7° capitolo

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P.O.V. ESTELLE

Alzai la testa e guardai Eylder.

Stava dormendo profondamente e sentivo il suo caldo respiro sulla mia pelliccia.

Tentai di alzarmi piano piano, ma un forte girone di testa mi fece accasciare su Eylder e mi fece perdere il senso dell'equilibrio.

Decisi di dormire ancora un po' perché mi sentivo ancora troppo debole e, in fondo, era ancora notte fonda. Chiusi gli occhi e dopo un po' mi assopii.

Mi ritrovai in quella visuale completamente nera dove poco prima era apparso quello strano lupo bianco, lo stesso che mi aveva fatta svegliare, ma sta volta iniziai a sentire delle voci molto confuse e non si capiva molto bene cosa volessero dire.

«Qu...to non ... ... un so...o.» sentii.

Provai a parlare in quella specie di sogno o cos'altro fosse stato.

«Ehi, c'è qualcuno? Ehiii!» urlai.

Nessuna voce mi rispose, continuavo solo a sentire quella frase confusa.

Mi svegliai ancora e vidi che però era giorno, quindi il mio "sogno" era durato un po' di più rispetto a prima.

Mi accorsi che mi sentivo molto meglio, più energica e scattante.

Scossi Eylder un paio di volte per farlo svegliare, così dopo un po' spalancò gli occhi e mi guardò sorridente.

P.O.V. EYLDER

Fui svegliato da qualcosa che mi scuoteva. Aprii gli occhi e vidi con mia sorpresa che era Estelle.

Le sorrisi.

«Ehi, buon giorno Estelle!» esclamai.

«Buon giorno a te.» disse lei sorridendo.

Le toccai la fronte con la testa e poi le diedi un bacio. Non scottava più e sembrava stare molto meglio. Lei mi confermò di sentirsi bene. Ero felice e allo stesso tempo sorpreso: era guarita davvero rapidamente... Forse stare un po' al caldo era l'unica cosa che le occorresse.

La abbracciai forte e le sorrisi.

«Sono davvero felice che tu stia bene, non sai quanto mi fossi preoccupato per te.» dissi.

«Uh, Eylder che si preoccupa per me!» disse facendo una smorfia scherzosa e sorridendo.

Dopo un po' mi venne in mente di averla trovata nel lago e chiesi spiegazioni.

«Perché ieri sera eri nel lago? Non faceva un po' freddino per fare un bagno?» domandai quasi ironicamente.

«Non era mia intenzione, sai non ci tenevo a prendermi una febbre. In realtà è successo il casino in circa dieci minuti.» disse Estelle.

Le chiesi di raccontare tutto e lei lo fece.

Rimasi per un attimo spiazzato. Sia per l'apparsa dei sigma ma in particolare per il lupo onirico.

Doveva essere speciale, come me e mia sorella, anche noi lo avevamo.

Lei mi fece promettere di non parlarne con nessuno e di mantenere il segreto. In questa storia, non so perché, c'era proprio qualcosa di strano...

P.O.V. EMBER

Mi svegliai prestissimo il mattino dopo, quando ancora tutto il branco dormiva.

Uscii dal villaggio e attraversai il bosco. Ma prima di tutto decisi di mettere qualcosa sotto i denti, stavo morendo di fame.

Riuscii a catturare un cucciolo di cinghiale e me lo gustai.

Dopo aver mangiato corsi verso nord, oltre la collina dove si godeva di una bellissima vista.

Trovai la buca nel terreno che stavo cercando; era coperta da frasche ed erba per non dare troppo nell'occhio. Ne tolsi un po', giusto per farmi spazio ed entrai dentro.

Mi ritrovai in una specie di caverna sotterranea, era il rifugio dei sigma.

Attraversai un lungo corridoio e nel frattempo dei lupi mi guardavano passare con i loro occhi completamente bianchi. Arrivai in un'ampia camera, ed in fondo ad essa vi era Shadow con a fianco un altro lupo nero con delle chiazze bianche.

Mi sedetti davanti a Shadow e la salutai. Lei ricambiò stentando.

«Bene, Shadow. Abbiamo qualcosa di cui discutere, giusto?»

«Giusto.» disse la lupa bianca.

«Mh... perché non l'hai presa?» domandai.

«Io e il mio seguito ci abbiamo provato, ma era troppo forte, davvero troppo forte.» disse Shadow.

«Non prendermi in giro, Shadow. È solo un omega e tu sei un sigma con altri alleati per di più. Avresti potuto ucciderla con un morso solo.» esclamai con tono severo.

«Infatti non è lei in sé il problema...ma quello che ha scatenato in campo contro di noi.»

«Sputa il rospo.» dissi incuriosita.

«Beh, è apparso un bagliore accecante nei suoi occhi e si è materializzato un lupo enorme, fatto di luce. Ha ringhiato potentemente e ci ha messi in fuga. Non potevamo farcela contro qualcosa di così forte.» disse Shadow.

Pensai per un attimo al lupo descritto da lei e improvvisamente mi venne in mente di cosa si potesse trattare.

Doveva essere di certo il famoso lupo onirico, un lupo protettore degli omega che si rivelava solo a quegli omega che erano...diciamo speciali.

Questa era di certo una prova in più per dimostrare il grande potere di quell'omega.

Il suo potere doveva essere mio, a tutti i costi, il potere di Estelle.

Under The Moon (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora