Capitolo 11

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"Tess, non mi interessa! Devi andare a scuola, non puoi rimanere a casa perché sei depressa, devi uscire, la tua vita non finisce mica qui. Devi andare avanti.", dice mamma.

Allora, la situazione è questa: mamma mi ha svegliata per andare a scuola, ma io non sono dell'umore adatto per andarci, probabilmente sarei al centro del'attenzione e tutti mi farebbero le loro più sentite condoglianze, che poi si sa, a loro non frega un cazzo, fanno le condoglianze giusto perché le fanno tutti e si sentono in dovere di farle.

"No mamma, non mi va di andarci", urlo tirando la coperta fino il capo in modo da non starla a sentire.

Non sento più rumore e mi accocolo al cuscino pensando che mamma se ne sia andata e chiudendo di nuovo le palpebre sperando di riuscire a dormire.

Sento uno sfruscio di coperte e poi mi ritrovo ad avere la pelle d'oca a causa del freddo. Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo la mamma con la coperta in mano ed un sorriso furbo sul volto. "Uff, va bene. Hai vinto tu, vado a questa cazzo di scuola!", urlo alzandomi dal letto e chiudermi in bagno.

Quando mi volto per fissare il mio riflesso allo specchio per poco non mi spavento per la faccia in condizioni pessime che ho, il trucco sbavato che ho dalla sera precedente, ho dimenticato di struccarmi e non ci ho neanche pensato perché avevo voglia solo di piangere fino a quando mi sono addormentata sfinita e la mia faccia può dire lo stesso: ho un'aspetto troppo stanco e brutto. Il mascara scolato di nero contorna i miei occhi fino a scendere sulle guance, i miei occhi sono rossi, qualcuno potrebbe anche dire che ho fatto uso di droga per quanto sono rossi, ma non è una cosa che mi preoccupa, avrei preferito essere una drogata al posto di perdere mio padre. Probabilmente nessuno penserà che io sia una drogata, sanno già tutti che mi è morto il padre, persino Nick ieri sera mi ha mandato un SMS con su scritto 'Mi dispiace tanto per tuo padre, so come ci si sente, anche io ho perso una madre a causa di una malattia. Mi farebbe davvero tanto piacere uscire con te stasera, ma immagno come stai e preferiso rimandare la cena, a domani. Fammi sapere come stai, un bacio.', non gli ho risposto per il semplice fatto che non ero dell'umore adatto e non mi andava di sentire nessuno, e probabilmente, se non fosse stato per mia madre che mi ha buttata giù dal letto, probabilmente sarei ancora lì a piangermi addosso e a non voler parlare con nessuno fino ad un bel po' di tempo.

"Tess, non voglio che tu sia arrabbiata con me, so come stai, mi sento allo stesso modo, ma se resti qui a piangerti addosso i ricordi tornano a galla e tu soffri di più. In queste situazioni è sempre meglio distrarsi. Bisogna guardare avanti senza guardare indietro, e man mano che i giorni passeranno, ti renderai conto che il dlore diminuirà, rimarrà sempre qualche lacrima di ricordo fatta appositamente per lui, ma non farà mai male come lo fa adesso. Dopo un po' di tempo le ferite si cicatrizzano, non de tutto, ma si cicatrizzano, tranquilla", sento che la mamma si appoggia alla porta dal cigolio che essa produce sotto il suo peso.

"Mamma, promettimi una cosa", apro la porta delicatamente nel caso in cui dovessi farle male. Mi guarda con quei suoi occhi stanchi proprio come i miei che prima non avevo notato.

"Tutto quello che vuoi tesoro", dice sospirando.

"Quando sarò pronta e te lo chiederò, voglio che tu mi racconti tutto dall'inizio alla fine senza tralasciare un minimo dettaglio. Voglio sapere esattamente come sono andate le cose", dico determinata fissando le sue iridi scure.

Annuisce con il capo. "Sì, ti dirò tutto. Ora vestiti, altrimenti fai tardi a scuola", dice avviandosi verso la porta della stanza. "E lavati quella faccia che sembra ti abbia investito un camion", ridacchia chiudendo la porta. Simpatica.

Entro in bagno ed apro l'acqua calda della vasca iniziando a spogliarmi man mano che la vasca si riempie e facendo uno chignon ai miei capelli per non farli bagnare. Entro in acqua appena finisco di togliermi i vestiti e sento i miei muscoli tesi rilassarsi al tocco con l'acqua. Mi insapono per bene ed apro l'acqua della doccia mettendomi in piedi e sciacquando il mio corpo pieno di schiuma e mi sciacquo il viso buttandomi l'acqua sulla faccia fino a quando i residui di trucco svaniscono dal mio viso.

Baci nascostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora