Capitolo 14

14 4 1
                                    




CHRIS

Mi sorprende il fatto che tu ancora non abbia capito

Per l'ultima volta. Non mi piace Abby!

E chi ti piace allora?

Nessuno!

Impossibile

Perchè? Per forza mi deve piacere qulcuno?

No, ma ...

Il rumore dello bussare contro la porta di camera mia non da nemmeno il tempo alla mia coscienza di ribattere.
«Avanti»
«È permesso?»
E lei cosa fa qui?

Ha scoperto che sei il suo principe azzurro

Non sei per niente divertente
«Ciao,cosa fai qui?»
Domando alzandomi dal letto
«Sono venuta a trovarti,ma se la mia presenza non è gradita posso anche ...»
La prendo dalle spalle guardandola ridacchiando
«Sei impazzita?»
Subito sul suo viso si crea un sorriso che mi contagia.
«Questo vuol dire che posso rimanere?»
«Certo che puoi rimanere»
Dico lasciandole le spalle.
«Che stavi facendo?»
«Litigavo con la mia coscienza»
L'ho detto sul serio ad alta voce?

Oh sì,l'hai fatto

Lei aggrotta le soppraciglia
«Scherzavo»
Dico ridendo imbarazzato
Lei annuisce ridacchiando ancora stranita di quello che ho detto
«Posso farti compagnia?»
Domanda
«La tua compagnia mi fa sempre piacere Miss Laggard»
Arrossisce e sorride teneramente
«Grazie Miller»
Si siede sul mio letto e si guarda intorno
«Bella camera tua»
Faccio un mezzo sorriso
«Lo so»
«Modesto il ragazzo»
«Sono modesto perchè l'ho arredata tutta io»
Annuisce
E in quel momento si lecca le labbra.
Dio,quelle labbra bellissime.
Quanto vorrei baciarla in questo preciso istante.
E i miei piedi si muovono da soli,senza il mio permesso.
Vado verso di lei e in un batti becco la faccio stendere sotto di me.
Non sto ragionando,non so nemmeno io quello che sto facendo e non so quello che mi sta facendo lei.
Le afferro il viso tra le mie mani e la bacio.

La ragazza bacia bene,eh

Oh,sì che bacia bene
La mia lingua si incontra con la sua ed è l'emozione più bella che io abbia mai provato.
La sua mano va a finire tra i miei capelli accarezzandomeli.
Automaticamente muovo i miei fianchi verso i suoi e lei geme.
Per risentire quel fantastico suono rifaccio il movimento precedente.
Riuscito nel mio intento comincio a baciarle il collo e la sento sospirare.
«Chris ...»
Mi chiama con il respiro affannato
«Mh?»
«Credo che dovremmo fermarci»
Stacco le mie labbra dalla sua pelle lattea e alzo il viso per guardarla negli occhi.
La prima cosa di cui sono rimasto colpito di lei.
Quei meravigliosi pozzi neri.
Mi alzo da lei e cerco di ricompormi.
«Devo andare in bagno»
Dico andando subito a rifugiarmi in quest'ultimo.
Mi siedo per terra vicino al lavandino e mi metto le mani nei capelli.
Devo calmarmi.
Sento bussare alla porta
«Chris? Tutto bene?»
«Ehm ... sì»
Faccio un sospiro e mi alzo per sciaquarmi la faccia con acqua fredda dopo aver finito apro la porta.
«Ehm ... forse è meglio se vado»
Dice indietreggiando e praticamente scappando.
Appena sento da giù la porta d'entrata chiudersi mi richiudo in bagno e faccio quello che mi farà calmare sicuramente.
Mi soddisfo da solo

***

«Mancano ancora cinque cazzo di mesi per la fine della scuola»
Ridacchio
«Già»
Lo assecondo
«La ragazze ci aspettano in mensa»
E subito mi ricordo dell'accaduto con Abby.
«Ehm ... Io devo fare un cosa,ti raggiungo dopo»
Non gli do il tempo di ribattere che scappo verso l'altro lato del corridoio.
Svolto l'angolo e appena noto che il corridoio è vuoto mi appoggio con la schiena agli armadietti e scivolo a terra sedendomi.
Mi metto le mani tra i capelli sospirando.
«Che fai? Scappi da me?»
Alzo la testa di scatto.
«Cosa? No ... cioè ... sì... non volevo dire questo ... solo»
«Hei hei,come mai così agitato Miller?»
Mi alzo e mi sistemo la maglietta.
«Nulla»
Quattro settimane passate in questa città e già sto impazzendo per una ragazza.
«Andiamo in mensa?»
Chiede
«Non eri già lì?»
Domando aggrottando le sopracciglia
«No,il professore di arte mi ha trattenuto per altri 10 minuti»
Annuisco
«Allora andiamo?»
Lei mi guarda e sembra esitare prima di rispondermi
«Sì»
Ci incamminiamo e non so nemmeno io cosa vorrei farle.
La strada sembra più lunga del solito e ogni minuto passato con lei senza toccarla è una tortura.
Quando entriamo in mensa i frastuoni e le voci della gente mi investono talmente violentemente che faccio una smorfia infastidita.
«Sembra che oggi ci sono più alunni»
Dice sarcasticamente Abby come se mi avesse letto il pensiero.
Ridacchio.
Andiamo verso il solito tavolo dove ci aspettano impazientemente David e Sarah.
«Finalmente,dove vi eravate cacciati?»
«Ci siamo fermati a parlare»
Dice Abby facendo spallucce.

***

«Provaci»
Mi esorta ancora mia madre.
«Ho detto no!»
È tutto il pomeriggio che cerca di farmi invitare a cena Abby,a casa nostra.
«Adesso mi spieghi il perchè signorino»
Dice mettendosi le mani sui fianchi come suo solito.
«Perchè ... perchè non andiamo molto d'accordo»
«A me sembra proprio il contrario»
Dice alzando il sopracciglio ed entrando in mamma modalità investigatrice.
«Per quanto ancora dovrò sopportare il tuo terzo grado?»
«Devo prepararmi per la cena con Rosalinda. Ero solo curiosa se ti andava di invitare a cena Abby questa sera,ma se la tua risposta è negativa allora cerco di non insistere altrimenti diventeró una mamma troppo noiosa»
Ridacchio.
Mia madre riesce a capire sempre ciò che pensano i ragazzi della mia età,non è come tutte le altre mamme,lei è speciale.
«Vado»
Annuncia dandomi una bacio sulla fronte.
Appena chiude la porta mi rilasso.
Non me ne ero accorto di esser stato un pezzo di legno per tutto l'arco di minuti in cui abbiamo parlato.
Ma parlare di lei mi mette in soggezione e come se tutti mi volessero avvicinare a quella ragazza dagli occhi neri.
Ma mi sto accorgendo che anche io faccio di tutto per avvicinarmi, e ogni scusa è buona per passata da casa di Abby,qualsiasi essa sia.

Ti ha fritto bene

Non sono fritto,sono ancora tutto intero.

Ma buon parte di te già non c'è più,è tutta con lei.

Lancio un urlo di frustrazione e scaravento il cuscino dall'altra parte della camera.
«Non puoi avermi frantumato il cervello in questo modo»
Dico tra me e me.
Faccio un grugnito e una smorfia.
Io sono Chris Miller,mi ci vedete innamorato?

Uff.
Mi alzo e scendo giù in salotto per vedere un pó di televisione e cercare di distrarmi.
Impegnato a fare zapping e non trovando nulla in televisione decido di chiamare David.
Ma subito parte la segreteria con la sua voce e dice di lasciare un messaggio dopo il bip.
Stanco di questa monotonia e della noia in questa casa mi alzo dal divanoe afferró il mio giubbotto di pelle.
Scendo le scale e apro il portone.
Davanti mi ritrovo Abby con le chiavi in mano e con molto difficoltà nel tenere i sacchetti della spesa.
«Ti serve una mano?»
Scuote la tesa e deglutisce.
Annuisco e la sorpasso senza neanche salutarla.
Appena arrivo per strada butto un sospiro di sollievo.
Mentre cammino cerco di non pensare a niente.
Ogni volta che vedo una ragazza
passarmi accanto vedo il suo viso.
I suoi occhi,i suoi capelli e quelle fottutissime labbra  invitanti.
Ho bisogno di uno psicologo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Ti amo,idiota!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora