Cap.13-Un giorno come gli altri

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Oggi è lunedì, il che vuole dire che ho ancora due settimane da passare con Simone e gli altri, perché il 31 torno a Reggio. Per ora però non voglio pensarci, voglio solo godermi fino in fondo ogni giorno. Solo che stanotte ho sognato quel giorno, il giorno più brutto e triste di sempre, il 31, il giorno in cui sarò costretta a salutare definitivamente Simone, l'Emma, Giaime, Lollo, e tutti i miei amici... Ho sognato che eravamo in spiaggia, io ero tra le braccia di Simone che piangevo, e lui mi baciava la testa e diceva di stare tranquilla, che ci saremmo rivisti... Beh, basta pensare a quel giorno, ci sono ancora 15 giorni prima. Mi alzo dal letto e, stranamente, vado in cucina a fare colazione. Trovo mia nonna e mio nonno che fanno colazione. Mi avvicino al tavolo e mi siedo con loro, mia nonna si alza e mi prepara il latte. Mentre faccio colazione la nonna mi dice che oggi lei e il nonno tornano a Reggio (come tutti gli anni loro stanno con noi due settimane, le altre due viene il papà). Finisco in fretta di mangiare e vado a prepararmi. Finisco di lavarmi i denti e mi guardo allo specchio. Mi vedo incompleta, manca qualcosa... Ieri l'Emma mi ha detto che per venire in spiaggia si era messa il mascara. Io per andare al mare non me lo metto mai, solo alla sera quando esco. Ma decido di provare a mettermelo anche io, però mi porto lo struccante, così se vedo che inizia a colare lo tolgo facilmente. Finisco di mettermi la crema solare, prendo la borsa e mi avvio in spiaggia.

Lungo la strada vedo che sia Simone che l'Emma mi hanno scritto. Il messaggio dell'Emma dice: "Chiara, ma quando arrivi" effettivamente sono già le 10.30. Apro il messaggio di Simone e lo leggo: "Amore fra quanto arrivi?" rispondo a tutti e due dicendo: "Sono davanti all'Alvaro, dove siete voi?" mi scrivono che sono in terrazza. Vado sotto all'ombrellone per appoggiare le mie cose, ma mentre sto andando a raggiungere gli altri mi ferma una bimba che conosco da qualche anno , ma che ha tre anni in meno di me, e quindi non ci parliamo praticamente mai, inizia a raccontarmi che ha litigato con il suo gruppo di amici, che non è giusto che l'hanno esclusa e che vuole venire in terrazza da noi. Io le dico che noi forse siamo un po' troppo grandi per lei, e di andare a cercarsi delle bimbe della sua età o di andare a fare pace con i suoi amici. Mi libero da lei e vado in terrazza. Vedo l'Emma che legge su un divanetto e Simone, Tommaso, Giaime e Elia che guardano il telefono di Simone come se ci fosse chissà che cosa... Avrà trovato un Pokemon o roba così. Mi avvicino, nessuno mi ha vista, a parte Emma, perché gli altri sono girati di spalle... Da dietro copro gli occhi di Simone e lui cerca di girarsi ma lo tengo fermo. Quando lo lascio andare si è già alzato in piedi e mi sta abbracciando e baciando, come se ci fossimo rivisti oggi per la prima volta dopo giorni... è solo da ieri sera che non mi vede... Wow! L'Emma ci guarda e sorride. Mi sento un po' in colpa spesso. Non so bene il perché, ma pensare che a volte non sto con lei per stare con Simo, pensare che ci baciamo e ci abbracciamo davanti a lei che non è fidanzata... Non lo so, mi fa stare male, vorrei abbracciarla e dirle che lei non ha bisogno di uno che la abbracci e la baci, perché io per lei ci sono e ci sarò sempre, e l'idea che un ragazzo me la porti via mi fa stare male, l'idea che passi più tempo con un ragazzo che con me mi rende triste. Ma io sto facendo questo con lei per Simone. Spesso capita che per stare con lui la lascio sola con gli altri e io e Simone andiamo via da soli... Lei non si è mai lamentata per questo, anzi, dice che siamo belli insieme e che devo stare con lui il più possibile. Ma io capisco come si sente, non vuole farmi sentire in colpa. Da oggi passerò meno tempo con Simone e più con Emma, per farle capire che è importante tanto quanto lui. Anzi, anche di più.

Mi divincolo dall'abbraccio davvero forte del mio ragazzo e lo guardo negli occhi. Gli sorrido e, tenendogli la mano, mi siedo al suo fianco. Vicino alla poltrona di Emma. I maschi tornano a parlare dei Pokemon, mentre io ed Emma ci mettiamo d'accordo su cosa fare stasera. Vorremmo andare in sala giochi o comunque a fare un giro in centro, ma tutto dipende dai nostri genitori.

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