Una Spada E Un Ragazzo

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La ragazza nel vedere chi l'aspettava in penombra sentì il sangue gelare nelle vene.
Era Phoebus.
I suoi occhi azzurri diventarono in un attimo rossi dalla rabbia.
<<Se l'ami così tanto da non aver paura di morire, allora la morte è ciò che avrai!>>
Esmeralda rimase impietrita con gli occhi pieni di terrore.
Phoebus corse verso di lei sfoderando la spada.
La ragazza credette davvero di morire.
Improvvisamente Phoebus girò la spada e il suo guanto marrone proteggeva la sua mano dalla lama dell'arma. Appena si trovò davanti ad Esmeralda il ragazzo caricò il colpo e l'impugnatura della spada venne scagliata contro il capo della zingara, facendola cadere a terra svenuta.
Phoebus rimise la spada nel fodero, si chinò e prese Esmeralda in braccio per poi caricarla sul cavallo nero come la notte che aveva assistito a tutta la scena.
Phoebus, rimanendo a piedi, prese le redini del cavallo e lo condusse insieme alla ragazza lontano dalla Cattedrale.
Nascosta tra i cespugli c'era una creatura oscurata dalle tenebre. La lieve luce della luna la rischiarava appena. Solo un particolare era visibile: un cappotto blu da uomo.
Quella creatura era sicuramente un ragazzo molto giovane. Questi uscì dal suo nascondiglio pur rimanendo al buio.
<<Avrà commesso un peccato, ma siamo tutti esseri umani agli occhi di Dio. Claude Frollo non merita tutto questo, solo perché non ha rispettato i voti ecclesiastici per amore. Deve sapere tutto... deve essere liberato... devo liberarlo!>>
Pronunciata questa frase il ragazzo corse via, verso il Palazzo di Giustizia.

Un Prete E Una ZingaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora