NELLA FOTO: JASPER.
Il mio cuore é un turbine di emozioni, e il mio cervello é un buco nero. Tutto questo è stato troppo, non riesco a respirare.
Arranco fino a casa, le mie gambe sono molli, le mie mani ancora tremano, e non so dire se mi sento più persa o arrabbiata.Salgo le scale e entrando in sala mi accorgo che sono le due di notte, e mia madre é seduta sul divano, pronta a vomitarmi addosso una miriade di rimproveri.
Questa volta non posso darle torto, sono stata via tutto il giorno e parte della notte ormai, senza avvisare.Prima che possa sconvolgermi più di quanto già non sia, precedo le sue urla, dicendo tutto d'un fiato "Lui è qui, e non si arrenderà".
Non aspetto la sua risposta, ma vedo la sua espressione farsi subito preoccupata e impaurita.
La lascio, e mi affretto verso il bagno, dove faccio una doccia veloce, e scendo per fumare. Ne ho bisogno.Indosso gli short del pigiama e una felpa enorme della vans. La pelle d'oca ricopre tutta la lunghezza delle mie gambe, per via della brezza notturna.
Mi siedo sugli scalini che precedono l'entrata, accendo una sigaretta, e aspiro forte. Non so dire per l'esattezza per quanto tempo trattengo il fumo, ma qualcosa mi fa espirare velocemente.
Due occhi neri. Due occhi neri mi stanno osservando.Guardo nella loro direzione, ma l'oscurità portata dalla notte mi impedisce di mettere a fuoco, e ci metto un po' a capire di chi si tratta. Ma poi lo vedo li, appoggiato alla magnolia. Dorian.
Sussulto per la sorpresa e balzo in piedi con aria interrogativa.
Lo fulmino con lo sguardo e gli chiedo con indifferenza "Come sapevi dove abito?"
Lui avanza verso di me con un passo deciso e sensuale, e solo ora mi accorgo di quanto sia alto e bello.
I suoi capelli castano scuro sono arruffati, il naso è singolare, gli zigomi sono scavati e gli incorniciano il volto; le labbra piene sono rosee, e quegli occhi, dio, sono così espressivi, e grandi, e penetranti, e neri, che mi ci potrei perdere.
Nel complesso sembra quasi un dipinto.Si, è bello da morire. Mi maledico per averlo pensato, e mi mordo il labbro ricordando le sue mani su di me.
"Ti ho seguita tutto il giorno" risponde semplicemente, non preoccupandosi di quello che potrei pensare.
"Tu cosa?" Sono quasi divertita dalla sua spontaneità, e incuriosita, più che spaventata. In fondo potrebbe essere uno stalker.
"Non lo so, mi annoiavo, e tu sembri avere una vita tutt'altro che noiosa." Dice alludendo all'episodio di oggi.
"Questo non ti autorizza ad essere la mia ombra però" rispondo infastidita. Sarà bello e sexy ma resta un presuntuoso maleducato, e pure stalker."Stavi per baciarmi, due volte" ribatte, con aria di sfida.
Ma non sa con chi ha a che fare "la prima volta era solo per dimostrare qualcosa ad una persona, e la seconda sei stato tu ad avvicinarti a me, io ti ho allontanato, e non avevo alcuna intenzione di baciarti" rispondo concisa, soffermandomi e scandendo bene le ultime cinque parole.Lo vedo avvicinarsi velocemente e in pochi attimi, lo ritrovo davanti a me, a pochi centimetri dal mio corpo.
Le mie gambe sono burro, mi lecco nervosamente le labbra e deglutisco.
La mia sicurezza ha improvvisamente deciso di prendersi una vacanza. Ma cosa mi sta succedendo?
Non so niente di questa persona, come può avere tutta questa influenza su di me?"Stai tremando" dice soddisfatto. "È il freddo" mento, ma non sono per niente convincente, tanto che alza l'indice della mano sinistra e lo posizione sul mio labbro inferiore, muovendolo così lentamente da farmi ansimare.
Non sento più il freddo, non sento più la brezza, sento solo il caldo, il fuoco, mi sento bruciare.
Il suo dito scende seguendo la linea della mia mascella, poi va ancora giù, ridisegnandomi le clavicole. Il suo tocco mi fa rovesciare la testa all'indietro, ma improvvisamente si ferma.
Cerco di rimettere in piedi la mia dignità ormai andata a puttane, mi ricompongo goffamente, e faccio per andarmene."Puoi dire a parole che non mi baceresti, ma il tuo corpo dice altro, risponde a me come se mi appartenesse da sempre" protesta arrogante e soddisfatto.
"Vattene Dorian, non ti voglio qui." Replico freddamente, e ora so per certo di non sembrare una stupida ragazzina in crisi ormonale, ma piuttosto una donna agguerrita e sicura di se."È quello che vuoi davvero?" Chiede sfacciato, ma con una vena malinconica quasi, come se avesse capito che ora ho bisogno di qualcuno che mi dica che va tutto bene e che ne uscirò.
"Per favore, vai via" dico, non più così sicura, e lui lo percepisce, e in un momento le sue braccia spesse mi stringono ed io riesco a sentire il battito del suo cuore regolare e rassicurante.
Il suo odore mi travolge, sprofondo il viso nel suo petto, aspiro forte, e chiudo gli occhi.Per un attimo che sembra infinito mi dimentico di Jack, di Jasper, degli occhi affranti di Charly, di tutto.
Il silenzio magico che si era creato viene spezzato dalle sue parole "Cosa ti ha fatto?" Chiede, seriamente interessato.
Ma io ancora non sono pronta a parlarne, e questa domanda mi sconvolge "non sono affari tuoi, e ora vattene" urlo, veramente arrabbiata, e sicura che stavolta sia quello che voglio.Dorian senza un accenno di tristezza, ne di qualsiasi altra emozione, mi guarda, si gira e se ne va senza dire nulla.
Esattamente come la prima volta che lo vidi.

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Fuoco dentro
Storie d'amore"...e sotto gli occhi scombussolati e confusi di tutti, mi incammino decisa verso Dorian, che mi guarda perplesso, e solo allora noto i suoi grandi occhi neri, che per la prima volta, non solo mi guardano, ma mi vedono, scalfendomi l'anima."