LITIGI E ABBRACCI

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- Allora ? Come va con mio cugino - due giorni dopo la partita di Quidditch è sabato e Jane e Charlotte sono in giardino a rilassarsi.
- Bene grazie. Alla partita abbiamo fatto un bellissimo lavoro di squadra quindi tutto ok - risponde Jane.
- E per il resto ? Insomma vi scambiate certe occhiate - continua Charlotte tirando una gomitata all'amica.
- Charlotte non c'è nulla tra di noi- le risponde Jane.
- Certo , certo - dice Charlotte non del tutto convinta - Sono la tua migliore amica potresti anche dirmi certe cose - continua poi quasi offesa.
- Mi ha detto che sono carina e che gli piaccio ma sono ancora troppo piccola. In effetti sembrerebbe strano che una ragazzina di 12 anni stesse con uno di 14 - dichiara Jane.
- E quindi ? Basta ? Finita così ? Insomma ... non posso stare con te perché sei troppo piccola quindi compagni di squadra ?- continua Charlotte delusa e sempre più curiosa .
- Bhe ... per il momento siamo migliori amici -
Charlotte rimane zitta per alcuni secondi poi con una faccia offesa guarda la sua migliore amica ed esclama - Davvero siete migliori amici ? E io scusa ? -
- Bhe ma tu sarai sempre la mia migliore amica. Non ti sostituirei per nessuno al mondo -
- Sembra proprio che tu l'abbia fatto però . Mi hai rimpiazzato con mio cugino e non ti preoccupi neanche di dirmelo in faccia ! - esclama Charlotte sempre più arrabbiata.
- Tu mi hai detto di dirti come andava tra me ed Alex - si giustifica Jane .
- Alex ? Davvero ora lo chiami Alex?-
- Perché tu come lo chiami ? -
Anche Jane si sta arrabbiando , non pensava che la sua migliore amica si potesse arrabbiare così perché aveva trovato qualcuno che le voleva bene quanto lei.
- È mio cugino . Posso chiamarlo come voglio ! - strilla Charlotte ormai fumante di rabbia. Poi si allontana da Jane lasciandola in giardino con le lacrime agli occhi.
Dopo un po' corre dentro al castello e si dirige nella Sala Comune Grifondoro.
Entra di corsa senza guardare in faccia nessuno ma una voce la chiama.
- Jane ! Hey Jane che hai ? -
È Alex che accortosi della sua migliore amica vuole capire cosa abbia.
Lei si gira e lo guarda con gli occhi lucidi.
Alex le si avvicina e la abbraccia .
- Perché piangi ? -
Jane gli spiega la situazione .
- Ci parlo io con lei ok ? -
Jane stringe il suo migliore amico e versa qualche lacrima . Poi asciugandole in fretta esce dalla torre Grifondoro con Alex.

A Malfoy Manor Draco ha una cosa importante da dire a sua moglie.
È da quando sono andati al Ministero per parlarle con Harry fhe ci pensa ed ora si è finalmente convinto di parlarne con Hermione.
- Mia piccola Granger ci ho pensato. Dobbiamo cambiare casa - annuncia con aria grave.
Hermione lo guarda senza parole.
Rimane stupita dall'affermazione del marito e non sa cosa rispondere.
- Dra ... cosa ... cosa stai dicendo?- chiede incerta .
- Granger è necessario . Ormai sanno dove abitiamo e potrebbero attaccarci da un momento all'altro- spiega Draco.
- Non se ne parla neanche Dra. Io non lascio questa casa e sono certa che non attaccheranno fino a che non avranno un piano preciso . Noi avremo tutto il tempo per ripararci ma di lasciare la casa non se ne parla - continua la riccia ostinata.
- Granger vuoi che ci trovino ? Bhe io no e soprattutto non voglio che facciano del male ai nostri figli. Non avrei mai voluto lasciare Malfoy Manor ma non abbiamo altra scelta -
- Draco ! - esclama Hermione alzando la voce , poi guarda su dalle scale dove nella sua stanza Scorpius sta dormendo tranquillo lontano dalla loro lite. Abbassando la voce riprendre - Draco io non voglio andarmene. In questa casa i miei figli sono nati e cresciuti ed è stata l'unica casa che ci abbia mai riparato dal mondo esterno. Io non me ne vado Draco. In qualsiasi casa andremo ci troverebbero quindi tanto vale rimanere qui. Traslocando daremo ancora più nell'occhio e sarebbe facile essere rintracciati durante gli spostamenti -
Hermione è ostinata . Non vuole andare via per nulla al mondo.
- Fa come vuoi ma ti dico solo una cosa , qui non siamo più al sicuro - Anche Draco è ostinato. Nonostante quella sia la casa in cui e cresciuto sente che per lui , Hermione e i loro figli non è più sicuro.
- Draco ti ricordo che questa casa era diventata il covo di Voldemort. Qui sono stati commesi omicidi e cose terribili che nessuno si immagina - cerca di rammentargli Hermione.
- È appunto per questo che voglio andarmene . Potrebbe tornare ad essere quello che era e io non voglio vedere i nostri figli intrappolati qui -
- Non hai capito niente ! Se la lasciamo è ovvio che tuo cugino la vorrà sotto il suo potere. Il suo scopo è quello di utilizzare questa casa come quartier generale. Quella in Tottenham Court Road è troppo piccola ormai , sono troppi -
Hermione ormai è rassegnata . Sa che quando suo marito si mette in testa una cosa non molla mai .
- Io vado a letto - dice dopo un po'.  Non ha più voglia di sostenere quella conversazione.
Quella notte , a letto , nessuno dei due cerca la mano dell'altro per darsi forza.
Hermione non si spiega il comportamento del marito e Draco è sempre più convinto che Hermione non capisca quanto suo cugino può diventare pericoloso.
Una cosa è certa , entrambi sanno che qualcosa di poco rassicurante li sta inseguendo.

Dramione ~ DESTINO 2 ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora