14° capitolo

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P.O.V. EMBER

Tornai da Estelle e gli altri e vidi che erano ancora privi di sensi per effetto del sonnifero. Dopo pochi minuti, tutti aprirono gli occhi e si alzarono da terra, tranne Estelle, che sembrava ancora nel mondo dei sogni.

Gli altri mi aiutarono a portarla al villaggio e la sistemammo nella sua tana stando con lei finché non si risvegliò.

Appena aprì gli occhi guardò tutti noi con aria stupita.

«Ehi, cosa ci facciamo tutti qui nella mia tana?» Domandò.

«Beh, siamo stati attaccati da un sigma e tu lo hai messo in fuga, poi hai perso i sensi per la fatica fatta e quindi ti abbiamo portata qui.» Spiegai rapidamente. Lei si limitò ad annuire guardandoci con aria confusa.

«Adesso sei una delle lupe più forti del branco, anche se non ne fai ufficialmente parte.» Commentai per farla sentire chissà che. Lei stentò un sorriso e tornò seria.

P.O.V. ESTELLE

Mi risvegliai dal mio "sogno" che ero nella mia tana con Ember e Wilder con il suo team che mi fissavano. Ember mi diede spiegazioni e subito ricordai della lotta con il sigma.

Caspita...per una volta mi sentivo veramente forte, ma davvero tanto. Non dimostrai la mia sicurezza agli occhi degli altri lupi, ma per un attimo diciamo che mi montai un po' la testa: in fondo avevo addirittura difeso un gamma e la cosa mi rendeva orgogliosa di me.

Nei giorni successivi

Col passare del tempo Eylder si comportava sempre in modo peggiore con me; inizialmente mi ringhiava contro quando mi vedeva, oppure quelle volte che cercavo di fargli visita per parlargli, ma poi arrivò addirittura ad evitarmi.

Non capivo perché si comportasse così con me, ma mi rendeva malinconica e pensierosa.

Così decisi di passare un po' di tempo lontana da quel branco e tornare alla mia vita da omega.

Vedevo che Ember ogni giorno veniva a cercarmi ma io mi nascondevo abbastanza bene da non farmi trovare.

La vita da soli era molto meglio, senza amore nè sofferenze.

Dopo tipo una settimana tornai al branco. L'inverno stava arrivando e il freddo iniziava a pizzicare, ormai dormire sugli alberi non teneva affatto al calduccio come in una tana.

Cercai comunque di tenere le distanze da tutti.

P.O.V. EMBER

Dopo qualche giorno dall'accaduto, Eylder aveva la mente completamente offuscata dalla pozione e questo non faceva che rendermi al settimo cielo, andava tutto secondo i piani. Così appena capii che era il giusto momento, portai Eylder dai sigma ad allenarsi e gli ordinai di non azzardarsi a muoversi dalla loro tana. Con una maestra come Shadow e l'effetto della pozione, sarebbe diventato un temibile avversario per Estelle e il suo lupo onirico.

Quella settimana passò in fretta e stava arrivando il giorno in cui io avrei avuto la possibilità di diventare la lupa più potente della storia.

P.O.V. ESTELLE

Un giorno Ember entrò nella mia tana per salutarmi. Aveva un coniglio in bocca e lo posò davanti a me offrendomelo. La ringraziai ma lei cambiò discorso.

«Sai, fra tre giorni ci sarà un incontro tra i due lupi più forti del branco, un maschio ed una femmina. Io sono incaricata di scegliere la femmina e mio padre del maschio. Pensavo a te... Ti andrebbe bene? In fondo sei riuscita a mettere in fuga un sigma.» mi chiese come al solito sicura di sè la lupa rossa.

Mi limitai ad annuire e a sbranare quello che mi aveva portato. Ringraziai nuovamente per il cibo e lei uscì. Poi io mi addormentai ripensando allo scontro al quale avevo accettato di partecipare.

Under The Moon (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora