ETHAN'S POV.
Stavo impazzendo.
Non solo mi trovavo nel bel mezzo della radura completamente ricoperto di sangue con un mezzo cadavere tra le braccia, ma era anche notte fonda, ben oltre l'orario del coprifuoco per gli umani.
Stavo rischiando davvero grosso.
Ero un bersaglio troppo facile e normalmente, da solo, non avrei avuto problemi nel cavarmela in caso di attacco, ma con Kylie tra le mie braccia in fin di vita, era tutta un'altra storia.
Di tanto in tanto abbassavo lo sguardo per assicurarmi fosse ancora viva: non le restava molto.
Avevo camminato in quel fitto labirinto di alberi per anni, conoscevo la foresta come le mie tasche, eppure questa volta non riuscivo ad orientarmi.
Non c'era nessuna traccia né della capanna, né di Dorothy.
- Dannazione Dorothy mi serve il tuo aiuto - sussurrai stringendo i denti e accelerando il passo.
Era la mia unica speranza.
In quel momento udì un corvo gracchiare in lontananza.
Mi fermai.
Poi altri tre versi, quasi come un richiamo.
Riconoscevo quell'uccello.
Non ci volle molto a risalire al punto da cui proveniva il verso: subito iniziai a correre facendo attenzione a non scuotere troppo il debole corpicino che avevo tra le braccia e quasi come fossi nel bel mezzo di una visione, iniziai a scorgere in lontananza delle luci.
Era una casa.
In un soffio raggiunsi la porta e iniziai a battere il pugno con prepotenza e arroganza:
- Apri! - urlai non curante dell'inquietante silenzio che aleggiava intorno a noi.
Vidi comparire un'ombra dall'altro lato della porta, poi questa si aprii e riconobbi subito la donna.
Era lei. Era Doroty.
Dorothy era un'amica di vecchia data, una strega abbastanza potente, aveva vissuto in quelle terre isolate da ormai mezzo secolo e negli anni ci eravamo aiutati a vicenda, nonostante tra streghe e vampiri non scorresse buon sangue.
Non era cambiata di una virgola: i suoi capelli bianchi raccolti, ricadevano in alcune ciocche sul viso ormai marcato dalle rughe, mentre le sue lunghe dita affusolate reggevano una lanterna tra le mani.
- Lasciala qui. Tu vattene - pronunciò quelle parole guardandomi dritto in volto, piena di disprezzo.
Erano anni ormai che non ci vedevamo e i nostri rapporti si erano deteriorati in seguito ad un mio errore commesso molto tempo fa, che lei però non era mai riuscita a perdonarmi.
Le feci cenno col capo in segno di ringraziamento e poggiai Kylie sul gradino d'entrata facendo attenzione alla testa: in quel momento non mi interessava nulla se non la ragazza che avevo tra le braccia.
Mi sentivo in colpa e allo stesso tempo provavo tenerezza per lei.
- E' stato Vagner. Ho provato a salvarla. Ha il mio sangue in circolo. Ti prego salvala, ma non farla trasformare - strinsi i pugni.
Non volevo trasformarla in un'mostro.
Ero stato impulsivo prima. Volevo solo vivesse.
Avevo dimenticato alle conseguenze e all'eternità che avevo scelto per lei, condannandola.
Dorothy mi guardò incuriosita, poi prese Kylie tra le sue braccia e la portò in casa chiudendo la porta alle sue spalle in silenzio.
Almeno sapevo sarebbe stata al sicuro. Io me la sarei cavata.
Era già tanto mi stesse aiutando nonostante il suo odio nei miei confronti.
Mi sedetti sui gradini della casa e mi presi la testa tra le mani.
Cosa mi stava succedendo? Ero preoccupato per una ragazza che conoscevo a malapena e che io stesso avevo messo in pericolo per ben due volte.
Se le fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato.
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Buonasera! Sorpresa!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo! ❤
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EMPTY EYES
VampireAl suo diciottesimo compleanno qualcosa cambia: Kylie non sarà mai più la stessa. In un mondo dove l'umanità vive confinata in città fortezze per sfuggire alla minaccia dei vampiri, i cacciatori mandati dalla chiesa hanno il compito di distruggere...