La mia scelta sei tu - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)

Ti presento casa mia

Mario fa cadere la cicca a terra e la calpesta con la punta delle scarpe, guardando in fondo al binario e aspettando che arrivi questo dannatissimo treno che sarebbe dovuto essere già qui. Valentina lo guarda divertito, mentre si appoggia al trolley rosa e posa il cellulare che ha appena controllato nella tasca dei suoi jeans.

"Sei agitato amo?" gli chiede, guardandolo curiosa e divertita.

Lo sa che ormai è passato tanto tempo, che Claudio è entrato nella vita di Mario da un bel po', ma non si abituerà mai a vederlo così felice. A sapere che aspetta i treni con così tanta impazienza perché vuole andare da lui. E che è così felice soltanto perché stanno di nuovo insieme e tra di loro è finalmente tutto perfetto. Tutto come avrebbe sempre dovuto essere. Lo sa. Ma lo ha visto stare male per troppo tempo, per potersi abituare così in fretta. Così se ne sta semplicemente qui e lo ammira. Ammira la sua felicità.

"Conosci già Claudio" risponde Mario, più a se stesso che a lei. Valentina e Claudio si sono conosciuti più di un anno fa, subito dopo la scelta, ma per un motivo o per un altro non hanno avuto più modo di frequentarsi. E poi c'è stata la rottura. E il fatto che Roma, per quanto sia immensa, sta ad entrambi troppo stretta quando hanno bisogno di stare assieme. E poi Verona è Verona. Verona è casa. Verona ormai è anche casa sua. E Claudio e Valentina hanno ripreso a sentirsi, tramite lui, da quando sono tornati insieme. A Claudio piace impicciarsi quando lui è al telefono con la sua migliore amica, quando si sta confidando, quando magari litigano e lui gli strappa il telefono da mano perché vuole farsi le sue ragioni. Non si frequentano, non si sono mai frequentati, ma ormai ci sta lui a fare da tramite entrambi. Eppure Mario lo sa, lo sente, se mettesse da parte tutte le sue paure e le sue insicurezze, si renderebbe conto pure lui che Claudio e Valentina insieme non potranno non trovarsi bene. Sono uguali. Mario non si sorprende del fatto che loro, proprio loro due, siano le persone più importanti della sua vita. Le sue persone. Un po' troppo esuberanti, questo lo sa bene, un po' troppo diverse da lui, ma li ama proprio per questo. Perché lo rendono leggero e lo fanno sentire libero.

"Ma non conosco Verona. Non conosco la tua nuova vita, è questo il problema, vero? Hai paura che io possa trascinarti a Roma con la forza quando lunedì mattina dovrò andare via."

Mario piega le labbra in un mezzo sorriso, mentre si gira verso di lei. "Vale, quella è casa mia. Quella è la mia nuova vita. E ti sto portando perché voglio che anche tu ne faccia parte. Sempre" la rassicura Mario, anche se in realtà Valentina non gli ha chiesto questo. Valentina lo lascerebbe andare se sapesse che è questo che lo renderebbe felice. Ma non è necessario scegliere: può avere entrambe le cose. Vuole avere tutto perché ha lottato tanto per averlo.

Valentina sorride, mentre il treno compare in lontananza. "Andrà tutto bene, amo. Stai tranquillo. Io e Claudio ci troveremo un amore e questa tua nuova vita che vuoi tanto mostrarmi mi piacerà tantissimo."

"Sì, e come lo fai a sapere?" le chiede Mario, mentre impugna il suo trolley.

"Ti rende felice" risponde semplicemente Valentina, poi il treno arriva davanti a loro e Mario non ha modo e tempo di ribattere. Ma neanche saprebbe che cosa dire, perché è vero. Lo rende felice. Lui lo è.

***

"Amò siamo appena scesi dal treno" dice Mario a Claudio quando risponde alla sua chiamata. Si trascina dietro il trolley e tiene d'occhio Valentina al suo fianco in ogni istante per essere certo di non perderla. "Tu dove sei? In macchina?"

"Davanti a te, idiota" risponde Claudio divertito e a Mario effettivamente basta sollevare lo sguardo per vederlo. Claudio è a pochi metri da loro, con un sorriso mozzafiato sulle labbra. Ha quella maglietta dello shooting con su scritto "fuck love" e una camicia azzurra che gli sta dannatamente bene, è bellissimo e Mario rimane senza fiato ogni volta che lo vede.