CHAPTER XIII

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- Ragnam -

Una voce rauca e profonda ruppe i miei singhiozzi.
Il cane improvvisamente smise di ringhiare e si allontanò spostando lo sguardo da me, alla finestra ormai distrutta.
Non ci misi molto a capire che quella doveva essere la voce del suo padrone.
Istintivamente cominciai a tremare.
Era una reazione spontanea del mio corpo e non riuscivo a controllarla.

- Ragnam che cosa hai fatto? - questa volta il tono della sua voce era quasi di rimprovero ma allo stesso tempo calmo e paziente.
Il cane al suono di quelle parole si accucciò per terra: dov'era finito il mostro rabbioso di prima?
Vidi una mano da fuori posarsi sui vetri della finestra rotta quasi come per toccarli e poi un bussare alla porta.
Non risposi, mi limitai ad arretrare sempre di più verso il corridoio.
In quel momento la porta si aprì ed un uomo abbastanza robusto entrò in casa: era avvolto in un mantello molto largo che lasciava intravedere solo parte del suo viso.

- È da maleducati non rispondere alla porta Kylie -

Quelle parole mi spiazzarono.
Deglutii rumorosamente.

- Il gatto, o meglio, il cane ti ha mangiato la lingua? -

Abbassò il capo verso di me finché i nostri sguardi si incrociarono.
Occhi rossi come il sangue.
Con un balzo mi raggiunse afferrandomi per un braccio.
- Lasciami! - cercai di sottrarmi alla sua presa, ricevendo soltanto una risata da parte sua.
- Sono venuto a riscuotere la mia parte - affermò sempre in tono gentile.
Lo odiavo.
Parlava come se fosse tutto tranquillo.
Come se uccidermi fosse una delle tante cose da fare per oggi.
- Dov'è la mia famiglia? - digrignai i denti per farmi coraggio.
Se c'era qualcuno che poteva darmi una risposta quello era lui.
- Famiglia? Ma tu non hai una famiglia - mi sorrise malizioso.
Rimasi in silenzio sconvolta, questo voleva dire solo una cosa: le aveva uccise.
Le lacrime cominciarono a scendere senza sosta, avevo perso tutto, ero rimasta solo io.
- Perché? Potevi prendere me! Cosa ti hanno fatto loro? - urlai lasciando che la mia voce fosse interrotta dai singhiozzi.
- Voi umani avete fatto abbastanza per meritarvi una morte orribile, dovete pagare per le vostre colpe, siete solo nutrimento per la nostra razza e non mi importa se si tratta di uccidere innocenti o bambini -
Un mostro, ecco cos'era.
- Mi fai schifo - sussurrai debolmente.
Come se non ne valesse la pena ripeterlo ad alta voce.
Lui scoppiò a ridere: le mie parole non lo avevano minimamente toccato.
Non mi era rimasto nulla, non aveva nemmeno più senso continuare a vivere.
Le persone che amavo di più al mondo mi erano state portate via una per una e Harold, beh, lui non si meritava un'amica così, in grado di metterlo solo nei guai.
Forse era meglio sparire.
Ethan poi, mi aveva promesso che sarebbe rimasto con me e invece, mi sentivo una stupida per avergli creduto anche solo per un secondo.
Ero stata una sciocca.
I vampiri erano tutti uguali.
La chiesa si era sbagliata a pensare che sarebbero rimasti nel sottosuolo, indisturbati, obbedendo ad una legge non loro, che non avrebbero mai provato ad attaccare gli uomini.
Lo stavano facendo, ma nessuno voleva ammetterlo davvero.
Il patto che regnava ormai da tempo stava per essere sciolto.

- Uccidimi - dissi tutto d'un fiato.

Lui mi scutó incuriosito e quasi compiaciuto.

- Molto bene -

ETHAN'S POV.
Una strega.
Vagner Bain aveva assoldato una strega.
Non avevo più dubbi.
Sapeva che stavo aiutando Kylie e aveva fatto fare un incantesimo apposta per tenermi alla larga.
Merda.
Avrei dovuto accorgermene prima.
In realtà avevo capito qualcosa ma non pensavo che un vampiro così vecchio potesse avere così tanto potere da sottomettere una strega al suo volere.
Era da quasi un ora che cercavo di infrangere la barriera magica attorno alla casa di Kylie La senza però riuscire a scalfirla nemmeno un po'.
Dovevo muovermi o sarebbe stato troppo tardi.
- Merda! - ogni colpo che lanciavo era inutile.
Poi, proprio sul punto di arrendermi, lanciai un ultimo colpo e per poco non caddi in avanti per terra.
Cosa?
La barriera si era sciolta.
E non ero stato io.
Poco importava: mi misi a correre verso casa e senza nemmeno chiedere il permesso spalancai la porta.
Silenzio.
Non c'era nessuno?
Un odore di sangue aleggiava nell'aria.
Non ci misi molto a capire.
Spostai lo sguardo, il corpo di Kylie giaceva per terra in una pozza di sangue.
- Kylie! - corsi da lei appoggiando una mano sotto alla sua testa.
Aveva una grossa ferita sul collo, un morso, ma sembrava respirare ancora.
Piccoli respiri a fatica.
Sarebbe morta a momenti: il sangue scendeva troppo rapidamente e dovetti far leva su tutta la mia volontà per non trasformarmi e perdere il controllo alla vista di tutto quel sangue.
- Kylie ti prego - la strinsi a me cercando di bloccare l'emorragia.
Non avrei fatto in tempo a raggiungere un ospedale, ne tanto meno a trasportarla, avrei solo peggiorato la ferita.
Poi la sentii sussurrare qualcosa:
- È solo...solo colpa mia - la sua voce era flebile.
A quelle ultime parole i suoi occhi si chiusero e smise di respirare.

Era morta.

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Ehilà!
Ho cercato di aggiornare il più presto possibile:)
Ammetto che questo capitolo è decisamente triste però la storia non finisce qui! 😏
E devo anche ammettere che per più di una volta ho sbagliato a scrivere "Kylie" con "Clary" (per chi avesse letto la mia vecchia storia sa di cosa parlo😂) quindi se dovessero esserci errori sapete perché ahaha
Ci vediamo al prossimo capitolo!❤️

PS: se volete seguirmi su Twitter mi chiamo meeeow98x e se vi state chiedendo perché non posto nulla è perché vorrei che fossimo un po' di più così posso condividere magari sondaggi sulle storie, possiamo restare in contatto o se avete delle domande:)

Okay basta non vi rompo piu🤚🏼😂👋🏻❤️

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