Capitolo 29

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Non sarei mai dovuta salire su quel tettuccio,porca miseria.

Mi brucia il cranio, come se fosse stato per molto tempo a contatto con una superficie calda.

"Samantha,stai bene?" La voce preoccupata di Harry è accompagnata da un acuto "bip" che si ripete ininterrottamente nel mio orecchio.

Quando sollevo le palpebre,vedo tutto sfocato.

Apro la bocca e un malore si sparge su tutta la mascella,probabilmente per la botta.

Provo a dire qualcosa,ma le parole mi si soffocano in gola,e non riesco a far uscire niente.

Harry mi solleva e io mi lascio maneggiare come un pupazzo tra le braccia di un bambino.

"Ti prego,Sam. Parla" mi supplica.

Sento le sirene del pronto soccorso produrre un suono sempre più forte,segno che si sta avvicinando.

Poi una voce da uomo occupa i miei pensieri.

"Portiamola in ospedale" dice.

"Harry" chiamo con voce flebile sforzandomi come non mai.

"Sam,fra poco sarà tutto apposto. Tranquilla"

Mi appoggia sul lettino scomodo e un brivido percorre la mia schiena al contatto con la superficie fredda.

Mi accarezza il braccio destro e percepisco la presenza di un liquido appiccicoso sulle sue mani al quale prima non avevo fatto caso. Che sia sangue?

È ferito? Perché non si fa curare?

Non riesco a domandarglielo perché sento il corpo spegnersi,come se avessi esaurito le energie.

Harry's pov
Ho una ferita sul braccio che perde molto sangue,ma devo restare forte per Sam.

Lei prima di tutti e tutto.

Sapevo che non saremmo mai dovuti salire sul tettuccio dell'auto,ma Samantha è pazza!

Come potevo dirle di no con quegli occhioni?

Bhe,avrei dovuto perché ora lei è in chissà quale stanza di questo ospedale ed io in un'altra mentre mi cuciono la ferita.

Sull'ambulanza mi avevano convinto a fasciarla ma poi si è rivelato inutile perché il taglio è molto grande.
Credo di essermelo procurato con un pezzo del finestrino rotto.

L'autista che guidava la limousine non si è fatto niente,mentre del ragazzo che è uscito al rosso non posso dire lo stesso.

Non c'è più.

Ho scoperto,grazie agli inquirenti,che aveva solo 19 anni ed era una neopatentato; e così alle prime armi si è trovato a dover correre dalla sua ragazza che ha partorito ormai da qualche ora.

Sinceramente mi dispiace.

Sia per lui che per la sua famiglia ma anche per il bambino che stava arrivando e che non potrà conoscere,e soprattutto per lei.

So cosa vuol dire perdere la persona che ami.
Ti senti a pezzi e ti domandi perché non c'eri tu,in quel momento,al posto di quella persona che chiamavi "vita".

E questo diciannove che aveva,probabilmente,come me,fatto una cazzata e messo incinta una ragazza la quale però amava. I genitori di entrambi forse non riuscivano a capirlo e loro si erano ritrovati a dover fare tutto da soli.
Ed ora è lei ad essere sola.

Come li capisco entrambi.

La voce dell'infermiera mi risveglia dai miei pensieri.

"Scusi,può ripetere?" Chiedo confuso.

"Ho detto che ho finito con la cucitura, puoi andare. La tua ragazza sta nell'ultima stanza a destra,al fondo del corridoio" spiega.

Ringrazio e salto giù dal lettino ma quando sto per uscire dalle quattro mura mi ferma ed aggiunge qualcosa.

"Scusami,eh...sai...sei Harry Styles...mi lasci fare un selfie con te?" È imbarazzata.

Accetto e una volta scattata la foto comincio a correre per il corridoio.

Speriamo che stia bene.

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Eccomi people!!

Scusatemi il ritardo vi scongiuro 👐

Non sapevo come continuare e poi,ad un certo punto, nel letto, sta sera, mentre fissavo il soffitto....puffffffff! Ecco che arriva l'ispirazione!

E indovinate?

Ispirazione=capitolo 😉

Ok,ora la smetto di torturarvi con il mio DISAGIO  :-|

Sogni d'oro😚

- Erika🌟

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