Il silenzio viene spezzato da un bambino, e dalla sua mamma, che dolcemente lo culla sull'altalena.
Questo mi riporta indietro nel tempo, a dodici anni fa per la precisione, quando per la prima volta Jack mi mostrò questo parco, sostenendo che fosse magico, e che d'inverno si potessero vedere le gocce di rugiada prendere vita, e che d'estate la vegetazione ti cullasse, facendoti sentire parte di essa. E dio, aveva ragione, era incredibilmente meraviglioso.
Lo stesso giorno mi parlò del suo mestiere, e mi disse che prendeva da chi aveva troppo, per dare a chi, invece, non aveva niente.Ed era vero, Jack era una persona buona, io gli avevo creduto, e tutt'ora non voglio smettere di credergli. Lui mi aveva insegnato tutto, mi proteggeva da mia madre, e dalla sua pazzia, e stava con me, mi amava. Ero sua figlia a tutti gli effetti.
Ma poi qualcosa è cambiato, da un giorno all'altro lui era sparito portando con se i soldi della mia famiglia, la macchina, e la mia spensieratezza. Tutto.
Nonostante questo, e nonostante avessi scoperto che non era mio padre, lo aspettavo ogni sera, e andai avanti piangendo per due anni, e proprio quando mi convinsi di andare avanti, lui...Jack ora è di fianco a me e interrompe i miei ricordi, prendendomi la mano "Joan, ascolta, lo so che ti ho fatto tanto male, e so che sono un pazzo inaffidabile, ma posso cambiare, per te, perché nonostante io non sia tuo padre per diritto di sangue, tu sei mia figlia, e resterà così per sempre." Dice con un filo di voce, lasciandomi l'amaro in bocca. Le lacrime di nuovo spingono per uscire, ma stavolta non sono rabbiose, ma bensì disperate.
E se nient'altro riuscisse a darmi lo stesso brivido? E se il mio destino fosse proprio questo?
La sua grande mano mi accarezza il viso, asciugandolo.
"Pensaci Joan, ma sappi che non hai scelta, a meno che tu non voglia che Jasper faccia una brutta fine" dice con una leggerezza innaturale. Io che gli avevo quasi creduto.
Il mio silenzio viene sostituito da grida di rabbia "Tu sei un bastardo, a te non importa nulla di me, mi vuoi solo per avere una spalla che sai non ti tradirebbe mai. Vuoi la mia capacità, non me.
Io non sono tua figlia, e tu non sei mio padre. Sei un avanzo della natura, mi fai schifo. Dove cazzo è Jasper? Questa non te la perdonerò mai." Sono furiosa, e penso alla mia stupidità e alla mia debolezza di fronte a lui.E Jasper? Come posso averlo dimenticato? Erano due giorni che non lo vedevo. Come posso non averci pensato prima?
La mia rabbia è così profonda che istintivamente mi lancio su di lui. Pugni, morsi, sberle. Poi la vedo. La calibro 69.
Gliela sfilo dalla cintura, e gliela punto, con una grinta che fa scappare la mamma e il bambino.Vorrei scusarmi con loro, ma sono troppo fuori di me, e non riesco a fare altro che minacciare Jack "o liberi Jasper in questo momento, o giuro, che ti ammazzo" sarei stata convincente per chiunque, ma non per lui, che senza mai smettere di sorridere, si alza, e mentre cammina via, dice "Hai due giorni di tempo, e quella *indica la pistola* tienila pure, esercitati, ti servirà nella tua nuova vita. Mi faccio vivo io, ciao Joan." E senza aggiungere altro, imbocca un vialetto e sparisce tra la nebbia.
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Fuoco dentro
Romance"...e sotto gli occhi scombussolati e confusi di tutti, mi incammino decisa verso Dorian, che mi guarda perplesso, e solo allora noto i suoi grandi occhi neri, che per la prima volta, non solo mi guardano, ma mi vedono, scalfendomi l'anima."