10 ottobte 1993
Erano passati appena due giorni dall'accaduto. I segni sul viso e sul corpo di Liam erano ancora abbastanza evidenti ed Ariana lo aiutava a coprirli con del trucco come meglio poteva.
<<Sei sicura che non si veda niente?>>
Mormorò Liam sistemandosi gli occhiali. Li aveva fatti riparare di nascosto il giorno dopo che Louis glieli aveva riportati.
<<Assolutamente niente di niente.>>
Sorrise appena Ariana posando il fondotinta nel suo borsellino.
<<Bene. Possiamo andare.>>
Disse Liam afferrando lo zaino da terra, uscendo dalla sua camera seguito da Ariana.
<<Mamma, papá, noi andiamo a scuola.>>
Li avvertì.
<<Ciao Karen, arrivederci signor Payne.>>
Salutò educatamente Ariana e i genitori ricambiarono. Uscirono di casa e cominciarono a camminare verso la scuola.
<<Quando ti decidi a parlare con qualcuno di questa storia?>>
Chiese Ariana sospirando mentre giocava con una ciocca di capelli.
Liam la guardò e scosse la testa.
<<Non ricominciamo con questa storia, perfavore.>>
Sbuffó e Ariana alzò le mani.
<<Okay, ma ricordati che facendo così è ancora peggio.>>
Disse infine.
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<<Senti, mi dispiace. Ero preso dal momento.>>
Mormorò Niall guardando Louis che mangiava in silenzio. Era da quel giorno che il moro non gli rivolgeva la parola.
<<Ma perché te la sei presa così tanto? Non capisco. Lo hai sempre preso per il culo e adesso ti incazzi.>>
Sbuffò continuando a mangiare. Louis alzò lo sguardo.
<<Un conto è prendere per il culo, un altro è picchiare a sangue.>>
Disse serio bevendo mentre Victoria lo guardava in silenzio. Cameron non si era seduto con loro ed Elizabeth mancava perché non si sentiva molto bene quel giorno.
<<Sì, okay. Hai ragione...ma perché ti importa così tanto? È solamente uno sfigato.>>
Chiese Niall non riuscendo veramente a capire quale fosse il motivo per cui l'amico se la fosse presa così tanto per Liam.
<<Non lo so.>>
Disse smettendo di mangiare, per poi sbuffare. Victoria invece credeva proprio di saperlo il motivo, ma decise comunque di rimanere in silenzio. Louis la guardò. Rimasero per un po' così, occhi negl'occhi. Il ragazzo abbassò nuovamente lo sguardo e Niall scosse la testa alzandosi dalla panca su cui era seduto e prese il vassoio.
<<Tu sei sempre più strano.>>
Disse andandosene. I due rimasero da soli e Victoria si schiarì la voce.
<<A me non puoi nasconderlo.>>
Disse solamente e Louis le rivolse uno sguardo confuso.
<<Che intendi dire?>>
L'amica scrollò le spalle e lui comprese quello che voleva dire.
<<Stai scherzando? Non metterti strane idee in testa. Mi è solamente dispiaciuto che l'avessero ridotto in quel modo.>>
Spiegò tranquillamente finendo il cibo nel suo vassoio. Victoria sorrise appena scuotendo la testa e anche lei finì il pranzo.
<<Almeno, ti sei scusato con lui?>>
Chiese e Louis la guardò per poi scuotere la testa.
<<No.>>
Affermò e la ragazza spalancò la bocca.
<<Cosa? Non gli hai ancora chiesto scusa? Che cosa stai aspettando?!>>
Esclamò mentre Louis sospirava.
<<Non sono io che devo chiedergli scusa alla fine. Gli idioti dei miei amici dovrebbero farlo.>>
<<Ma tu sai che loro non lo faranno. Quindi tocca a te.>>
Lo seguì subito dopo lei, facendo una faccia ovvia. Louis si passò una mano sul viso, stringendo le labbra.
<<Guarda, è proprio lì. Perché non vai a parlargli adesso?>>
Propose Victoria indicando Liam seduto al tavolo con Ariana ed Harry e Louis scosse la testa.
<<Adesso no...all'uscita lo farò.>>
<<Me lo prometti?>>
Chiese sorridendo e il ragazzo annuì poco dopo.
<<Te lo prometto.>>
Sbuffò alzandosi dal tavolo e Victoria lo seguì, continuando a sorridere compiaciuta.
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Anche l'ultima campanella, finalmente, suonò. Gli studenti corsero letteralmente fuori dalla struttura, al contrario di Liam ed Ariana che camminavano tranquilli.
<<Facciamo la strada insieme?>>
Chiese Liam sorridendo e Ariana annuì subito.
<<Assolutamente.>>
Ma venne interrotta dal suono di un clacson abbastanza familiare. Si girò e vide suo fratello che la aspettava nella macchina.
<<Uh, c'è Frankie. Scusami, ma stamattina non mi ha detto niente. Se vuoi ti diamo un passaggio.>>
Disse lei un po' dispiaciuta ma Liam le sorrise scuotendo la testa.
<<Sta tranquilla, mi farò una camminata. E poi mia madre mi aveva chiesto di prendere del pane prima di tornare a casa. Grazie lo stesso.>>
Ariana annuì e gli lasciò un bacio sulla guancia.
<<Ci vediamo domani. Per qualsiasi cosa chiama, tanto rispondo quasi sempre io al telefono.>>
Disse per poi correre verso la macchina di suo fratello. Liam salutò con un cenno della mano che Frankie ricambiò per poi iniziare a camminare verso la bottega in cui andava sempre la madre. Louis gli stava camminando dietro.
<<Liam!>>
Lo chiamò dopo un po' ma Liam non si fermò, riconoscendo la voce di occhi azzurri.
<<Dai Payne, fermati un momento.>>
Disse lui esausto.
<<Mi lasci in pace per una buona volta?>>
Si girò di scatto sbuffando e Louis si avvicinò guardandolo.
<<Ascoltami e poi ti lascio in pace. Volevo chiederti scusa, okay?>>
Sputò tutto d'un fiato e Liam rimase abbastanza sorpreso ma cercò comunque di non scomporsi.
<<Wow...Louis Tomlinson che chiede scusa ad una delle sue povere vittime. Giuro che appena arrivo a casa me lo segno sul calendario.>>
Sorrise falso riprendendo a camminare a passo svelto. Louis alzò gl'occhi al cielo e lo fermò di nuovo afferrandogli il polso con forza, facendolo voltare.
<<Mi spieghi perché sei incazzato con me? Non sono stato io a picchiarti!>>
Chiese alzando le braccia al cielo e Liam sbuffò una risata per poi tornare serio.
<<So benissimo che non sei stato tu.>>
Affermò guardandolo con gl'occhi socchiusi.
<<E allora perché continui ad avercela con me per una cosa che non ho fatto?>>
Liam lo guardò stupito dalla sua domanda e scosse lentamente la testa.
<<Pensavo ci arrivassi da solo. Io non ce l'ho con te per quello. Strano che tu ti sia dimenticato tutto quello che mi hai fatto negl'ultimi anni...insulti su insulti, prese per il culo continue. Mi sono rotto le palle.>>
Parlò guardandolo negl'occhi, usando parole che non si era mai permesso di usare fino a quel momento e Louis ne rimase colpito.
<<Me ne frego delle tue scuse. Impara a comportati da vero uomo Tomlinson, così non vai da nessuna parte.>>
Disse duro infine, allontanandosi velocemente da lui. Rimase davvero sorpreso e fiero di se stesso per il coraggio che aveva avuto a sputare tutto fuori e Louis rimase lì a guardarlo mentre si allontanava. Quelle parole gli fecerono uno strano effetto perché il nerd aveva ragione, anche se lui non voleva ammetterlo agl'altri ma soprattutto a se stesso. Lui non era un vero uomo comportandosi in quel modo, anche se una storia dietro c'era. Tutte conseguenze di un'infanzia travagliata e spenta.S.A.
Ehilà! Siamo arrivati ad uno dei punti cruciali della storia. Da qui il rapporto tra Liam e Louis cambierá. Volevo dirvi che per il momento sono tutti questi i personaggi (mi riferisco alle foto). Come avrete notato, i personaggi hanno i loro veri nomi. Beh, spero che continuiate a seguire la mia storia. Mi farebbe piacere ricevere qualche parere da parte vostra.
Al prossimo capitolo! xx
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This Our Little Secret ||Lilo Paynlinson||
FanfictionNevada City, anni 90. Questa è la storia di Liam Payne e Louis Tomlinson, due ragazzi costretti a nascondere il loro amore a causa dei pregiudizi, costretti ad amarsi in segreto. E quando sembrerá andare tutto per il meglio, qualcosa di orribile rov...