«Rose, mi raccomando.».
«Fred, è una settimana che mi stai ripetendo di stare attenta, lo so che devo stare in guardia. Ormai però ho dato via questa “guerra” e mi devo tenere quello che mi farà.».
«Lo so, Rosie, però tu stai attenta comunque.».
Era passata la settimana, era venerdì ed avevo pozioni con Malfoy.
Lui aveva ancora residui di viola sull'occhio.
Ero sicura che stava aspettando solo il momento giusto per vendicarsi, non sapevo però quale sarebbe stato. Quella settimana c'eravamo visti ogni notte, per pulire la torre di astronomia.
Ed ognuna di quelle sere, mi ero aspettata un suo contrattacco.
Però non era arrivato, evidentemente ci teneva a farmi rimanere sulle spine, ad aspettare il momento in cui avrei abbassato la guardia.
«Lo farò.», dissi.
Salutai mio cugino Fred, con il quale avevo già progettato lo scherzo da attuare dopo la sua vendetta, e mi avviai verso i sotterranei.
«Rosie!», mi sentii chiamare a metà strada.
Mi girai e vidi Amanda.
«Ma che razza di fine hai fatto?», chiese.
«Come che fine ho fatto?».
«Ti vedo solo di sfuggita a lezione, a pranzo a cena non ci sei, la sera rientri tardissimo e la mattina quando mi sveglio sei già andata via. Sabato sera sei sparita.
Ma cosa è successo?».
«Non è successo niente.».
«C'entra l'incidente con Malfoy?». «Incidente?».
«Rose, non seguo astronomia, ma so cosa è successo. Tutta la scuola lo sa.».
«Sì beh, sono stata io, ma non dirlo. Cioè lo sanno anche tutti gli altri, ma non ho mai confermato.»,
«Tranquilla..senti per quanto riguarda sabato sera, mi spieghi cosa è successo con Lily e Dominique?». Sapevo che quella domanda sarebbe arrivata, così come sapevo che non potevo risponderle.
Per questo mi sentii tremendamente in colpa nel dirle che non era successo niente.
«Ma, Lily è scappata via così velocemente.», disse.
«Non preoccuparti, Amanda, va tutto bene.».
«Ma-».
«Amanda, non riguarda me, mi dispiace, non posso parlarne.» dissi, ammettendo in parte che qualcosa era successo, ma facendo notare che, non essendo una cosa che riguardava me, non potevo spiattellarla ai quattro venti.
«Oh, capisco, tranquilla.», disse un po' delusa.
Mi dispiaceva, mi dispiaceva veramente.
Ma non potevo parlare.
Le sorrisi.
Restammo in silenzio fino a quando non arrivammo all'entrata dell'aula di pozioni.
Mentre camminavamo pensai al rapporto con Amanda.
Era un bel rapporto, e anche Dominique e Lily avevano stretto amicizia con lei, però c'era sempre qualcosa che la bloccava.
E non avevamo nulla da togliere a lei, perché era davvero una ragazza simpatica, solare, era stata una di quelle che ci avevano accolto meglio, però certi legami esistono e basta, e non si possono spezzare.
Anche volendo, non accettano l'entrata di qualcun altro all'interno. Ed era così tra me, Lily e Dominique. Era un legame tutto nostro.
Molte persone avevano provato ad entrarvi, a parteciparvi, ed entravano sempre quel poco, ma mai abbastanza
Era lo stesso con le nostre cugine, ad esempio Roxanne, con lei andavamo molto d'accordo, tanto erano le volte in cui d'estate ci eravamo ritrovate per un pigiama party, tante erano le risate fatte insieme a lei, eppure lei non si poteva mai considerare una del nostro trio, perché era così e basta. Solo una persona, soltanto una, era riuscita del a far parte di noi, era riuscita entrarci dentro, e a rimanerci.
Ma ora quella persona non era lì, quindi non ci dovevo pensare.
Perché faceva male.
«Oggi vieni a pranzo?», chiese Amanda, rompendo il silenzio e anche il filo dei miei pensieri.
«Sì, ci vengo.».
«Allora ci vediamo dopo.».
«Ma, abbiamo pozioni insieme adesso.».
«Sì, ma tu stai con Malfoy. A dopo, Rosie.», disse, entrando nell'aula.
Entrai anche io ed amdai a sedermi al mio posto.
Malfoy era già lì.
«Buongiorno, Weasley.».
«Buongiorno, Malfoy.».
«Come stai?».
«Benissimo.», dissi, titubante. Stavo sempre allerta.
«Belli i capelli.».
«G-Grazie.», risposi.
Li avevo lisciati con un incantesimo. Erano abbastanza lunghi.
«Buongiorno, ragazzi.», disse Lumacorno, entrando in classe. «Buongiorno, professore.».
«Bene, ragazzi. Ho qualcosa da dire a tutti voi.», disse, con voce seria.
«Ho notato che molti di voi, e con molti di voi intendo tutti, stanno altamente procrastinando.
Il motivo per cui ho deciso di fare questo torneo è per sottrarvi lo stress. L'anno scorso è stato molto duro per voi avete, avuto avuto i G.U.F.O.
Quelli del settimo anno quest'anno hanno i M.A.G.O.
E voi, avete come sempre gli esami di fine anno.
Io volevo solo darvi la possibilità di imparare e lavorare con tranquillità, dandovi comunque le competenze necessarie per chi segue il mio corso. Eppure voi lo avete preso solo con un gioco ed un modo per non far nulla. “Ma sì, fino a maggio abbiamo tempo”, ecco la vostra scusa. Ebbene, vi informo che le cose cambieranno. Entro il 18 dicembre voglio sulla mia scrivania quattro delle pozioni ricreate e tutte quelle ideate da voi. Con i temi inclusi. E vi interrogherò. ».
«Cosaaa?!», esclamammo tutti in coro. «Avete capito benissimo.».
«Professore, la prego non può farlo..», disse Amanda.
«Signorina Dolohov, l'ho appena fatto. Credetemi, mi ringrazierete a maggio, quando non vi ritroverete con l'acqua alla gola. E sono anche buono con voi, continuerò comunque a farvi lavorare in classe. Ora silenzio e al lavoro! Susu!».
«Siamo nella merda, Malfoy.», susurrai.
«Lo so, porco Merlino.».
«Dobbiamo vederci più spesso per metterci in pari.».
«Lo so che vuoi vedermi ma non usare questa scusa.».
«Stai zitto, Malfoy.».
Sorrise, poi iniziò a sistemare l'occorrente sul tavolo.
«Continuiamo con la pozione obliviosa.»
«Metti questo nella pozione Weasley.», disse passandomi una provetta con l'acqua del fiume Lete, che serviva per la pozione.
«Devi mescolare tre volte in senso orario.», disse.
«So come si fa, Malfoy. È con me che stai parlando.».
«Mi scusi, signorina Weasley.», disse sarcastico.
Gli strappai la provetta delle mani e la buttai nella posizione.
Iniziai a mescolare, al terzo giro la pozione iniziò a bollire.
E non avrebbe dovuto farlo.
«Malfoy.», lo chiamai.
Voltai la testa di lato, ma non lo vidi. «Che succede, signorina Weasley?», chiese Lumacorno, venendo verso di me.
Poco prima che mi raggiungesse, però, la pozione scoppiò, ed iniziò ad uscire del fumo giallo.
Tossii e provai ad allontanarlo con la mano.
Quando finalmente il fumo svanì, vidi le facce sconvolte il professore e di tutti i compagni.
«Che succede?», chiesi, allarmata, iniziando a toccarmi la faccia, per paura che Malfoy avesse puntato su quella.
«Cosa ho sul viso?», chiesi.
«Rose, il problema non è il viso..», disse Amanda.
«Cosa..cosa vuol dire?».
Amanda mi porse uno specchietto.
Mi guardai.
«Oh mio Dio!», urlai.
Continuai a guardarmi per qualche minuto, non riuscendo più a riconoscermi.
Avevo i capelli biondo platino.
«Dov'è quel-», iniziai, ma Amanda si lanciò su di me e mi tappò la bocca.
«Ti ricordo che c'è il professore.», mi sussurrò.
Presi un respiro profondo e mi ricomposi.
«Dov'è Malfoy?!», sbottai.
«Rose, non credo che sia stato Scorpius..», disse Albus.
Anche lui mi guardava con una faccia strana.
«Non..tu non credi che sia stato lui, Albus? È evidente che sia stato lui!».
«Signorina Weasley, si calmi, adesso.».
«No che non mi calmo, professore. Ho i capelli biondo platino. Ci rendiamo conto? Biondo platino. E, guarda caso, Malfoy è sparito.».
In quel momento entrò dalla porta.
«Signor Malfoy, mi spiega che cos'ha fatto alla sua compagna?», chiese Lumacorno.
«Io ero in bagno, ma cos'è..ohh», disse, guardandomi, «Weasley, sei uno schianto.».
«Come hai osato! Ahh.», urlai, lanciandomi su di lui.
Un altro pugno non glielo avrebbe tolto nessuno.
Però due braccia mi circondarono, perciò mi fermai.
«C'è sempre il professore.», disse Al.
«È il mio compagno di laboratorio, è l'unico che potrebbe aver messo qualcosa nella pozione, qualcosa che mi ha fatta diventare..così!».
«Signor Malfoy, lei è in punizione.».
«Ma è stata lei a versare l'acqua del fiume Lete, senza nemmeno accorgersi che era modificata!», sbottò.
«Ah! L'hai ammesso che l'hai modificata tu!».
«Signorina Weasley, lei non se ne è accorta?».
«No, professore..», dissi, imbarazzata dal mio errore.
«In tal caso, mi dispiace, ma si unirà alla punizione con il suo compagno.».
«Ma..».
«Niente ma, ora tornate tutti al lavoro. Abbiamo già perso abbastanza tempo.».
Guardai Malfoy, che mi sorrise, beffardo.
Me l'avrebbe pagata cara.
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•||Dirty love.||•
FanfictionRose Weasley è la figlia di due degli eroi del mondo magico. Tutti la indicano, quando passa. A qualsiasi ragazza di sedici anni piacerebbe essere al suo posto, ma non a lei. Lei, che preferisce rifugiarsi in un buon libro, piuttosto che nell'alcol...