5 dicembre 1993
Nuvoloso. Il cielo quella mattina era così e trasmetteva una certa tristezza. Ma il dovere chiamava e anche se a Louis non andava di alzarsi dal letto, doveva. Quando fu pronto per uscire, salutò la sua famiglia ed afferrò lo zaino che aveva poggiato a terra poco prima. Andò verso la porta ed uscì. Faceva abbastanza freddo quella mattina e cercò di coprirsi il più possibile dal vento. Fu costretto a mettere il casco e salì in sella, partendo verso la scuola. Liam quella mattina era per strada da solo: Ariana non si sentiva molto bene ed Harry non faceva mai la strada con loro poiché abitava da tutt'altra parte. Arrivò a scuola perfettamente in orario e si guardò intorno. Di Louis non c'era traccia e si sentì sollevato. Entrò nell'edificio ed andò al suo armadietto per prendere i libri necessari. Iniziarono le lezioni ed il ragazzo si precipitò in classe. Poco dopo entrò anche Louis e Liam sobbalzò appena lo vide.
'Bene, oggi abbiamo l'ora in comune.'
Pensò Liam sospirando. Louis si sedette due banchi dietro di Liam e durante la lezione non fece altro che guardarlo e riguardarlo.
<<Tomlinson, sa rispondere alla mia domanda?>>
Chiese la professoressa di geografia guardandolo. Louis si girò a guardarla ed iniziò a boccheggiare, senza sapere cosa dire.
<<Emh...>>
<<Suppongo di no. Stia più attento.>>
Disse la donna per poi sospirare e tornare a spiegare la lezione.
Louis scrollò le spalle e tornò a concentrarsi sulla cosa che i quel momento gli interessava di più: Liam.
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Tutti erano in mensa a mangiare, Liam invece era in bagno. Stava lavando le mani e quando finì di asciugarle, gettò la salvietta nel cestino ed uscì. Proprio in quel momento stava per entrare in bagno Louis e così i due si scontrarono.
Si guardarono per un po'.
<<Sei ancora arrabbiato?>>
Chiese Louis sospirando e Liam sbuffò un risata.
<<Tu che dici?>>
Chiese ironicamente e fece per andarsene ma Louis lo bloccò.
<<Ti prego, credimi. Mi dispiace molto per quello che è successo.>>
Disse guardandolo.
<<Dimmi almeno un motivo per cui dovrei crederti.>>
Incrociò le braccia al petto Liam, alzando un sopracciglio.
<<Perché se non mi importasse niente di te non sarei qui a chiederti scusa.>>
Affermò sospirando. Liam rimase in silenzio per poi stringere le labbra ed annuire leggermente.
<<D'accordo, ti credo.>>
Mormorò e si sistemò gl'occhiali che scendevano in continuazione. Louis lo guardò sorpreso.
<<Mi credi? Davvero?>>
<<Sì, solamente se mi prometti che non succederá più.>>
<<Te lo prometto.>>
<<Va bene. Ora vado a mangiare, sto morendo di fame. Ci vediamo oggi pomeriggio in biblioteca.>>
Si congedò Liam andando in mensa e Louis annuì sorridendo.
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Ore due. Louis era seduto su uno dei tanti tavoli della biblioteca mentre aspettava l'arrivo di Jake, anche se in realtá quel giorno era andato lì solamente per vedere Liam. Sbuffò rumorasamente cominciando ad annoiarsi. La biblioteca era completamente vuota e tutto quel silenzio cominciava a dargli fastidio.
<<Strano, sei arrivato prima di me.>>
La voce di Liam lo fece sobbalzare.
<<Ciao.>>
Sorrise Louis passandosi una mano tra i capelli.
<<Giá, preferisco aspettare piuttosto che beccarmi la solita ramanzina da Jake.>>
Mormorò per poi ridacchiare contagiando anche Liam.
<<Vi volete proprio bene eh?>>
<<Da morire.>>
Disse ironico Louis annuendo.
<<Senti, che ne dici se->>
Continuò a parlare ma fu interrotto.
<<Eccomi, ci sono.>>
Un Jake affannato e nervoso entrò nella biblioteca facendo alzare gl'occhi al cielo a Louis che borbottò qualcosa di incomprensibile.
<<Non potevi arrivare in ritardo?>>
Chiese quest'ultimo guardandolo male.
<<No, adesso chiudi quella bocca e siediti.>>
Disse velocemente. Louis sorrise divertito e si sedette.
<<Sbaglio o qualcuno qui è nervoso?>>
Chiese mentre prendeva il libro dal suo zaino.
<<Tomlinson fai meno il simpatico perché oggi non è proprio giornata.>>
<<Con te non è mai giornata.>>
Proferì Louis sbuffando. Liam ascoltò la conversazione tra i due e di tanto in tanto ridacchiava. Quei due erano esilaranti quando discutevano. Arrivò anche Steve e cominciarono le ripetizioni. Quelle due ore sembravano infinite e Louis non ne poteva più di sentir parlare di matematica e cose varie.
<<Se andassimo a prendere un caffè?>>
Propose a Jake che gli rivolse uno sguardo serio.
<<Ti ho detto di no. Quale parola non sei in grado di capire?>>
<<Sei proprio acido.>>
Mormorò il ragazzo sospirando continuando ad ascoltare Jake. Girò lo sguardo verso Liam che ero concentrato a spiegare cose che non gli interessavano minimamente. Sorrise e strappò dal quaderno un pezzetto di carta, afferrò la penna e cominciò a scrivere. Lo accartocciò e lo lanciò a Liam, colpendolo sulla guancia. Quest'ultimo sobbalzò e si toccò la guancia guardando poi a terra e vide la pallina di carta. La raccolse velocemente senza farsi vedere da Steve che era impegnato a svolgere un esercizio sul libro. La aprì e lesse quello che c'era scritto:
Prima che quell'idiota di Jake ci interrompesse, volevo chiederti se dopo ti andava di andare a fare un giro insieme. Ci stai?
Sorrise leggermente e guardò Louis per qualche secondo per poi rigirare lo sguardo e prendere la matita rispondendo:
Ci sto :)
Gliela rilanciò e Louis la afferrò al volo e alla risposta di Liam si morse il labbro sorridendo. Non vedeva l'ora che quelle due ore passassero.
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<<Come vanno le ripetizioni con Jake?>>
I due erano appena usciti da scuola e stavano andando verso il centro della cittá.
<<Non mi posso lamentare, Jake spiega bene ma non mi entusiasma molto. Mi annoio.>>
Rispose Louis scrollando le spalle.
<<Questo lo avevo capito. Volevo sapere se sei migliorato a scuola.>>
<<Oh, sì un pochino sì. Non vado comunque bene. Ho paura di non riuscire a superare l'anno.>>
Sospirò il ragazzo stringendo le labbra e Liam lo guardò.
<<Vedrai che ce la farai.>>
Lo incoraggiò sorridendogli. Continuarono a camminare per un bel po' finché Liam ruppe il silenzio.
<<Ho sete.>>
<<Anche io. Andiamo in quel negozio e prendiamo qualcosa.>>
Propose Louis indicando una piccola bottega.
<<Io non ho soldi.>>
Affermò Liam guardandolo e Louis cominciò a tastare le tasche della tuta e del giubbino per poi imprecare.
<<Nemmeno io.>>
Mormorò guardandosi intorno.
<<Seguimi.>>
Disse poi camminando verso il negozio seguito da Liam che lo guardava con uno sguardo confuso.
<<Che vuoi fare?>>
Chiese ma non ricevette nessuna risposta. Entrarono nel negozio ed andarono verso il reparto dove si trovavano le bibite. Louis prese ua bottiglia di cola e Liam rimase a guardarlo.
<<Non prendi niente?>>
<<Ma Louis, non abbiamo soldi.>>
<<Infatti non ci servono i soldi.>>
Scrollò le spalle.
<<Non dirmi che vuoi rubarle!>>
Sussurrò Liam spalancando gl'occhi e Louis annuì sorridendo.
<<È pericoloso. Se ci beccano?>>
<<Tu fai quello che faccio io, vedrai che non succederá niente.>>
Disse per poi afferrare un'altra bottiglia di cola porgendogliela. Liam la afferrò e la nascose nel giubbino come fece Louis e poi lo seguì verso l'uscita.
<<Arrivederci.>>
Proferì Louis guardando l'uomo che era seduto dietro al bancone e quest'ultimo li squadrò da capo a piedi notando che il ragazzo nascondeva qualcosa.
<<Cos'hai lì?>>
Chiese assottigliando lo sguardo e si alzò dallo sgabello. Liam iniziò ad innervosirsi e guardò Louis che sembrava piuttosto tranquillo.
<<Niente.>>
<<Non attacca, tu hai preso qualcosa.>>
<<No, si sbaglia. Scappa Liam.>>
Disse poi velocemente uscendo dal negozio iniziando a correre lontano. Liam lo seguì immediatamente e anche l'uomo cominciò ad inseguirli.
<<Tornate indietro, mascalzoni!>>
Urlò senza fiato e poi si arrese, fermandosi. I due girarono l'angolo e si fermarono cercando di riprendere fiato.
<<È stato fantastico!>>
Esclamò Liam e Louis lo guardò sorridendo.
<<Ho ancora le gambe che tremano.>>
Sussurrò poi ridacchiando.
<<Con me non ci si annoia mai.>>
Mormorò occhi azzurri e Liam annuì.
<<Giá.>>
Ridacchiò passandosi una mano sul viso. Ad un certo punto sentirono un rumore provenire a poca distanza da loro e si girarono contemporaneamente notando una persone vestita di nero.
<<È lui, di nuovo.>>
Sussurrò Louis.
<<Tu lo conosci?>>
Chiese Liam. Anche lui lo aveva riconosciuto.
<<No ma mi perseguita.>>
Mormorò indietreggiando lentamente mentre quel tipo continuava ad avvicinarsi lentamente.
<<Corri Liam, corri.>>
Mormorò Louis afferrando il braccio del ragazzo cominciando a correre velocemente ed intanto il tizio li inseguiva. Come se non bastasse cominciò a piovere e i due non trovavano un posto dove nascondersi per poter sfuggire a quel pazzo.
<<Non ce la faccio più a correre.>>
Urlò Liam deglutendo e Louis lo guardò.
<<Resisti.>>
Alzò la voce per farsi sentire. A forza di correre arrivarono nuovamente in periferia e riuscirono a nascondersi dietro uno scorcio di roccia. Si accovacciarono per bene respirando irregolarmente.
<<Si può sapere cosa vuole quello lá?>>
Disse Liam stropicciandosi gl'occhi nei quali era entrata della pioggia.
<<Non so cosa vuole, so solo che non ha buone intenzioni.>>
Mormorò chiudendo gl'occhi. Liam lo guardò: era bellissimo. I capelli bagnati, lo sguardo serio, la mascella serrata. Pioveva ancora più forte di prima e all'improvviso ci fu un tuono così forte che fece sobbalzare i due, Liam scivolò leggermente e Louis lo afferrò al volo.
<<Ehi, attento.>>
Disse stringendo la presa. Erano abbastanza vicini sentire uno il respiro dell'altro. Liam deglutii e Louis cominciò lentamente ad avvicinarsi alle sue labbra. Liam non riusciva a capire cosa stesse succedendo esattamente ma un dubbio gli girava per la testa: perché Louis stava per baciarlo?
Le loro labbra stavano quasi per toccarsi ma fu un altro tuono ad interrompere tutto. Si allontanarono velocemente e Liam arrossì subito mentre Louis si schiarì la voce.
<<Emh, l'abbiamo seminato. Possiamo anche uscire da qui.>>
Disse alzandosi da terra. Anche Liam si alzò da terra e si guardò intorno. Uscirono da dietro lo scorcio.
<<Io dovrei tornare a casa.>>
Mormorò il ragazzo sistemandosi gli occhiali pieni di goccioline di acqua.
<<Vuoi che ti accompagno?>>
Chiese Louis mordendosi il labbro e Liam scosse la testa.
<<No tranquillo, vado da solo.>>
<<Oh, okay. Allora...ci vediamo a scuola?>>
Chiese Louis infilandosi le mani nelle tasche.
<<Sì, ciao Louis.>>
Lo salutò Liam incamminandosi verso casa. Louis lo guardò andare via ed iniziò a maledirsi da solo per quello che stava per fare. Forse era la pioggia o un po' di paura, ma non sapeva quello che stava facendo.
<<Sono proprio un idiota.>>
Sbuffò andando via da quel posto.
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Quando Liam tornò a casa, non fece altro che pensare a quel bacio che Louis stava per dargli e mille domande affollavano la sua mente. Si chiedeva il perché essendo convinto che il ragazzo fosse etero. Non riusciva davvero a spiegarselo e decise di non dire niente ad Harry ed Ariana, lo avrebbe fatto in secondo luogo.
Louis quella sera era stato invitato ad una festa e decise di andarci. Non si regolò molto nel bere ed era abbastanza ubriaco, Cameron si offrì per riaccompagnarlo a casa.
<<Avanti Louis, ti accompagno a casa.>>
<<Ma non voglio andare a casa.>>
Ridacchiò sbandando leggermente.
<<Sei ubriaco fradicio.>>
<<Non mi importa, torno a casa da solo.>>
<<Ma Louis->>
<<Torno a casa da solo ho detto.>>
Alzò la voce e Cameron si arrese alzando le mani.
<<Come vuoi.>>
Scrollò le spalle e Louis uscì dal locale cominciando a camminare per le strade deserte. Era all'incirca mezzanotte e Liam stava dormendo fin quando non sentì qualcosa battere ripetutamente sul vetro della finestra. Mugolò qualcosa ed aprì lentamente gl'occhi guardandosi intorno.
<<Ma cos'è?>>
Sussurrò e si alzò dal letto andando verso la finestra, la aprì e si affacciò vedendo Louis che raccoglieva dei sassolini da terra.
<<Louis?>>
Lo richiamò corrugando la fronte. Quest'ultimo alzò lo sguardo e sorrise.
<<Oh ma guarda, c'è Liam alla finestra.>>
Rise.
<<Shh fa silenzio, altrimenti sveglierai i miei!>>
Lo rimproverò Liam e richiuse la finestra uscendo dalla sua camera. Scese al piano inferiore ed andò verso la porta, aprendola. Uscì fuori rabbrividendo a causa del freddo e si avvicinò a Louis.
<<Che ci fai qui a quest'ora?>>
<<Perché? Che ore sono?>>
Continuò a ridacchiare mentre Liam lo guardava in modo confuso.
<<Sei ubriaco...>>
Affermò il ragazzo annuendo.
<<E come fai a saperlo?>>
<<Non è così difficile da capire: stai delirando.>>
Intanto che quei due parlavano, Cameron si era nascosto dietro un cespuglio. Aveva deciso di seguire Louis per assicurarsi che non gli succedesse niente.
<<Louis è meglio che torni a casa.>>
Disse Liam sospirando e Louis scosse la testa.
<<Prima di tornare a casa devo fare una cosa.>>
Mormorò passandosi una mano sulla faccia.
<<Cosa?>>
Scrollò le spalle Liam guardandolo e da lì successe tutto in fretta. Louis si avvicinò e lo baciò poggiando una mano dietro al collo del ragazzo in modo da farlo avvicinare maggiormente. Liam rimase letteralmente paralizzato e sentì lo stomaco formicolare. Era strano, molto. Lui e Louis si stavano baciando, era una cosa che aveva sempre sognato e stava succedendo. Cominciò piano piano a ricambiare il bacio e si strinse a Louis poggiando le mani sulle sue spalle. Cameron vide tutto e dire che rimase scioccato è poco.
<<Oh mio dio.>>
Sussurrò impercettibilmente fissandoli:
cosa gli stava nascondendo Louis?
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This Our Little Secret ||Lilo Paynlinson||
FanfictionNevada City, anni 90. Questa è la storia di Liam Payne e Louis Tomlinson, due ragazzi costretti a nascondere il loro amore a causa dei pregiudizi, costretti ad amarsi in segreto. E quando sembrerá andare tutto per il meglio, qualcosa di orribile rov...