoglieva subito lo sguardo. Ricorda quel "sei imbarazzante" detto da Mario a una delle prime esterne e ricorda di non averci impiegato nemmeno due secondi a capire a cosa si riferisse. "Perché? Perché ti guardo?" e Mario rispose con un semplice "seh", prima di ricambiare il suo sguardo in un modo che gli tolse ogni più briciola di fiato.

Claudio in quel momento realizza che quelli sono gli ultimi momenti della loro ultima esterna e che non passerà il resto della settimana a chiedersi cosa Mario abbia inventato per la loro prossima uscita. È finito, è finito tutto quanto e adesso lo vedrà di nuovo soltanto il giorno della scelta. E da una parte ne è immensamente felice, ma dall'altra non può fare a meno di avere paura perché non sa se Mario gli dirà di sì, è consapevole di averlo fatto soffrire tanto e va quasi nel panico al pensiero che quelli potrebbero essere i loro ultimi minuti insieme, in assoluto. Vorrebbe così tanto dire a Mario che è lui la scelta e chiedergli se ha intenzione di dirgli di sì, ma di nuovo, deve stare zitto e aspettare di ritrovarsi seduto con lui su quelle sedie rosse. In fondo è stato proprio lui a voler aspettare quattro mesi per arrivare a quel momento e ne deve pagare le conseguenze.

La mia scelta sei tu - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora