Prenditi cura di me

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Questo capitolo non mi soddisfa per niente, ma lo aspettavate in tanti e quindi ve lo posto lo stesso! Grazie infinite a tutti voi che leggete le cose orrende che scrivo, davvero <3

"Mi raccomando, prenditi cura di lui"
"Certo, e lui di me!"

Claudio si sveglia dopo una notte di meritato e inaspettato riposo, quando sente Mario al suo fianco tossire con forza. Non pensava di certo che si sarebbe svegliato in questo modo: ieri avevano una serata in Sicilia ma a causa del tempo non hanno potuto prendere l'aereo, e così sono tornati a casa e ne hanno approfittato per riposarsi prima del frenetico week-end che li aspetta. Pensava che si sarebbe svegliato con un bacio - perché sì, a differenza sua Mario ha sempre modi molto più dolci per svegliarlo, soprattutto quando passano la notte a fare l'amore - e invece quando apre gli occhi si ritrova Mario steso accanto, accoccolato sotto le coperte, con gli occhi lucidi e il pugno della mano premuto contro la bocca.

"Mi dispiace" biascica, con la voce più roca del solito. "Non volevo svegliarti."

Claudio si sente sopraffare da mille sentimenti diversi in quel momento. "Ehi, stai bene?" gli chiede preoccupato, sbattendo velocemente le palpebre per scacciare via il sonno. Mario la mattina è sempre molto tranquillo e taciturno, ma questa volta sembra più strano del solito. Insomma, è mattina e lui gli ha appena chiesto scusa per averlo svegliato: questa cosa è a dir poco assurda.

"Insomma" risponde, strofinando la testa contro il cuscino. "Fa freddissimo stamattina. Mi sono alzato prima per andare a lavarmi i denti, e dopo mi sono buttato di nuovo sotto al piumone perché fuori si gela, te lo giuro."

Claudio lo sa che fa freddo ma Mario gli sembra davvero più provato di quanto dovrebbe, così lo osserva per qualche secondo, prima di sporgersi verso di lui e premere le labbra contro la sua fronte. "Mi sa che hai la febbre" mormora, quando avverte il calore della sua pelle.  

Mario mormora qualcosa di incomprensibile, mentre scuote la testa con forza. Claudio è abbastanza sicuro che si stia lamentando."Non dire cazzate, non posso avere la febbre. Non oggi. Non stasera."

Claudio sorride alle sue parole, anche se si sente davvero preoccupato - è fuori discussione che faccia uscire di casa Mario malato, dovrà passare sul suo corpo prima di fare una cosa del genere - e si sporge di nuovo per lasciargli un bacio sulla fronte bollente. Scotta veramente tanto e in una frazione di secondo considera l'idea di caricarselo in spalla e portarlo in ospedale, ma poi lascia andare un respiro profondo e cerca di non farsi prendere dal panico. Sono entrambi adulti e qualche linea di febbre non è di certo qualcosa che non sa gestire. Può farcela. "Dove ce l'hai il termometro?"

"Mobiletto nel bagno" gli dice Mario, nascondendo la testa sotto al piumone. 

Claudio si alza e va in bagno, si lava la faccia e i denti alla velocità della luce, poi recupera il termometro dal mobiletto e torna in camera. Trova Mario nello stesso punto in cui lo ha lasciato, accoccolato su se stesso e nascosto sotto al piumone. Sale sul letto e Mario gli strappa il termometro da mano, quasi con fare dispettoso perché andiamo, non è possibile che abbia davvero la febbre e vuole dimostrarglielo.

Claudio si stende su un fianco e mentre aspetta che i minuti passino gli lascia carezze distratte tra i capelli, lo guarda, gli sorride e pensa che Mario sia veramente bellissimo. Non sta bene ed è evidente, eppure nonostante questo è di una bellezza disarmante e Claudio non se ne capacita, perché nessuno, nessuno è o dovrebbe essere bello quando è malato. Questa cosa gli sembra veramente ingiusta.

"Mi stai fissando" borbotta Mario, portando la bocca sotto il piumone per nascondere un sorriso.

"Sei bellissimo e ti odio" risponde Claudio senza provare nemmeno a trattenere il proprio pensiero, e a quel punto Mario non ce la fa, i suoi occhi sorridono con lui e Claudio fa lo stesso, perché Mario è il suo sole personale e davvero non lo sa come si fa a non sorridere a ogni suo sorriso. Dio santo, ha veramente perso la testa e la cosa non lo preoccupa neanche un po'.

La mia scelta sei tu - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora