Una lettera per te

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Una one shot ambientata durante un periodo del programma che sicuramente ricorderete molto bene. Spero che non vi dispiaccia!

***

"Se Mario è d'accordo, potete vivere un'esterna senza telecamere."

Se Maria De Filippi avesse saputo che con quella frase poteva scatenare un inferno, probabilmente non l'avrebbe mai pronunciata.

Mario era rimasto in silenzio, la mente ancora annebbiata dalla bellissima esterna da cui erano arrivati lui e Claudio. Gli aveva presentato sua madre, e lui non aveva parlato un granché, ma era stato davvero benissimo. Era lì, seduto accanto alla donna più importante della sua vita, e all'uomo di cui si stava pian piano innamorando.

Entrambi stavano facendo uno sforzo per lui: sua madre era lì nonostante non avesse mai davvero accettato il suo orientamento sessuale, e Claudio, bello da togliere il fiato e buono come pochi, era lì a perdere il suo tempo insieme a lui. Tutto questo perché entrambi, nel loro modo contorto e malsano di dimostrarlo, gli volevano bene davvero.

Per questo motivo non aveva fatto caso alla proposta di Maria, inizialmente. Aveva ancora la mente annebbiata da tutti quei ricordi e dalla sua immaginazione, e nella sua fantasia che vedeva protagonista Claudio a casa dei suoi genitori, seduto a tavola a mangiare cannelloni insieme a lui e a tutta la sua famiglia, Francesco non ne faceva parte. Non esisteva. C'erano solo loro e l'amore immenso che avrebbero provato l'uno per l'altro in quel preciso momento.

Poi pian piano cominciò a realizzare cosa stesse succedendo.

Avrebbero potuto vivere un'esterna senza telecamere, solo perché Francesco diceva di sentirsi bloccato sotto ai riflettori. Avrebbero potuto vivere un'esterna senza telecamere semplicemente perché era ciò di cui aveva bisogno Francesco per riuscire ad arrivare a Claudio.

Mezz'ora in cui Francesco avrebbe potuto fare qualsiasi cosa con Claudio, e lui non l'avrebbe vista. E sì, Maria gli aveva ripetuto cento volte che non sarebbero stati da soli, ma questo che importanza aveva? Non ci sarebbe stato lui, non avrebbe visto il modo in cui Claudio avrebbe guardato Francesco, in cui lo avrebbe accarezzato, quanto lo avrebbe stretto a sé prima di andare via. Il pensiero di lasciare Claudio per mezz'ora da solo con lui lo mandava fuori di testa, e non gli importava del fatto che anche lui avrebbe potuto vivere quell'esterna. Lui non voleva mezz'ora con Claudio. Lui voleva tutta la vita.

Se ne andò dalla puntata arrabbiato e deluso come non mai. Nelle giornate seguenti si buttò a capofitto nel lavoro, nelle uscite con gli amici, aveva il bisogno opprimente di ritornare alla sua vita di sempre e sentirsi soddisfatto di quello che aveva. Aveva bisogno di pensare che se Claudio non lo avesse scelto, lui ce l'avrebbe fatta a rimettersi in piedi, ad andare avanti come aveva sempre fatto, aveva bisogno di sapere che quella vita che aveva senza Claudio gli sarebbe bastata.

E invece ogni cosa di quella vita adesso gli ricordava lui. Lo vedeva nelle belle giornate di sole, lo vedeva negli sguardi dei passanti, lo vedeva in un pomeriggio al parco con le sue nipotine, lo vedeva in ogni dove e la cosa lo stava mandando letteralmente fuori di testa.

Una sera Dafne per farlo distrarre un po' decise di portarlo in discoteca: aveva bisogno di ballare, di svagarsi un po' e magari di rifarsi anche gli occhi e smetterla di pensare a Claudio. Per questo motivo Mario aveva deciso di accettare, ma di nuovo, quando era arrivato lì aveva cominciato a vedere Claudio ovunque. E in quel momento una consapevolezza lo colpì in pieno all'altezza del petto: nessuno era Claudio.

Nessuno sarebbe mai stato Claudio.

***

"No tu adesso mi spieghi che cazzo ti è preso, Mario" grida Dafne, mentre segue il suo migliore amico nel suo appartamento. "Spiegami per quale cazzo di motivo sei scappato proprio quando stavamo cominciando a divertirci. Sono giorni che sei è strano- è da quando hai registrato la puntata, che sei strano. Dopo l'esterna con tua madre eri felicissimo, ho passato alla serata a sentirti dire "quanto era buono il profumo di Claudio, Daf. Quanto sono belli gli abbracci di Claudio, Daf. Quanto è buono Claudio, Daf. E Daf, delle sue labbra? Ti ho già parlato delle sue labbra?". Poi vai in studio a registrare la puntata, torni, ci dici che non è successo niente e ti aspetti che noi ti crediamo. Come posso crederti quando sono giorni che sei strano?"

La mia scelta sei tu - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora