Capitolo 32

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Sam's pov
Metto finalmente piede fuori dall'edificio medico,che mi ha stressata parecchio.

Harry stende il braccio verso di me e io afferro la sua mano,incrociando le mie dita tra le sue.

"Ho una fame.." mi lamento una volta tornati a casa.
"Anche io. Guardo cosa c'è in frigo".
Harry entra in cucina mentre io mi getto sul divano.

Sono un po' scossa dall'incidente,è stato....Strano.
Come mi è venuto in mente di salire sul tettuccio della limousine in mezzo al traffico?
Sorrido.
Che stupida però,non riesco a capire perché. Cosa...cosa mi è passato per la testa in quel momento?
Fatto sta che sono stata in ospedale per giorni,in una stanza dalle pareti bianche,ma comunque buia. Mi sembrava di essere in paradiso,morta.
Ho battuto fortissimo la testa e tuttora mi duole.

" Ehiii,ma sei tornata!" esulta Louis abbracciandomi.
Rispondo con lo stesso gesto,però privo di entusiasmo: non voglio che creda che sia tutto apposto. Prima dobbiamo parlare,e questo lui lo sa.

"Allora" dice Harry dirigendosi in salotto. "C'è del prosciutto e se vuoi cucino anche un po' di..." si ferma sulla soglia della porta e squadra Louis. "....Pasta." conclude per poi sfoderare un sorriso falso.
"Pensavo che non ci fosse nessuno in casa" ammette.
"Bhe,ti sbagliavi" annuncia Louis.
"Mangi con noi?" domando a quest'ultimo dopo una pausa di silenzio.
Degli occhi verdi mi mandano un'occhiataccia.
"No,ho già pranzato. Buon appetito" ci augura Mr. OcchiOceano.
Annuisco ed esce di casa.

Harry e io pranziamo silenziosamente,l'unico rumore che si sente è quello del Tg.
La giornalista continua ha parlare di non so cosa e mi chiedo se la notizia dell'incidente sia passata al giornale,o in radio,o addirittura alla TV.

"Finalmente qualcosa di nuovo!" esclama il ragazzo seduto al mio fianco.
"A cosa ti riferisci?" domando tornando alla realtà.
Passo lo sguardo da lui allo schermo.
"Durante la settimana tutti i telegiornali, le radio,le persone,non facevano altro che parlare di te. Non mi davo pace,non potevo neanche ascoltare musica in macchina,perché avrei risentito per l'ennesima volta l'accaduto, spiegato nei minimi dettagli. Stavo a pezzi" spiega.
Improvvisamente sento l'impulso di abbracciarlo.
Le mie braccia dietro al suo collo e le sue su i miei fianchi: poesia.
Posso percepire la tensione scendere.

"Voglio partire,Harry" mi lamento con la testa appoggiata sulla sua spalla.
"Partire?" si accerta delle mie parole ridendo.
"Non avevi organizzato un viaggio da urlo solo per me e te?"
"Sì,ma..."
"Daiii,ti prego. Partiamo" imploro staccandomi dal suo corpo e imitando gli occhi del gatto con gli stivali.
"Okok" si arrende.
"Evvai!" salto in piedi sul divano e comincio a ballare.

"Non ti agitare" mi ordina.
Alzo gli occhi al cielo.
"Solo perché gli infermieri mi hanno detto di non agitarmi,non significa che non posso gioire." Sentenzio.
Mi risiedo appoggiandomi al suo grande petto scolpito.

Inalo la sensazione di casa che mi da.
"Mi è mancato il tuo profumo" ammetto,la testa nell'incavo del suo collo.
Percepisco il suo sorriso.

Passiamo così quarti d'ora,che poi diventano mezz'ore e ore.

"Andiamo via domani? Non ho voglia di stare qui" spezzo il silenzio che si era creato data la tv spenta.
"Basta,Sam. No,non andiamo via domani perché viene Zayn" sembra infastidito.
Lascio perdere e semplicemente mi allontano.

"Perché viene Zayn? Pensavo che non gli importasse niente di me e anche che voi non gli parlaste più dopo l'accaduto. E comunque lo sa che non è il benvenuto e che non lo voglio vedere? No perché, sapete, prima di ospitare una persona in questa casa,potreste anche chiedermelo, dato che ci vivo anche io!"
"Samantha, Zayn non è 'una persona' come tutte. È tuo fratello e dovresti smetterla di pensare al passato. Prima o poi dovrete risolvere. E poi è nostro amico perciò abbiamo il diritto di vederlo" con tono pacato.
"No Harry! Abbiamo litigato e mi sento a disagio in sua presenza!"
"Ma che fastidio ti da?" Continua.
"Mmmh, Harry! Non voglio che stia qui e basta!"
"Troppo tardi, domani viene. Punto"
"Harry!"
"Non capisco. Qual'è il problema?" sospira.
"Ho paura di attaccare discorso con lui! Non so se vuole ancora parlare con me e so che se non volesse farlo ci rimarrei male! Ecco! Ora l'ho..." Non riesco a finire la frase perché le sue labbra sono sulle mie.

Il sapore di menta del suo alito mi riempie la bocca.

Ti prego non smettere.

Porto nuovamente le mie mani sul suo collo,mentre le sue mi cadono lungo i fianchi.

Ci fermiamo e rimango appiccicata al suo corpo. Adoro sul serio il suo profumo.

"Devi stare calma,Sam"sussurra."Andrà tutto bene. Zayn viene perché ha saputo dell'incidente. Per te" continua.
"E chi glielo ha detto?" Chiedo anche se so che è stato lui.
"Io. Dopo che mi hanno cucito la ferita" ammette.

Non ce l'ho con lui perché ha detto a Zayn che abbiamo avuto l'incidente,non ce l'ho con lui e basta. Però avrebbe potuto,non so, chiedere? Dire "Ehy Sam,viene Zayn sabato. Ti sta bene?"
Ovviamente la risposta sarebbe stata "sì" ma è il fatto di chiedere che cambia la cosa.

"So a cosa stai pensando" dice,il suo fiato mi accarezza il collo. "La prossima volta te lo chiederò,promesso" conclude stampandomi un bacio sulla fronte.

Solo adesso mi rendo conto di quanto non vorrei essere in nessun'altro posto in questo momento.
Di quanto ho bisogno di lui e basta.
Di quanto,quando sono con lui, mi sento bene.
Di quanto,durante i nostri baci,le persone intorno sembrano sparire,dissolversi nell'aria.
Di quanto, per me, ci siamo solo lui ed io.

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Hello everybody!
Che dire? Mi sono già scusata,non so che altro fare.
Scusatemi ancora ma è uno dei miei consueti periodi "no".
Spero che a voi,invece,vada bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se è così vi invito a lasciare una stellina ;)
Vi amo U.u
-Erika°

She Belongs To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora