Phoebus gridò di dolore e lasciò i polsi di Esmeralda per attaccarsi al braccio di Claude. Questi spinse il soldato contro la porta-finestra con una forza tale da fargliela aprire con la schiena. Phoebus rimase disteso a metà tra la stanza e il balcone con una mano sulla ferita infertagli da Frollo cercando di alleviarne il dolore.
L'aria fredda di dicembre invase all'istante la stanza. Claude ed Esmeralda iniziarono a tremare; il dolore di Phoebus era troppo intenso per permettergli di pensare al freddo.
<<Esmeralda,>> esclamò Claude sedendosi accanto alla zingara per abbracciarla e cercare di calmarla <<ti ha fatto del male?>>
<<Oh, Claude, amore mio, ho avuto tanta paura>> mormorò lei tra i singhiozzi <<Solo grazie a te sono salva, mio Frollo>>.
Improvvisamente Esmeralda si ricordò di un dettaglio non trascurabile riguardo al suo innamorato.
<<Il voto!>> gridò la gitana sgranando gli occhi e liberandosi dall'abbraccio di Claude. Lui la guardava inebetito. Lei si girò completamente per dare le spalle a Frollo.
<<Di cosa stai parlando, Esmeralda?>> domandò Claude non riuscendo a capire cosa passasse per la testa della sua innamorata.
Prima che la ragazza proferisse parola Claude sentì una mano afferrargli il collo dell'abito da prete (non aveva avuto ancora la possibilità di cambiare indumenti dal giorno dell'incarcerazione) e trascinarlo fino al parapetto del balcone. Esmeralda si girò di scatto, i capelli che le avevano coperto quasi completamente il volto cominciarono a bagnarsi delle lacrime di terrore che scorrevano dai suoi grandi occhi castani.
<<PHOEBUS, LASCIALO!>> implorò la zingara allungando un braccio verso il capitano che, alzatosi senza fare rumore alcuno, aveva trascinato Claude e spinto violentemente contro il parapetto del balcone con l'evidente intento di farlo precipitare.
Con grande velocità la ragazza saltò giù dal letto e corse verso il soldato, gli afferrò le braccia e cercò di allontanarlo da Frollo. Phoebus con uno scatto si liberò dalla presa della ragazza. Con una mano teneva stretto il collo di Claude e con l'altra spinse lontano Esmeralda con una violenza tale da farla cadere.
<<A te penserò dopo>> ringhiò il capitano. Poi posò il suo sguardo glaciale su Claude Frollo e con voce spaventosa gli sussurrò <<Prima il peccatore scivolerà nella voragine di fuoco!>>
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Un Prete E Una Zingara
RomanceParigi 1482. Storia di un amore impossibile e a cui nessuno crede. Un amore, che per ottenerlo i due innamorati farebbero di tutto... anche rischiare la vita.