NELLA FOTO: TREVOR.
Dopo una notte in bianco, a mezzogiorno decido di alzarmi dal letto.
Non sono andata a scuola, non me la sento di dare spiegazioni. Non saprei neppure da dove cominciare.
Si, ormai ho deciso, sparirò senza dire nulla, è meglio così, per tutti. Soprattutto per Charly, preferisco che mi odi, piuttosto che mi pianga, e che stia male per me.Jasper ricopre tutti i miei pensieri, vorrei poter far qualcosa, ma so che l'unico modo di salvarlo, è accettare la proposta di Jack.
Così inizio a preparare una valigia, cercando di portare il più possibile di questo posto. Amo New Orleans, e non avrei mai pensato di separarmene, se non per qualche viaggio qua e là, ma di sicuro non per sempre.
Non mi sono arresa, ma non posso mettere a rischio la vita del mio migliore amico, Lui non si fermerà.Mia madre irrompe in camera mia "questo coglione, come si chiama, ti cercava" borbotta con fatica, è fuori di se, ha preso di nuovo troppe gocce di xanax.
Dietro di lei una chioma bionda si schiarisce la voce, ed entra, senza aspettare il permesso.Trevor è medio alto, magro, ma con un'ossatura robusta. I suoi occhi sono azzurri oceano, di una forma strana, quasi irregolare; la bocca è carnosa e due fossette laterali gli delimitano il volto.
I suoi capelli biondo cenere sono spettinati, ma gli stanno bene così. Odio quando li mette in ordine."Sai dov'è Jasper?" Chiede dopo un lungo silenzio, e sono quasi sicura, che per quanto voglia avere risposte sul suo migliore amico, non sia qui per questo.
"Non lo so, non lo sento da due giorni" mento spudoratamente, e questo mi fa male.
"Non ti credo Joan, a te dice sempre tutto" insiste, con voce tremolante, sapendo di essere su un terreno minato.
"Cazzo Trevor, ti ho detto che non lo so, vai a cercarlo, io ho da fare, hai provato a chiamarlo?" dico alzando la voce, in tono scocciato.
Dall'altra parte silenzio tombale.Continuo a sistemare le mie cose, ignorandolo, anche se sento i suoi occhi fissi su di me. Si aspetta che dica qualcosa.
Ma cosa vuole da me? Non siamo mai stati poi così amici, perché è qui?
"Cosa ci fai qui Trevor?" Chiedo con aria sprezzante. Voglio che tutti mi ricordino come una stronza, come una persona che è meglio perdere che trovare. L'odio è meglio del dolore.
"Voglio capire, perché hai detto quelle cose? Perché non hai chiamato Charly? Perché stai facendo una valigia? Parti? E soprattutto voglio sapere dov'è Jasper, non è da lui sparire così" Mentre parla, mi volto a guardarlo, e noto la sua fronte corrucciata e la sua espressione speranzosa: vuole risposte esaurienti.
Non otterrà nulla di tutto ciò "Ti ho detto che non lo so, e comunque si, parto per un po', non mi cercate, dovrà essere come se io non fossi mai esistita" dico con un velo malinconico, che Trevor percepisce al volo, infatti si avvicina e con l'indice solleva il mio mento, per essere sicuro che lo guardi negli occhi "Non puoi scappare per sempre, affronta le cose di petto, e a testa alta, sappiamo entrambi che non sei una codarda." Sussurra deciso.Per un attimo, per un solo attimo penso di combattere e di affrontare Jack di petto, come dice lui, ma poi penso a Jasper e a tutto quello che avrei da perdere, così, cercando di essere più convincente possibile, rispondo in tono tranquillo, fingendo indifferenza "Vattene, ho da fare, e tu non sai niente di me, noi non siamo amici, e a me sta bene così, perciò fuori da casa mia".
Vedo la delusione nei suoi occhi. Di nuovo.Il mio piano sembra aver funzionato, Trevor se ne sta andando, arrabbiato e amareggiato. Era proprio quello che volevo.
Devono odiarmi.
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Fuoco dentro
Romance"...e sotto gli occhi scombussolati e confusi di tutti, mi incammino decisa verso Dorian, che mi guarda perplesso, e solo allora noto i suoi grandi occhi neri, che per la prima volta, non solo mi guardano, ma mi vedono, scalfendomi l'anima."