ELYRIJA P.o.v.
Un rumore mi aveva fatto sobbalzare e mi svegliai di scatto ancora piena di mal di testa. Ero ancora sul divano e nel mio cervello ogni singolo rumore sembrava assordante. Potrebbe essere stato qualsiasi cosa a farmi svegliare.
Andai verso le stanze e con un occhiata notai che le coperte della camera di Fley erano spiegazzate. Forse è stata qui. Controllai tutte le stanze dell'appartamento sperando di trovarla, ma nulla.
Sospirai e tornai in salotto.
Dopo una decina di minuti arrivò Shadow, che mi preparò un tè caldo ai frutti di bosco, il mio preferito. Il tempo con lui passava troppo velocemente, ma la sua presenza mi faceva stare bene.
Dopo una mezzora il mal di testa passò e finalmente ripresi lucidità.
«Oh, finalmente! Non ne potevo più!» esclamai sedendomi accanto a Shad sul divano.
«Passati i dolori?» chiese raggiante lui.
«Si!» mi lasciai scivolare sul suo petto e sospirai.
«Sono proprio contento. Non dovrò più badare a una malata!» rise.
«Hey!» gli tirai un pugno scherzoso sul braccio.
«Sai che scherzo.» mi baciò sulla fronte e io sorrisi. Ad un tratto qualcosa scattò in me e sentivo pericolo ovunque. La porta si spalancò di colpo ed entrò Flaeraya con il viso rigato dalle lacrime e devastata. Quegli occhi, l'espressione del volto...Jamie.
La rabbia mi esplose, conoscevo quel dolore fin troppo bene e non avrei mai permesso che anche Fley lo provasse. Ti sentivi annientato, privo di forze e vulnerabile a ciò che ti succedeva intorno.
«Io giuro che li uccido! Li torturo e poi li brucio su un rogo! Chi è, dimmi lei chi è!» urlai nera dalla rabbia, lei si avvicinò e mi abbraccio.
«Emily... Ma lei non c'entra...» rispose. Io la guardai sconvolta, ma Shad mi precedette alzandosi.
«Come no? È colpa di entrambi e sarei più che felice di berli!» esclamò infuriato anche lui.
«No, ragazzi... Sono io l'errore...» si accasciò sul divano singhiozzando. Io le andai in soccorso abbracciandola ancora. La capivo benissimo, si sentiva male e, comprensiva, rimasi in silenzio.
Poi lei sussurrò. «Ora sono stanca, domani deciderò se vendicarmi o no»
Io annuii e la accompagnai in camera dove ricominciò a piangere appena chiusi la porta.
Di colpo un boato e subito guardai fuori dalla finestra. C'era un temporale fortissimo ed era perché Fley aveva sempre avuto una qualche influenza sul tempo, ma mai così forte.
Di colpo mi resi conto di una cosa strana, che non avevo mai notato prima. Un odore pungente che avevo sentivo solo a scuola e che mi dava un fastidio al naso, tanto che starnutii.
«Tutto bene?» mi chiese Shad appoggiandomi una mano sulla spalla.
«Si» scossi la testa «mi da solo fastidio un odore.»
Lui annuì e mi accompagnò in camera mia.
«Hai bisogno che stia qui con voi? Forse solo per la notte.» chiese premuroso. Io lo guardai stupita.
«Non ce n'è bisogno, ma se vuoi rimanere, beh...come preferisci.» lo abbracciai ringraziandolo di tutto. Appena mi staccai per guardarlo in volto, lui mi prese il mento e mi bacò. Cominciai a giocare con i ciuffi della sua nuca. Le nostre lingue si incontarono e mi fusi in quel bacio. Shad mi attirò a se alzandomi, così gli allacciai le gambe alla vita e lui si diresse verso il letto. Poi lui si staccò.
«Buona notte, amore mio.» sussurrò al mio orecchio per poi riprendere a baciarmi mentre mi faceva sedere sul letto. E, comunque, nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.
Ad un tratto Shad si sedette sul mio letto e fece in modo che io mi sdraiassi sotto di lui. Cominciò ad accarezzarmi la pancia per poi finire sotto la mia maglietta. I miei respiri si facevano più forti e anche i suoi. Le sue labbra passarono al mio collo che cominciò a baciare.
Ad un tratto lo sentii respirare a fondo e lo guardai con la coda dell'occhio. La paura mi pervase: aveva gli occhi rossi e i canini pronti a mordere. D'istindo mi trasformai in Draki e lo spinsi via, per poi alzarmi dal letto e prepararmi ad un suo possibile attacco.
«Ma che ti succede?» dissi con la voce da drago.
Lui riprese il controllo e tornò umano, così lo feci anch'io «Io...io...»balbettò. Respirò a fondo e chiese «Quanti anni hai?»
«Diciassette, tra qualche mese ne compirò diciotto, perchè?» mi stava confondendo.
«Sei...sei...» abbassò lo sguardo.
...Vergine... «...si.» lo guardai pronta a qualsiasi reazione.
«Vado a casa. Ci vediamo domani. Buona notte.» disse dopo un momento di pausa sempre a testa bassa uscendo dalla stanza. Un secondo dopo sentii la porta dell'entrata chiudersi segno che era uscito.
Che diavolo succede???
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Mixed Destinies
FanfictionUn magico incrocio di destini, una leggenda che diventa realtà. Elyrija e Flaeraya sono due ragazze predestinate, dalle doti speciali; amiche per la pelle, si dovranno aiutare a vicenda per trovare la loro vera natura e capire cosa prevede il loro d...