Fuori dal tribunale era stata allestita una pira e alcuni soldati reggevano delle torce dalle fiamme rossissime e altri posizionavano della paglia e del fieno destinati ad essere bruciati.
Non era la procedura solita: questa era molto disorganizzata, caotica, era palese che l'esecuzione, perché una pira non significava altro, che si sarebbe tenuta di lì a poco richiedeva un processo d'urgenza.
Attorno si era già creato una circonferenza di curiosi.
Improvvisamente dalla porta del tribunale ecclesiastico uscirono prima uno ad uno i suoi membri, primo dei quali era Charmolue, e poi Phoebus che trascinava fuori Esmeralda tenendola per la corda che le teneva legate le mani dietro la schiena. Lei dava le spalle al pubblico ormai così numeroso e impaziente da spingere Claude e Pierre sempre più lontani. Cercava di scappare, ma la corda era troppo stretta e Phoebus troppo forte.
Frollo e Gringoire guardarono impietriti Phoebus trascinare Esmeralda sulla piattaforma di legno, slegarla e spingerla violentemente contro la colonna dello stesso materiale per poi legarla ad essa in modo da costringere la ragazza a stare immobile.
<<Gentili messeri, ascoltate!>> esclamò Charmolue una volta salito anch'egli sulla piattaforma.
<<La zingara Esmeralda ha commesso il reato di stregoneria, poiché tornata in vita dopo la morte>>.
Nell'udire queste parole a Claude si gelò il sangue nelle vene, e Gringoire cercò in ogni modo di fargli forza.
<<Essendosi rifiutata di abiurare,>> continuò Charmolue <<questa ragazza morirà arsa viva su questo rogo!>>
Claude raccolse tutte le sue forze per non morire all'istante.
<<Prego, capitano Phoebus, a voi la torcia con cui brucerete la strega>> concluse Charmolue.
Phoebus, con gli occhi di fuoco, prese la torcia più grande e senza indugio la fece affondare nella paglia e nel fieno che subito presero fuoco.
Le lacrime di Esmeralda cominciarono a solcarle le guance per il terrore della morte.
<<ESMERALDA!>>
Nessuno riuscì a capire da chi provenisse questo grido.
Phoebus si girò verso il pubblico e poi tornò su Esmeralda e trovò davanti a sé Pierre che sferrò un pugno contro lo zigomo del capitano, che cadde a terra. Claude in un batter d'occhio aveva già slegato la ragazza svenuta dalla paura.
La prese in braccio e con l'aiuto di Pierre la caricarono su uno dei loro cavalli, poi montarono loro e si diressero verso la cattedrale di Notre-Dame sotto lo sguardo basito di tutti.
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Un Prete E Una Zingara
RomanceParigi 1482. Storia di un amore impossibile e a cui nessuno crede. Un amore, che per ottenerlo i due innamorati farebbero di tutto... anche rischiare la vita.