Così me ne sono andato
senza pensare.
Non ne ho avuto bisogno.
Loro non avevano bisogno di me
delle mie lacrime
delle mie notti insonni
dei miei costanti attacchi di panico.
Così ho infilato un paio di vestiti in uno zaino
e sono andato via.
E scavalcando il materasso sul quale dormivo,
gettato a terra
accanto a Calum,
non ho sentito nulla.
Passando davanti ai corpi intrecciati di Jodie e Ashton
scomodamente stravaccati sul divano,
non ho sentito rimorso.
Non era casa mia.
Da tempo non mi sento di appartenere a qualcosa,
tanto meno al loro gruppo.
Una volta era diverso,
ma è anche vero che una volta c'eri tu.
Me ne sono andato alle prime luci dell'alba,
li ho lasciati andare con un cielo indeciso
a metà tra un rosa molto chiaro
e l'arancione più acceso che avessi mai visto.
Li ho abbandonati con un cielo di fuoco,
l'aria pesante
e le strade trafficate.
Sono tornato a casa.
Nel piccolo appartamento dove sono cresciuto,
senza dei fratelli,
solo
con i miei genitori
e le loro assenze.
Mi sono sentito in colpa
suonando il campanello,
quando ormai era troppo tardi.
Guardando negli occhi azzurri di mia madre,
ho dovuto combattere l'istinto di voltarmi
e correre via.
Prima che potessi ripercorrere i miei passi,
le sue braccia mi avevano già avvolto
e stretto contro il suo petto.
Con il viso sepolto nella curva del suo collo
piangevo anche io.
"Il mio bambino"
continuava a ripetere
"Il mio bambino è tornato a casa".
Ma per il modo in cui mi sentivo,
ero sicuro
me ne sarei andato presto.
-Sempre tuo, Michael
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Always Yours, Michael // 5sos (3)
Fanfiction"Io stavo con lei. E invece continuavo a ripetermi che sarei dovuto stare con te." - Primo libro: Always Yours, Jodie; Secondo libro: Always Yours, Ashton.