20 settembre 1993
Erano passati un po' di giorni e le cose procedevano normalmente. Sul viso di Louis c'erano ancora i segni della piccola rissa che aveva avuto con quel tale.
<<Che ne dici se gli diamo una bella lezione?>>
Disse Cameron che era seduto dietro a Louis nella classe di matematica.
<<Cam, un soggetto come quello è meglio lasciarlo stare. Sará un malato mentale.>>
Scrollò le spalle passandosi una mano tra i capelli. Il professore entrò nell'aula e saluto gli alunni sedendosi dietro la cattedra.
<<Bene ragazzi, ho riportato i test che avete svolto tre giorni fa. La maggior parte è andata bene.>>
Affermò prima di afferrare un pacco di fogli dalla sua cartella di cuoio. Louis si mordicchiò il labbro nervosamente. Non poteva permettersi di iniziare l'anno con una insufficienza e aspirava almeno ad una D.
<<Allora...>>
Sussurrò il professore iniziando a chiamare uno ad uno gli alunni.
<<Scott...Swan...Kelbrook...Tomlinson.>>
Il ragazzo si alzò dalla sedia e camminò lentamente, afferrando il foglio. Chiuse gl'occhi serrando le labbra, stringendo leggermente il foglio. Non ci voleva proprio una F. Sospirò e tornò al suo posto sotto lo sguardo preoccupato di Cameron.
<<Cazzo.>>
Mormorò sbattendo il foglio sul banco e sedendosi sulla sedia. Il professore rivolse uno sguardo a Louis continuando a consegnare i compiti. L'ora passò con la spiegazione di Mr. Dave e con un Louis nervoso che non prestava attenzione alla lezione. Il suono della campanello lo risvegliò dai suoi pensieri. Si alzò dalla sedia afferrando il suo zaino, seguito poi dal suo amico.
<<Dai, non prendertela Louis. Recupererai.>>
Proferì Cameron dandogli una pacca sulla spalla mentre si dirigevano verso la porta.
<<Tomlinson?>>
Lo richiamò Mr.Dave guardandolo. Louis si girò e gli fece un cenno con la testa come per chiedergli cosa volesse.
<<Posso rubarle cinque minuti? Dovrei parlarle.>>
Disse serio guardandolo. Cameron guardò Louis, e quest'ultimo annuì con la testa.
<<Ti raggiungo in palestra.>>
Mormorò. Il ragazzo lasciò la stanza, che piombò in un silenzio tombale.
<<Di cosa deve parlarmi?>>
Chiese sedendosi sopra un banco in modo scomposto, fregandosene della presenza del suo professore.
<<Avrá notato che i suoi voti non sono migliorati di molto, rispetto agl'altri anni.>>
Cominciò a parlare camminando lentamente avanti e indietro, mentre Louis lo seguiva con lo sguardo.
<<L'unica differenza è questa: gl'anni scorsi ha potuto effettuare degli esami di recupero che le hanno permesso di passare l'anno, ma quest'anno è diverso. Ci sono gli esami finali per il diploma e se non inizia ad impegnarsi nello studio, il diploma può anche scordarselo.>>
Disse incrociando le braccia. Louis sbuffò una risata e gli rivolse uno sguardo.
<<Questo giá lo sapevo, non avevo bisogno che me lo dices->>
Il professore lo interruppe scuotendo la testa.
<<Infatti non volevo dirle questo.>>
Disse sospirando leggermente.
<<E cosa voleva dirmi allora?>>
Alzò le spalle Louis corrugando la fronte, leggermente spazientito.
<<Che avrai un tutor.>>
Affermò. Il ragazzo spalancò la bocca alle parole dell'uomo e scese velocemente dal banco.
<<Che cosa? Lei sta scherzando, spero! Io non voglio un tutor.>>
Alzò la voce nervoso.
<<È l'unica soluzione. Che lei lo voglia o no. Quindi, prima che finisca la giornata, venga nel mio ufficio e le assegnerò il suo tutor.>>
Disse prendendo la sua borsa e dirigendosi verso la porta ma la voce di Louis lo fermò.
<<Non può obbligarmi.>>
Obbiettò sbuffando.
<<Allora mettiamola in questo modo. Se lei non accetterá di prendere ripetizioni con un tutor, prenderá una F nella mia materia per tutto l'anno scolastico.>>
Lo guardò con aria di sfida, facendo serrare i pugni del ragazzo. Louis esitò per un momento ma poi cedette.
<<D'accordo.>>
Mormorò appena uscendo dalla classe. Non avrebbe mai pensato di fare ripetizioni con un tutor, ma anche se non avrebbe mai voluto ammetterlo, ne aveva davvero bisogno. Si diresse velocemente verso gli spogliatoi della palestra e appena arrivato cercò Cameron che ero seduto su una delle tante panchine.
<<Eccomi.>>
Disse Louis guardando l'amico.
<<Finalmente. Che voleva il professore?>>
Chiese alzando un sopracciglio.
<<Ma niente. Mi ha solo rimproverato per la F.>>
Scrollò le spalle. Non voleva che i suoi amici sapessero del tutor.
<<Mh. Dai sbrigati a cambiarti che quel pazzo sta giá soffiando in quel dannato aggeggio.>>
Louis annuì sospirando e si mise la divisa da basket, pronto per l'allenamento.
<<Andiamo.>>
Disse correndo insieme a Cameron verso il campo da gioco.
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L'ora del pranzo era arrivata e nella mensa c'era giá un grande fracasso. Come al solito Liam, Ariana ed Harry erano seduti insieme e stavano parlando di quanto fosse andato bene il test di matematica.
<<Te l'avevo detto che saresti andata bene.>>
Bofonchiò Liam per poi sorridere ad Ariana.
<<Non posso credere di aver preso una B.>>
Disse felice continuando a mangiare. Liam naturalmente aveva preso una A ed Harry invece B-.
<<Giá, sinceramente credevo fosse andata male.>>
Annuì Harry bevendo per poi continuare.
<<Il tuo Cameron ti sta mangiando con gl'occhi.>>
Sorrise malizioso il riccio guardando la sua amica. Ariana alzò gl'occhi al cielo mentre Liam ridacchiava.
<<Non è il mio Cameron, e comunque non mi importa.>>
Disse guardandolo per qualche secondo per poi tornare a parlare con Liam ed Harry.
<<Amico, non hai speranze. È inutile che continui a fissarla.>>
Ridacchiò Elizabeth che era seduta accanto a Cameron. Quest'ultimo era occupato a fissare Ariana.
<<Grazie per l'informazione.>>
Sorrise falso lui mentre Louis alzò gl'occhi al cielo.
<<Dio mio, ma perché perdi ancora tempo ad andarle dietro? Ce ne sono così tante in giro che vorrebbero stare con te.>>
Mormorò occhi azzurri scuotendo la testa.
<<Questo lo so. Ma è lei che voglio. Non sono come te, Louis.>>
Disse Cameron facendo rimanere in silenzio Louis. Era vero. Cameron in realtà era tutto il contrario di Louis. Era dolce, educato e abbastanza sensibile. Ma come ho giá detto, era obbligato a comportarsi come i suoi amici per essere accettato dalle persone.
<<E allora chiedile di uscire.>>
Intervenne Niall dopo un po' scrollando le spalle. Tutti lo guardarono con gl'occhi socchiusi.
<<Che c'è?>>
Chiese guardandoli.
<<Sei per caso diventato scemo?>>
Mormorò Victoria per poi essere seguita da Cameron.
<<Quale parte della frase "lei non vuole uscire con me perché tratto male il suo migliore amico" non ti è chiara?>>
Chiese il ragazzo guardando male il biondo che sbuffò tornando a mangiare.
<<E allora pensa a qualcosa per farla convincere che in realtá non sei come sembri.>>
Lo guardò Victoria, sorridendogli.
<<E come?>>
Chiese Cameron guardandola.
<<Non ti preoccupare, ti aiuterò io con lei.>>
Il ragazzo sorrise e l'abbracciò.
<<Grazie Vic, ti devo un favore.>>
La ragazza sorrise ricambiando l'abbraccio e scrollò le spalle.
<<Tranquillo, almeno qui c'è ancora qualcuno a cui importa qualcosa.>>
Disse retorica guardando Louis. Quest'ultimo la guardò e si morse il labbro abbassando lo sguardo.
Anche il pranzo finì e passò anche l'ultima ora di scuola. Mentre tutti si dirigevano verso l'uscita, pronti ad andare a casa, Louis stava camminando verso l'ufficio di Mr.Dave. Bussò alla porta ed entrò dopo il permesso dell'uomo.
<<Eccomi. Si sbrighi ad assegnarmi questo tutor e finiamola qui.>>
Sbuffò Louis sedendosi sulla sedia davanti alla scrivania. Il professore alzò lo sguardo dai suoi fogli ed annuì.
<<Allora, il suo tutor si chiama Jake Dawley e dovrá incontrarsi con lui il martedì ed il venerdì nella biblioteca della scuola, subito dopo l'orario scolastico. L'incontro durerá due ore. È tutto.>>
Spiegò tranquillamente consegnandogli un foglio con su scritte tutte le informazioni. Louis annuì distrattamente ed uscì dall'ufficio senza salutare. Quella giornata non poteva andare peggio per lui.
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This Our Little Secret ||Lilo Paynlinson||
FanfictionNevada City, anni 90. Questa è la storia di Liam Payne e Louis Tomlinson, due ragazzi costretti a nascondere il loro amore a causa dei pregiudizi, costretti ad amarsi in segreto. E quando sembrerá andare tutto per il meglio, qualcosa di orribile rov...