Mamma e papà escono di casa.
Entro nel bosco.
Ho paura.
La macchina.
I fari che mi accecano.
Buio.Mi sveglio di soprassalto staccando la testa dal petto di Harry.
Cerco di svegliarlo toccando leggermente la pelle nuda del suo petto.
"Harry. Ti prego svegliati" sussuro mentre le lacrime continuano a percorrere il mio volto.
"Sam" apre gli occhi. "L'incubo?" Chiede a bassa voce.
Annuisco e asciugandomi una lacrime col pollice dice "Non preoccuparti"
Fa peso sui gomiti e poi sulle mani per sedersi e appoggiare la schiena contro il muro dietro al letto.
"Vieni qui" aggiunge allargando le braccia.
Mi accoccolo sedendomi al lato delle sue gambe,poggiando le caviglie dall'altra parte e infilando la testa nell'incavo del suo collo.
"Non dovevo dormire" dico a bassa voce più a me che a lui.È quello che penso veramente: non dovevo addormentarmi. Sono terrorizzata da quel ricordo,non mi dimenticherò mai di quel momento nel quale i fari mi accecarono.
"Sì che dovevi. Hai bisogno di recuperare tante ore di sonno. Ed io ti aiuterò a farlo"
"Non capisci Harry! Non puoi capire!" Esclamo tirando leggeri pugni sul suo petto.
Lui afferra i miei polsi e mi dice di calmarmi. E,forse dalla stanchezza,ha la meglio lui."Devi smetterla di fare la forte,devi esternare i tuoi sentimenti. Ti fai solo del male così"
"Più male di come sto ora?! Non potrei mai" affermo.
Lui sospira e poi riprende.
"Fai sempre lo stesso sogno?"
"Sì" rispondo.Cala il silenzio. L'unico lieve rumore che si sente sono i nostri respiri che si intrecciano.
È così rilassante.
Ma tutto dura poco più di un minuto,perché,a quanto pare,Harry deve per forza farmi una domanda."Che cosa sogni?" chiede sussurrando in modo dolce e delicato.
Una lacrime cade inevitabilmente dal mio occhio, per poi accarezzarmi il viso.
"È una cosa triste" riesco a dire tra una lacrime e l'altra.
Lui mi alza il mento con due dita e mi guarda negli occhi.
"E che cos'è?" Insiste.
"Non ne ho mai parlato con nessuno" ammetto perdendomi in quegli occhi perfetti.
"Lo so. È per questo che voglio che tu me lo dica. Hai bisogno di esternare le tue emozioni. Non puoi tenerti le cose dentro" afferma.
"Sì che posso!" Alzo la voce sicura di quello che sto dicendo.
"Sì,e infatti prendi stupida droga in pastiglie per far finta che vada tutto bene! Cazzo!" Sbraita staccandosi da me e alzandosi in piedi.
"Sei un coglione! Come hai osato frugare nelle mie cose?!" Urlo ancora più forte.
"Perché c'è qualcosa Sam!" Sospira,poi si calma."Qualcosa che tu nascondi e ti tieni dentro" sospira di nuovo. "E non ti fa bene. Ti stai distruggendo cazzo!" Alza di nuovo la voce.
"Tu!" Lo indico. "Non sai assolutamente niente di me!" Affermo sottolineando la parola "niente".
"Anche se ti spiegassi,tu non capiresti" ricomincio a piangere.
"Nessuno potrà mai capirmi!" Cado in un pianto disperato e mi alzo dal letto,intenta ad uscire dalla stanza.Il ragazzo mi afferra il polso facendomi girare per guardarlo in viso.
"Promettimi che non ti farai del male,Sam. Ti prego"
"Non cambierebbe niente"
Cerco di divincolarmi dalla presa ma lui non molla.
"Lasciami andare." Ordino seccata.
"No finché non prometti"
"D'accordo Harry...prometto.."
"Buonanotte Samantha" dice prima di stamparmi un bacio sulla guancia.
Dopodiché vado nella mia camera.
Sono stanchissima,e dato che non posso prepararmi il caffè perché Harry mi sentirebbe,sono obbligata ad addormentarmi. E a rifare l'incubo.Ripenso a tutto quello che è successo da quando sono arrivata qui e a cosa succederà domani quando dirò a Zayn che dovrà partire da solo.
E piano piano,immersa nei miei pensieri,mi riaddormento.
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She Belongs To Me
Fiksi PenggemarSamantha Malik è la sorella minore di Zayn. Lei ha sempre vissuto a New York con la madre,mentre il fratello anni prima si era trasferito a Londra per la band che aveva creato assieme a Liam,Louise,Niall ed Harry. Adesso che Samantha ha l'età giusta...