8° capitolo

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P.O.V. WILDER

Rimasi tutta la notte di pattuglia visto che mi era stato affidato quel turno.

Quando iniziò a sorgere il sole lasciai il posto ai miei compagni heta e corsi verso la mia tana per godermi un po'di riposo. Ma le cose non andarono proprio come previsto.

Mentre mi incamminavo verso la mia tana, mi corse incontro Sioux, il lupo messaggero del branco.

Aveva il fiatone, doveva aver corso molto. Prese fiato e mi salutò. Ricambiai.

«Wilder, finalmente ti ho trovata. Mi manda tuo fratello, mi ha detto di cercarti.» disse ansimando.

«Mio fratello?» chiesi.

«Sì, dice che devi andare subito da lui, deve parlarti.»

«Ah, va bene. Grazie per avermelo detto, Sioux.»

«Ho fatto solo il mio lavoro.» concluse lui andando via.

Corsi verso la tana.

Caspita, per farmi venire a chiamare non doveva essere successo nulla di buono.

Arrivai alla tana ed entrai, trovando Eylder ed Estelle. Mi sedetti davanti a loro e dopo aver salutato, Eylder iniziò a spiegarmi.

Rimasi per un attimo perplessa: erano apparsi i sigma dopo così tanto tempo? E per di più tanti nello stesso istante? La situazione doveva essere particolare, già era raro vederne uno in giro, figuriamoci una setta intera.

Dovevo parlarne con l'alpha, era grave che dei sigma avessero attaccato un membro del branco.

In realtà Estelle non lo era ancora ufficialmente, ma sarebbe potuto succedere a chiunque.

Eylder accettò di venire con me per parlare con l'alpha. Dissi ad Estelle di venire con noi per meglio descrivere i fatti, dato che li aveva vissuti in prima persona.

Così tutti e tre insieme andammo nella tana dell'alpha.

Arrivati davanti al suo trono, ci inchinammo. Lui si girò e ci guardo con i suoi occhi rossi come rubini.

P.O.V. ESTELLE

Ero agitata. Era la prima volta che vedevo l'alpha di persona. Lo fissai dritto negli occhi e lui mi fulminò con lo sguardo.

«Estelle, rimani con lo sguardo basso quando parli con l'alpha.» sussurrò Eylder. Abbassai lo sguardo.

L'alpha ci parlò. «Allora... Perché siete venuti nella mia tana?» chiese schiarendosi la voce.

«Ecco, abbiamo qualcosa da comunicare» disse Wilder. «Ieri notte dei sigma sono entrati nel branco...»

L'alpha spalancò gli occhi e per un attimo mostrò i suoi denti affilati.

«Cosa?! Dei sigma?!» urlò infuriato.

«Sì, maestà. Ma non hanno fatto alcun danno al branco, si sono messi all'inseguimento di Estelle. È stata attaccata e non sappiamo come si sia salvata.» disse Wilder.

L'alpha era senza parole, letteralmente.

Fece raccontare tutto a me.

Ovviamente non dissi nulla del lupo onirico, volevo che restasse un segreto per il momento.

P.O.V. FAOLAN

Quando mi fu detto dell'attacco dei sigma rimasi confuso.

Mi chiedevo come mai un gruppo di sigma avesse attaccato un solo omega e non tutto il branco.

Questo era davvero strano. Non mi importava molto per quella Estelle, in fondo non aveva ancora fatto il rituale primaverile e non era ufficialmente una Claw Fiery.

Dovevo capire perché se le fossero presa proprio con lei.

«Andate via.» dissi. "«Eylder, Wilder, raggruppate almeno venti heta. Starete di pattuglia.»

Loro annuirono e andarono via.

P.O.V. EMBER

Passai qualche secondo a guardare Shadow negli occhi, pensando a qualcosa. Mi venne un colpo di fulmine.

«Ho trovato.» dissi. «Se il lupo onirico è troppo forte per un'intera setta di sigma, allora l'unica soluzione è combattete con un altro lupo onirico.»
Shadow mi guardò e acconsentì.

«Ma come facciamo ad averne uno dalla nostra parte?» domandò.

«Semplice, visto che non possiamo evocarlo noi, e un omega non può fare combattere un lupo onirico sotto obbligo, l'unica soluzione è fare in modo che un omega si trovi in pericolo per causa di Estelle.» dissi con un ghigno malefico sul volto.

Stavo diventando davvero cattiva, ma sarei stata disposta a fare di peggio pur di raggiungere il mio obbiettivo.

«Bene, passeremo un po'di tempo ad escogitare un buon piano, è meglio non farvi vedere troppo spesso in giro o potrebbero sollevarsi questioni. Ci teniamo aggiornate, Shadow.» dissi mantenendo il mio ghigno.

Lei si limitò a fare un cenno senza mostrare alcuna emozione.

Salutai, mi girai e attraversai il corridoio, poi uscii dal covo ricoprendo l'apertura con terra e frasche.

Corsi giù dalla collina e arrivai nel boschetto.

Mi rotolai in una pozza di fango per liberarmi dall'odore di sigma e poi mi lavai nel lago. Uscii con una pelliccia splendente e pulita.

Restai per un quarto d'ora circa sotto al sole per asciugarmi e poi tornai al villaggio.

Notai con mia sorpresa, circa una ventina di heta che faceva la pattuglia e tra di essi vi erano Wilder ed Eylder insieme al loro gruppo.

Andai a cercare Estelle di corsa, avevo delle cose da domandarle.

Correndo in giro per il villaggio andai a sbattere contro Sioux e cademmo a terra come due mele mature si staccano dall'albero. Mi alzai di fretta e mi dimenai per levarmi di dosso la terra. Stessa cosa fece Sioux.

«Scusa se ti ho fatto cadere, andavo di fretta.» risi.

«Non preoccuparti Ember.» disse lui raccogliendo la sacca con le lettere che gli avevo fatto cadere.

«Oh una cosa, hai per caso visto Estelle?» domandai.

«Sì, era andata nella tana di tuo pad- ehm dell'alpha, con Wilder ed Eylder.»

Ringraziai e andai via. Cosa ci faceva Estelle nella tana di mio padre? Avevo un brutto presentimento...

Under The Moon (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora