Capitolo 5: Il prontuario

366 17 2
                                    

Salve gente,

spero sinceramente che la storia, anche se molto particolare, vi stia piacendo.

Eccovi il quinto capitolo.

Come sempre vi auguro buona lettura, spero vogliate farmi sapere che ne pensate e se avete voglia passate pure sulla mia pagina EFP ;)




CAPITOLO 5: IL PRONTUARIO

La mattina seguente il VLA era diventato il centro del mondo intero. Stampa, militari, attivisti religiosi ... tutti erano radunati appena fuori delle porte dell'Osservatorio. Kurt guardò fuori dalla finestra, non si aspettava certo quello quando la sera prima aveva detto Quinn di informare tutti, soprattutto non si aspettava i militari e Clarington.

Un uomo distinto, dallo spiccato accento inglese si avvicinò a lui presentandosi come Adam Crawford, Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Kurt gli strinse la mano in maniera piuttosto fredda.
«Gay!» Gli sussurrò Sebastian all'orecchio quando l'uomo si fu allontanato. Kurt sobbalzò, nemmeno si era accorto che Sebastian gli si era avvicinato. Buttò un occhio dietro verso Crawford e arrossì notando che effettivamente gli stava guardando il sedere.
«Co ... come cavolo lo sai?» Bisbigliò all'orecchio.
«Solo un gay potrebbe mettere quella colonia! Un gay con un pessimo gusto aggiungerei, il tuo odore è migliore!» Sussurrò Sebastian posandogli un delicato bacio sulla guancia. Kurt sorrise. Dopo la sera precedente si era finalmente reso conto pienamente dell'importanza di Sebastian nella sua vita. Senza di lui sarebbe perso, abbandonato a se stesso, esisterebbe unicamente per il suo lavoro, Sebastian invece manteneva acceso quel piccolo bagliore di vita nel proprio cuore. Aveva trovato l'amicizia vera, quella eterna, senza nemmeno cercarla.
Sentirono Clarington tossire vicino a loro, di malavoglia si girarono per prestargli attenzione, Kurt si premurò di voltare Sebastian nella direzione giusta.
«Stazioni di tutto il mondo stanno confermando il segnale. Vega attualmente è sotto il nostro orizzonte, quindi quello che sentite è il segnale originale.» Stava spiegando Queen a Clarington, a Crawford e ad un'altra decina di persone attorno a lei.
«Facciamo venire dei decriptatori alla svelta!» Disse con voce annoiata Clarington ad uno dei suoi assistenti ... leccapiedi forse sarebbe stato il termine più esatto!
«Spiegatemi un attimo! Se la fonte del segnale è così sofisticata ... perché aritmetica elementare?» Domandò Crawford. Un armadio di uomo accanto a lui, il Senatore David Karofsky, o almeno così Kurt ricordava si chiamasse, proseguì dicendo:
«Giusto perché non parla la nostra lingua?» Kurt dovette imporsi di non saltargli alla gola.
«Idiota! E tra parentesi gay represso!» Sussurrò Sebastian sempre al suo orecchio. Kurt sorrise.
«E quale lingua signore? Inglese, francese, italiano, cinese. Solo sulla Terra non abbiamo un unico linguaggio, figuriamoci in tutto l'Universo. L'unico linguaggio veramente universale è la matematica. E non è una coincidenza che stiano usando numeri primi!» Disse Kurt, cercando di mantenere un tono il meno seccato possibile.
«Numeri che?» Domandò il Senatore guardandoli con una faccia che Kurt non avrebbe potuto definire se non da ebete!
«Oh Signore salvaci ...» Kurt pestò il piede di Sebastian che bestemmiò in francese per non farsi capire da tutti gli altri.
«Numeri primi Senatore. Cioè quei numeri che sono divisibili solamente per se stessi e per l'unità!»
«Adesso ti chiederà anche cos'è l'unità!» Stavolta Sebastian si beccò una gomitata in pieno petto. Clarington li guardava con uno sguardo che li avrebbe potuti incenerire all'istante. Se c'era una persona che odiava ancora più di Kurt, quella era decisamente Sebastian! Non aveva mai superato lo shock di svegliarsi completamente nudo nel letto di quest'ultimo!
Kurt notò che però gli sguardi di Crawford e Karofsky erano ancora più confusi di prima. Gli pareva di aver parlato in maniera abbastanza semplice, ma evidentemente aveva sopravvalutato la cultura di quei due uomini!
«Noi pensiamo che possa essere una specie di radiofaro. Qualcosa per richiamare la nostra attenzione. Tipo le ragazze pon-pon durante una partita di football!»
«Aaaahhh!» Esclamò Karofsky a quel punto.
«Idiota!»
«Bas la vuoi piantare!» Sibilò tra i denti Kurt!
«Non ci riesco, mi sto divertendo troppo!»
«La gente sta osservando Vega da anni, Kurt! E nessuno ha mai trovato niente. Poi ieri tutto ad un tratto si mette ad emettere numeri primi. La domanda è: perché?» Esclamò Clarington con il suo solito tono saccente e altamente irritabile.
«Beh Hunter non proprio ieri. Il segnale che ieri i nostri radiotelescopi hanno captato è stato trasmesso ventisei anni fa da Vega!» Kurt lo guardò con un ghigno soddisfatto, un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
«Vai Kurtie ... mi stai facendo eccitare ... Auch!»
«Dottor Smythe è tutto apposto?» Domandò il signor Crawford, squadrandolo dall'alto in basso.
«Si si tutto bene. Il mio cane da passeggio oggi è un tantino suscettibile. L'ho fatto dormire poco e gridare molto stanotte!» Rispose Sebastian con il suo solito tono malizioso.
«BAS! Ok Bas adesso siediti qui vicino a Brittany e mettiti a lavorare sull'analisi delle frequenze, ecco prendi la cuffia! E chiudi la bocca! Non ti azzardare nemmeno a proseguire Bas o giuro che veramente ti butto nel più profondo dei burroni senza il minimo rimorso!»
Sebastian sbuffò e si sedette dove Kurt lo aveva "gentilmente" scaricato, infilandosi la cuffia che l'altro gli aveva passato. Kurt si girò nuovamente verso i suoi interlocutori. Sapeva che Sebastian si comportava in quel modo, beh un po' perché era pur sempre Sebastian Smythe, ma anche perché neppure lui tollerava che ora Clarington volesse prendersi tutto il merito della ricerca.
«Dottor Hummel ...» Cominciò il signor Crawford.
«Signor Crawford, risponderò a tutte le sue domande dopo che avrà mandato fuori da qui tutti i suoi accompagnatori armati. Questa è ancora un'istallazione civile!» Kurt vide con la coda dell'occhio Sebastian mandagli un bacio. Non riuscì a trattenere il sorriso, soprattutto per l'indignazione che era comparsa sul volto di Clarington!
Crawford lo guardò con un'espressione indecifrabile per diversi minuti. Kurt non abbassò mai lo sguardo, finché l'uomo fece un vago gesto del capo agli uomini in divisa che ordinatamente uscirono dalla stanza.
«Dottor Hummel. L'aver fatto questo annuncio a tutto il mondo potrebbe costituire una violazione della sicurezza nazionale!» L'uomo parlò con aria di sufficienza in quel suo orrendo accento da lord e snob inglese!
«Perché scusi? Non è mica una conversazione privata! Non può certo pensare che una civiltà che vive a miliardi di chilometri da noi voglia intrattenere una conversazione unicamente con gli Americani. E' assurdo.» L'uomo stava per interrompere Kurt di nuovo, ma lui proseguì imperterrito, alzando leggermente il tono della voce per farsi ascoltare sopra il suono del segnale che Sebastian aveva amplificato, se lo aveva fatto per dispetto o perché si era veramente messo a lavorare questo restava ancora un mistero.
«E comunque, forse lei non lo sa, ma a causa della rotazione terrestre Vega è visibile nei nostri cieli solo in determinate ore del giorno, se non volevamo perdere il resto del segnale, dovevamo chiedere l'aiuto degli altri Osservatori sparsi in tutto il resto del mondo!»
Sebastian dietro di loro aveva alzato sempre di più il volume. Si stava cominciando ad alterare con l'uomo inglesino, che poi cosa ci faceva un inglese a capo della sicurezza nazionale americana?
«Bene hanno usato i numeri primi poteva anche ...»
«No, non potevo. Questa è la normali prassi scientifica. Me ne infischio di quello che prevede la sua prassi o la sua Costituzione o tutto quello a cui vuole appellarsi, la nostra priorità era non perdere nemmeno un bit del segnale ...»
«SHHHHHHH!!!!!»
Sebastian zittì tutti. Kurt si avvicinò all'amico.
«Bas hai ...?» Sebastian gli tappò la bocca con una mano!
«Scusa, non posso tappartela con altro al momento!»

ContactDove le storie prendono vita. Scoprilo ora