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ELYRIJA P.o.v.

«Si, dobbiamo proprio parlare!» le dissi sconvolta «Che succede?»

«No, vai prima tu. Sei stata tu a dire per prima che "dobbiamo parlare"!» saltò sul divano.

Arrosii ed abbassai lo sguardo sorridendo. Fley, incuriosita, mi invitò a sedermi accanto a lei per spiegare cosa succedeva.

Signorasantissima com'è difficile. Sospirai, presi una boccata d'aria ed esclamai: «Sto insieme a Shadow!» chiusi gli occhi per assorbire qualsiasi reazione di Fley.

Lei non si mosse per alcuni istanti, così aprii gli occhi e la trovai con un sorriso megagalattico. «Dimmi che non stai scherzando.» disse sorridente.

Non capivo. «S-si, è vero...» dissi guardandola perplessa. Non riuscivo a mettere a fuoco se era una cosa buona o cattiva.

«Oh Ely! Sono così contenta per te!» esclamò abbracciandomi. Io mi sciolsi in quel abbraccio che mi scaldò il cuore. Fley era come una sorella per me, e ora che avevo trovato un ragazzo che mi avrebbe reso felice, la mia vita era completa.

«Ma dimmi tu ora...» mi tornò il panico di prima «Perchè stavi modellando una statua di Harry???»

Le sparì il sorriso tutto d'un colpo e abbassò imbarazzata lo sguardo.

«Oh e va bene! Ti dico la verità... Credo, insomma non ne sono sicura, cioè vista la mia situazione non credo neanche di credere giusto...»

Diventavo sempre più confusa ad ogni parola che diceva. Ma che diavolo..? La presi per le saplle e con molta calma le dissi: «Senti, Dominatrice confusa, spiegati perche ci stai capendo solo tu!»

Sospirò pesantemente. «Allora, credo di provare qualcosa per Harry, non strillare e fammi finire!» aggiunse in fretta tappandomi la bocca per prevenzione. «Non ne sono nemmeno convinta perche insomma, sto con Jamie, non mi deve piacere un altro quindi mi limiterò a far finta di nulla... E poi ad Harry non interesso, lo sappiamo bene entrambe...» Mah a me non sembra, visti i sorrisini che fa appena entri. «...Sono sempre stata quella strana, aggressiva e maschiaccia, solo Jamie mi ha capito e non lo tradirò di certo così!»

Io annuii comprensiva e la abbracciai prima di alzarmi e andare i cucina ad armeggiare coi fornelli. Sentii Fley andare verso le camere.

«Non ceno sta sera!» urlò. Normale, quando si ha il cuore diviso. pensai mentre sorrisi.

Mi rinchiusi in camera, dopo una cena a base di pane e Nutella, e mi buttai sul letto. Guardando il soffitto la mia mente cominciò a vagare. Pensai subito a Shadow, ormai il mio ragazzo. Poi passai alla nostra caccia, e agli occhi dei nostri compagni al vederci tornare dall'esercitazione mano nella mano. Mi scappò un sorriso.

La vibrazione del mio telefono mi fece sussultare riportandomi alla realtà. Un messaggio da Shadow.

"Mi manchi amore..:'("

Un sorriso da scema mi si formò sulla faccia. "Anche tu, tesoro <3"

"Domani mattina il professore di educazione fisica non cè. Ti va se ti vengo a vedere a licantropo le ultime ore?"

Esultai "Certo! Mi spazzolo il pelo allora!"

"Hahaha!!! Sei fortissima amore!"

Ci scrivemmo per un po, poi ci salutammo e mi addormentai contenta di avere finalmente, dopo tutti questi anni, riempito quel cratere nel mio cuore.

La mattina dopo mi svegliai al solito orario e mi vestii sportiva: una tuta da ginnastica nera con delle stelle sulla schiena bianche e una maglietta bianca sotto. Sapevo che la prof oggi, a licantropo, ci avrebbe chiesto di fare il percorso ad ostacoli.

Le prime ore volarono e poi, finalmente, suonò l'attesissima campanella per la lezione che più aspettavo.

Arrivai nella classe-arena di licantropo e trovai Shadow sugli spalti. Con un cenno lo salutai e feci per andargli incontro quando mi si parò davanti la prof.

«Niente distrazioni signorina. Oggi sarai tu l'interrogata.» disse la signorina Rotwer. Sapevo da anni che io le stavo antipatica perché ero più brava di lei nella forma lupo.

«Interrogata? Mi scusi prof, ma non avevamo in programma il percorso a...»

Non mi lasciò il tempo di finire che esclamò: «Niente scuse. Preparati sulla mutazione.» e si allontanò.

Un ringhio mi si formò in gola e per trattenerlo dovetti diventare lupo. Mi scrollai e alzai il muso per annusare l'aria. Gli odori della sala erano normali e familiari, se non per uno in particolare: Shadow. Essendo un vampiro il suo profumo mi pizzicava il naso, ma non era forte. Silenziosa e senza farmi sentire dalla prof, mi avvicinai a lui.

«Hey! Come va?» sussurrai dopo essere tornata umana.

«Bene, tu?» mi disse Shad con un sorriso enorme.

«Potrebbe andare meglio. La prof mi ha detto che mi interroga.»

lui scoppiò a ridere, ma si zittì subito appena vide la mia faccia furiosa.

«Beh, sono curioso di vederti in azione!»

Il fischietto della prof attirò la mia attenzione e, tornando lupo, mi avvicinai al resto della classe.

L'ora passò veloce, ma la Rotwer non mi aveva ancora interrogato. Il che, mi faceva preoccupare.

Alla fine della lezione, appena gli alunni e Shad uscirono, mi fermò.

«So che sei una probabile Predestinata Creatrice.» disse seria.

«Si.» cosa voleva da me?

«Ora ti interrogo, ma non sulla tua forma lupo. Bensì in quella di drago.» disse con aria di sfida.

Come si permette? «Non sono tenuta a farlo. Non è una materia scolastica.» ridussi gli occhi ad una fessura.

«Lo, so. Ma se non sei capace di trasformarti in quell'essere mostruoso...allora non sei niente.»

A quelle parole persi le staffe. «Come si permette? I draghi saranno pure mostruosi, ma sono dotati di grande saggezza! E io so essere un Draki, la forma più evoluta di questa specie!» La mia voce cambiò di qualche tonalità più bassa ed ali, coda e squame rosse mi crebbero all'istante. «E non si azzardi più ad insultarmi in questa maniera!!!» con un battito d'ali mi alzai da terra e un'aura di fuoco mi avvolse. Stavo per scagliare contro la prof, paralizzata dalla paura, una sfera di fuoco, quando Shadow si frappose tra me e lei in forma vampiro, ma comunque spaventato.

«Calmati. E torna normale, ti prego.»

Riacquistai il controllo e tornai umana crollando a terra senza forze, se Shadow non mi avesse presa al volo.

La prof scappò terrorizzata e Shad rise. «Mai visto un professore così spaventato. Sei unica.» mi baciò sulla fronte.

«Vieni, andiamo in infermeria.» disse sollevandomi, ma tenendomi in braccio.

«A-aspetta...v-oglio andare a c-casa.» tentai di articolare mezza intontita.

«Ok. Per fortuna so dove abiti. Ti porto in un attimo.»

Arrivati a casa, Shadow mi portò in camera e mi mise a letto.

«Sei gelida.» disse preoccupato.

Non possibile! La mia temperatura media è di 45 gradi! gli occhi non stavano aperti e le forze mi mancavano.

Ecco cosa succede a mutare in Draki senza l'allenamento dovuto.

«Dormi, amore. Io sono qui.» furono le ultime parole che udii prima di addormentarmi.

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