9° capitolo

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P.O.V. EMBER

Andai nella tana di mio padre. Appena arrivai davanti a lui feci un inchino in segno di rispetto e abbassai la testa.

«Che cosa vuoi, Ember?»

«Dovevo solo chiedere una cosa... Ecco, mi è stato riferito che Estelle, Eylder e Wilder sono venuti a parlarti. È successo qualcosa?» chiesi.

«Ah ecco, volevo appunto chiamarti. Sai, questa notte dei sigma hanno attaccato Estelle, non sono come si sia salvata e neanche perché i sigma se la siamo presa con lei, ma non voglio più vedere un sigma in questa zona. Anzi, se ne trovi anche solo uno, uccidilo o portalo da me. Un branco di sigma è troppo pericoloso e non possiamo rischiare che accada qualcosa al branco.» Disse con autorità.

Io feci un cenno.

Mi mandò via perché doveva riposare e io uscii dalla tana.

Argh, che nervi, adesso dovevo trovare una soluzione anche per questo casino. I miei alleati non potevano mostrarsi in giro o ci sarebbe stata una vera guerra.

La situazione era complicata anche da capire ad un certo punto.

Attraversai il villaggio correndo, dirigendomi verso la tana dei sigma.

Arrivai dove c'era la buca ed entrai. Attraversai il corridoio sotterraneo e arrivai da Shadow.

Le raccontai tutto e cercammo, poi, di elaborare un piano riguardo al lupo onirico. Da quello che sapevamo c'erano pochi omega nella zona, tra cui Estelle, Ehzno, il lupo che ha attaccato Shadow, e sua sorella Ayame.

Questi ultimi due erano un problema perché erano diventati amici del nostro bersaglio.

Pensai inizialmente ad obbligare uno tra Ehzno ed Ayame a far combattere il proprio lupo onirico, ma poi ricordai che i lupi onirici non combattono sotto obbligo.

In qualche modo dovevamo combinare qualcosa in modo tale che Estelle e un altro omega si ritrovassero a combattere...ma cosa? Cosa?

Dopo aver pensato a lungo, trovai la soluzione. La riferii subito a Shadow e organizziamo tutto quanto.

«Mi serve una pozione.» Disse Shadow.

"Che tipo di pozione?" Chiesi.

«Una pozione di quelle che si danno ai lupi in guerra, di quelle che rendono molto aggressivi e forti.» Disse Shadow impassibile.

Talvolta mi chiedevo come facesse a non mostrare le emozioni, io stessa in quel momento avevo un ghigno sul volto.

«So dove prenderla.» Esclamai. Le sorrisi stranamente. «Torno tra un po'.»

Uscii velocemente via dalla tana e mi strusciai contro un albero umidiccio per levarmi di dosso l'odore di sigma.

Corsi freneticamente verso il villaggio. Mi fermai un attimo per prendere fiato e poi entrai in infermeria.

«Ciao!» Salutai sperando che qualcuno mi venisse incontro. Arrivò Zahn.

«Ciao Ember.» Disse lui sorridendo mentre posava a terra una fialetta.

«Cos'è quella?"» Domandai curiosa.

«È una pozione per le febbricole...da quando l'ha avuta Estelle si sta diffondendo e sono pieno di lavoro...» Disse con aria affaticata.

«Oh, a proposito di pozioni...potrei chiederti una cosa?»

«Dimmi pure.» Sorrise.

«Posso dare un'occhiata alle tue pozioni nella camera di là? Devo cercarne una ehm...per mio padre.» Dissi improvvisando.
Lui acconsentì. Prese una piccola chiave argentata e aprì la porta dove si trovavano le pozioni.

«Ecco qua, spero che la troverai. Io vado, ho dei clienti che mi aspettano, tu non fare disordine.» Disse ridendo.

Ci salutammo e lui tornò a lavoro.

Mi guardai intorno. Vedevo degli enormi scaffali di legno stracolmi di strani flaconi colorati. Dovevano essercene un migliao. Cercai ovunque, leggendo tutte le targhette di ogni singola pozione, finché trovai quella che cercavo.

La presi e dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, uscii dall'infermeria e andai correndo alla tana dei sigma senza far vedere a nessuno la pozione che avevo.

Under The Moon (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora