La Follia Di Phoebus

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Non ci volle molto tempo per far capire a Gringoire che questa volta Phoebus non avrebbe risparmiato nessuno.
Con uno scatto felino il soldato alzò la spada e colpì la testa del poeta sulla tempia sinistra emettendo un ringhio simile a quello di un cane e facendo cadere lo sventurato Gringoire. La forza utilizzata da Phoebus era troppo grande per il fisico minuto di Pierre. Egli cadde a terra senza più muoversi.
Esmeralda e Frollo girarono entrambi la testa nel momento in cui il cadavere di Pierre toccò il pavimento, in quanto non si erano accorti che Phoebus era alla porta. Appena notarono il corpo morto del poeta i loro occhi si riempirono di lacrime. 
<<Sei solo una zingara...>> ringhiò il capitano degli arcieri mostrando i denti bianchi. Cominciò ad avvicinarsi a Frollo ed Esmeralda esattamente come un leone si prepara ad attaccare una preda.
<<Phoebus...>> sussurrò Frollo con un filo di voce << Ti prego, non...>>
<<Mi implori?!>> gridò Châteaupers guardando Claude negli occhi con sarcasmo. Poi si girò verso Esmeralda. 
<<Tu cerchi i baci di un uomo che ne implora un'altro?!>>
<<Phoebus, ti prego, vattene!>> supplicò Esmeralda iniziando a piangere per il terrore.
<<Non me ne vado finché non sarai mia!>> gridò il capitano a pieni polmoni e sempre più in collera.
Con grande agilità Phoebus de Châteaupers afferrò Claude per un braccio, gli sferrò un pugno stordendolo ma senza fargli perdere conoscenza e, girandosi verso di lui, lanciò la spada per terra.
<<PHOEBUS, NO!>> strillò Esmeralda tra le lacrime cercando di spingere fuori dalla stanza il capitano.
Questi, essendo troppo forte per la giovane gitana, la sollevò di peso e la buttò sul letto stendendosi sopra di lei e bloccandole i polsi sopra la testa con le mani. La stretta del ragazzo era dura come il ferro delle campane di Notre-Dame e più Esmeralda si dimenava per liberarsi, più Phoebus le stringeva i sottili polsi.
<<Tu sei mia, solo mia>> affermò il capitano fissando gli occhi castani della zingara dai quali le lacrime scendevano senza sosta.
<<Quell'uomo finalmente lo capirà una volta per tutte. Ti guarderà diventare mia>> concluse ringhiando e alzando sempre più la voce il ragazzo.
Claude era ancora stordito e la sua vista era lievemente offuscata. Cercava di alzarsi, ma non aveva alcun appoggio con cui aiutarsi.
<<CLAUDE, AIUTAMI TI PREGO!>> strillò Esmeralda sempre più terrorizzata quando Phoebus iniziò ad alzarle la gonna con una mano.
Frollo riacquistò l'equilibrio e riprese a vedere limpidamente e, quindi, riuscì ad alzarsi. Appena vide ciò che Phoebus de Châteaupers aveva intenzione di fare ad Esmeralda rabbrividì dall'orrore.
Senza pensarci due volte prese la spada del capitano da terra, la impugnò e con una rabbia mai provata si scagliò contro di lui e fece affondare la lama dell'arma nel fianco del ragazzo, rompendone così anche l'armatura.

Un Prete E Una ZingaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora