Amici, complici, fidanzati

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"Io spero di litigare,
di andare d'accordo,
di essere in sintonia con lui,
di essere complice,
di essere suo amico,
di essere suo fidanzato.
Io l'ho detto fin dall'inizio,
non sono una persona assolutamente semplice, ho bisogno di una persona che mi sproni a tirarmi fuori le emozioni.
Una persona che mi parli di futuro."

La sveglia suona all'improvviso e Claudio, ancora mezzo addormentato, prontamente si allunga a spegnerla prima che Mario riesca a sentirla.

Ogni volta che Mario sta da lui, questo è sempre il primo pensiero che la sua mente riesce a formulare appena sveglio: non è da solo e non vuole che anche Mario si svegli con lui.

Seppellisce il viso nel suo collo, godendosi quel profumo che in poco tempo è diventato così tanto familiare, e poi alla fine gli lascia un leggero bacio sulla nuca prima di alzarsi dal letto per andare a prepararsi.

Mentre è sotto la doccia ripensa alla chiacchierata che hanno avuto la sera prima e al solo ricordo gli viene da sorridere. "Ecco, pensavo... sai, c'è spazio nel mio armadio e domani mattina mentre sono a lavoro potresti... sistemarti, insomma. È peccato tenere i vestiti chiusi in valigia" aveva mormorato con il viso in fiamme e Mario aveva capito dal momento in cui aveva menzionato la parola "armadio" dove volesse andare a parare, ma aveva deciso di stare in silenzio a godersi lo spettacolo perché ai suoi occhi Claudio è davvero adorabile quando parla di futuro.

Arrossisce, balbetta, cerca di sembrare indifferente e intanto controlla la sua reazione fissandolo intensamente, e sfuggendo allo stesso tempo ai suoi occhi di tanto in tanto. Dio, Mario lo ama così tanto, lo ama in un modo che non sa nemmeno descrivere.

Dopo che Claudio aveva concluso, con non poca difficoltà, di proporgli quella cosa, Mario si era alzato dal suo posto ed era andato a sedersi veloce sulle sue gambe, lo aveva abbracciato e Claudio aveva sorriso al suo entusiasmo, pensando che non vedeva l'ora di lasciare che Mario si facesse spazio nella sua casa, nel suo armadio, nella sua vita, se questo significava vederlo e sentirsi così tanto felice.

Claudio si sente davvero soddisfatto di com'è andata la loro serata, aveva già programmato di chiedergli quella cosa e contro ogni previsione ci era riuscito davvero, ci era riuscito e Mario aveva anche accettato, e adesso il solo pensiero che quando sarebbe tornato da lavoro avrebbe trovato i vestiti del suo ragazzo nel suo armadio, lo faceva sentire elettrizzato. Quello sarebbe stato l'ennesimo piccolo passo e Claudio era veramente contento di come stavano procedendo le cose tra loro.

Intanto esce dalla doccia, si veste in fretta e quando è finalmente pronto va in cucina a preparare il caffè. Ne lascia un bel po' nel thermos per Mario - non sarà a casa quando si sveglierà e non dovrà fare i conti con un Mario imbronciato appena sveglio, e disposto a dedicare attenzioni solo al suo caffè, ma decide di prepararglielo lo stesso perché vuole che il suo sia davvero un buongiorno. Anche se non lo avrà intorno per l'intera mattinata. Poi prima di andare via decide di fare una cosa, perché il solo pensiero che Mario dovrà svegliarsi in quell'enorme letto vuoto lo fa sentire in colpa, così prende carta e penna e comincia a scrivere.

Gli lascia il bigliettino sul cuscino, si incanta qualche istante a guardare la sua espressione serena mentre dorme, e solo dopo avergli lasciato un bacio sulla fronte e avergli sussurrato in un sospiro un flebile ti amo, decide finalmente di uscire di casa per andare a lavoro. Vorrebbe tanto restare a casa, tornare sotto le coperte ad abbracciare l'uomo che ama, ma il dovere chiama e purtroppo il dovere non si chiama Mario Serpa.

***

Mario come ogni mattina si sveglia, si ritrova a tastare con una mano l'altra parte del letto e un sospiro sconsolato gli esce dalla bocca, quando realizza che anche stamattina Claudio lo ha lasciato solo per andarsene a lavoro. Avevano promesso di starsi sempre vicini, anche nei momenti difficili e per Mario quello lo è: si è appena svegliato e tecnicamente dovrebbe alzarsi, cosa c'è di più difficile di questo? E dov'è Claudio?

La mia scelta sei tu - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora