Capitolo 20

3K 112 32
                                    

Il telefono sulla panchina suonò, mostrando l'arrivo di un messaggio. Lo presi e lo lessi velocemente.
"Ehi, sono Antoine" diceva il messaggio.

"Ciao :)"  gli risposi subito.

'Hai salvato il contatto in: Griezmann💕'

Griezmann💕: "Che fai?"

"Sono agli allenamenti della juve, tu?

Griezmann💕: "Sto andando ai miei, potresti fare un salto domani, prima della partita. Poi domenica mattina parto, e torno a Madrid."

"Emh..okay, poi ci organizziamo.

Griezmann💕: "Non ti mangiamo, i miei compagni sono simpatici te lo assicuro ;)."

"non lo metto in dubbio questo."

Griezmann💕: "Va bene piccola Rosie, ora vado che sono arrivato al campo. Ci sentiamo sta sera, se ti va. Buona giornata."

"Ciao, buon allenamento."

Rimasi un po' a guardare lo schermo nero del telefono, piccola Rosie.
Nessuno prima d'ora mi aveva mai dato quel soprannome.
Rimasi un po' a pensare, con lo sguardo fisso davanti a me, Antoine era una bravissima persona, se avessi avuto più autostima avrei detto ci stesse provando con me, ma non penso, magari vuole solo essere gentile.
Mi sarebbe piaciuto il contrario? Non lo so, forse. C'era da ammettere che Antoine era molto bello, poi l'accento francese faceva decisamente la sua parte.
Mi sarebbe piaciuto, effettivamente, avere delle attenzioni da un ragazzo.
Però poi pensai, Paulo mi dava molte attenzioni, dal mio canto anche piuttosto fraintendibili, ma era molto innamorato della sua ragazza, non avrebbe certamente perso tempo con me, che ero solamente un'amica come un'altra.
Poggiai il telefono sulla panca affianco a me e continuai a seguire gli allenamenti. Che bello il calcio.
«Rosie? Vuoi?» mio zio indicò il campo e felice annuii.
«Non ho le scarpe adatte.» indicai le scarpe da ginnastica bianche ai miei piedi. Mio zio indicò il suo borsone. Guardai dentro e trovai le mie scarpette.
«Erano rimaste lì dalla scorsa volta.» disse lui e gli sorrisi.
«Non ho i parastinchi, non mi ammazzate.» risi e gli altri risero assieme a me.
«Sei brava ragazza.» Alvaro si complimentò e mi abbracciò.
D'improvviso mi venne in mente un flashback, in cui Alvaro mi diceva la stessa frase.
Perché tutti questi flashback mi stavano saltando alla mente giusto in quel momento, non ne potevo più. Mi guardai attorno confusa.
«Ehi ho detto qualcosa di sbagliato?» Alvaro mi prese la mano. Scossi la testa.
«È solo un altro flashback.» spiegai e Alvaro chiamò subito Paulo, che allarmato corse verso di me.
«Hai avuto un altro flashback?» mi chiese Paulo, annuii.
«Mi è venuto un flashback dove Alvaro mi diceva di essere brava, credo sia già successo.» spiegai e loro si guardarono, poi sorrisero e annuirono.
«Stai tranquilla quando succede, chiama subito o me o Alvaro va bene? Non ti spaventare, sono normali flashback.» Paulo mi disse e io annuii.
«Vieni.» mi prese per mano e tornammo al centro del campo, dove continuai la mia partitella con i ragazzi.

«Posso chiederti un favore?» Paulo annuì.
«Domani potresti accompagnarmi in un posto?»
«Certo, dove devi andare?» mi chiese.
«Non so bene il posto, sono stata invitata a vedere degli allenamenti di calcio.» gli dissi e lui non aprì più bocca.
Sussurrò solo un basso ok.
«Grazie per avermi aspettato.» mi disse Paulo in macchina, stava per mettere la mano sulla mia coscia quando si fermò, così mi sfiorò il braccio. Mi afferrò la mano, sorridendo. Di scatto mi spostai e lui ritrasse la mano, girandosi verso di me.
«Perché ti sei sposata?» chiese lui e mantenne lo sguardo sulla strada.
«Tu sei fidanzato.» alzai le spalle e lui alzò gli occhi al cielo.
«Rosie io...» iniziò a parlare ma poi si fermò. Lo guardai non capendo.
«Posso farti una domanda?» lui annuì.
«In ospedale, hai detto che la tua fidanzata aveva avuto un brutto incidente, e che aveva perso la memoria» mi incitò ad andare avanti, ma d'improvviso mi sentii in imbarazzo, stavo per fare un'affermazione stupida.
«Rosie? Cosa stavi dicendo? Continua ti prego.» parcheggiò di fronte a casa mia e si girò completamente verso di me.
«Niente, lascia perdere.» dissi e scesi dalla macchina. Paulo non mi fermò, mi rigirai un'ultima volta verso di lui e potei notare il suo sguardo confuso.
Entrai in casa e misi le mani tra i capelli per il disastro combinato. Come mi è venuto in mente di pensare che fossi la sua ragazza? Che stupida.
Decisi di andare dritta in camera e mi misi a dormire. Tutta questa situazione mi stava distruggendo, avrei soltanto voluto ricordare.

Paulo's pov.
Tornai a casa e ripensai alle parole di Rosie.
Si ricordava che le avevo raccontato la sua storia, indirettamente.
Stavo cercando di procedere nel modo più calmo possibile, per non turbarla, ma non ne potevo più. Rivolevo la mia Rosie, volevo svegliarmi di nuovo la mattina con lei al mio fianco, volevo cucinarle i pancake che tanto amava, volevo andare in giro per Torino con lei al mio fianco. Volevo poterla baciare e abbracciare quando volevo io.
Avevo bisogno di starle di nuovo accanto.
Non sopportavo più la situazione che si era creata. Mi chiedevo quando avrebbe ripreso a ricordare, quando la memoria le sarebbe tornata.
Ma soprattutto, quando saremmo potuti tornare insieme.
Mi mancava terribilmente. E anche se per ora stavamo procedendo molto bene, non mi sarei facilmente accontentato di una normale amicizia con lei.
Improvvisamente mi tornò alla mente la sua richiesta di oggi, dove dovevo accompagnarla il giorno dopo? Chi l'aveva invitata, e dove? La gelosia inizio a prendere il sopravvento della mia mente e iniziai a pensare a tutti i modi possibili per non permettere questo suo appuntamento.
Anche se, naturalmente, non lo avrei mai fatto, non volevo distruggere la sua felicità.
Meritava di essere felice, e glielo avrei permesso.
Se doveva uscire con un ragazzo, d'altronde, poteva farlo, non stavamo insieme, nell'altra vita era innamorata di me, in questa nuova vita, perché è un nuovo inizio, magari non vuole più avermi al suo fianco.
E se questo l'avrebbe resa felice, allora mi sarei semplicemente fatto da parte.
La sua felicità veniva prima della mia.
Decisi di smettere di pensarci, o mi sarei rattristito il doppio.
---
SPAZIO AUTRICE
Ringraziamo wattpad che mi cancella tutti i capitoli. Sono riuscita però a recuperarli e ora sono happy, anyway spero vi piaccia il capitolo. Votate e commentate miraccomando.
Un bacio.
-Fede

Mi Joya //Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora