Salve gente,
eccomi con l'ultimo capitolo.
Spero che la storia vi sia piaciuta e ringrazio quei pochissimi che hanno letto. Non so se pubblicherò altre storie su questo sito, ma di sicuro se vi è piaciuto questa e vorrete leggere qualche altro mio delirio (non le chiamo nemmeno storie ahahah) potete passare sul sito di EFP, l' ce ne sono molte altre ;)
Un abbraccio e buon ultima lettura.
A volte credo che ci sia vita negli altri pianeti,
a volte credo di no.
In qualsiasi dei due casi la conclusione è sorprendente.
Carl Sagan
CAPITOLO 11: RASOIO DI OCCAM
Il Veicolo cadde giù, andando a cadere dritto nella rete di sicurezza che era stata appositamente costruita per evitare che finisse dritto nel mare.
«Abbiamo il video di Kurt! Cinque su cinque!»
Blaine guardò l'immagine dal monitor, Kurt era steso a terra, svenuto ma vivo.
«Blaine mi stai stritolando la spalla, che ne dici di lasciarmi andare?»
«Si scusa Seb!»
Immediatamente c'era il caos.
«Datemi la Casa Bianca. Chiamatemi il Presidente!» Sbraitava Crawford a destra e a manca.
Blaine corse verso Adams e verso il monitor, portandosi dietro Sebastian, cercando di evitare che le altre persone lo urtassero nella calca.
Kurt stava aprendo gli occhi e Blaine si rese conto di aver ricominciato a respirare nel momento che vide quelle iridi azzurre.
«Kurt? Kurt mi ricevi? Stiamo ancora cercando di capire cosa non abbia funzionato, ma per adesso l'importante è che tu stia bene.»
«Cosa?» Kurt sembrava sotto shock.
«E' tutto ok Kurt. La cosa importante è che tu stia bene!»
«Ma ... ma come? Che giorno è oggi?»
«Kurt ... hai ... hai chiesto che giorno è oggi?»
«Quanto sono stato via?»
«Kurt ... il dodecaedro è caduto giù dritto attraverso la Macchina! Non sei andato in nessun posto!»* * *
Kurt venne portato in ospedale. La caduta gli aveva procurato comunque delle ferite e una piccola commozione celebrale. I medici furono molto chiari, almeno un paio di giorni di riposo prima di sottoporlo a domande.
A pochi era permesso andarlo a trovare, Sebastian riuscì a far passare Blaine senza dare troppo nell'occhio, sottolineando la sua menomazione e quindi il bisogno di avere un accompagnatore.
«Guarda cosa mi tocca fare! Anche abbassarmi a questo livello!»
«Seb che dici ti muovi?»
«Blaine non te lo puoi scopare, siamo in un ospedale!»
«Seb se non ti muovi giuro che ti ci faccio restare in questo ospedale, ma come paziente!»
«Signore, poche ore che non ti scopi quel culo e già sei nevrastenico! Menomale che la Macchina non ha funzionato!»
Dopo altri borbottii e frecciatine raggiunsero la stanza di Kurt.
Il ragazzo era sveglio e in un chiaro stato confusionale.
«B ... Blaine ...»
«Amore mio!» Blaine si separò da Sebastian e corse ad abbracciare Kurt. Nessuno avrebbe potuto dire chi cominciò a piangere per primo.
«Temevo di non vederti più ...»
«Avevo paura che qualcosa andasse storto e tu non riuscissi più a tornare ...»
«No ... no fate ... non badate ad un povero cieco bistrattato da tutti!»
«Bas ... vieni qui ...» Sebastian cominciò ad avvicinarsi, le braccia protese in avanti. Blaine si districò dal groviglio che erano le sue braccia e quelle di Kurt e andò a prenderlo.
«Grazie Fido ... Auch!»
«Ehi Spock!» Kurt abbracciò immediatamente Sebastian con un braccio, mentre l'altra mano non si staccava da quella di Blaine.
«Hai deciso allora? E' Spock?»
«Beh in teoria ho detto il primo che mi è passato per la testa, ma considerando dove sei stato, direi che Spock è più che appropriato.» Disse Sebastian carezzando dolcemente la guancia di Kurt, asciugandogli una ad una ogni lacrima.
«Voi ... voi mi credete?» Kurt guardò sia Blaine che Sebastian, gli occhioni spalancati e supplichevoli.
«Kurt ... adesso devi riposare ...»
«Blaine ... no ... tu mi devi credere, io ho registrato tutto ... ho visto Vega ... il centro della Galassia ...» Kurt si aggrappò alla camicia di Blaine quasi con disperazione.
«Kurt, amore ti credo, ma adesso devi riposare.»
«Kurt, ascolta Blaine. Adesso riposati, poi con calma racconterai tutto.»
«Bas voi mi dovete credere. Non sono impazzito.» Kurt aveva cominciato a piangere. Lui non aveva sognato, lui aveva visto tutte quelle cose, erano accadute.
«Spock, qui nessuno dice che sei impazzito. Ma sei esausto, fatti una dormita. Se hai registrato, vedrai che appena vedranno i video ti crederanno tutti. Noi ti crediamo Kurt, Blaine ed io ti crediamo. Però tu adesso devi riposare, ok?»
Kurt guardò prima Blaine e poi Sebastian.
«Restate con me?» Kurt sembrava essere regredito di qualche anno, non lasciava né la mano di Blaine né quella di Sebastian, come se avesse paura che uno dei due potesse scappare via.
«Amore siamo qui. Non ci muoviamo da qui.»
Con qualche difficoltà i due riuscirono a sedersi ai lati di Kurt, poggiando le schiene alla testiera del letto.
Il più piccolo si distese, usando il petto di Blaine come cuscino e avvolgendosi attorno alla vita il braccio di Sebastian.
«Siamo qui ... dormi piccolo, chiudi gli occhi e dormi.»
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Contact
FanfictionKurt Hummel è un astronomo che lavora al progetto SETI, impegnato nella ricerca di vita extraterrestre. Dopo anni di duro lavoro, Kurt capterà un Messaggio, proveniente dalla stella Vega, che testimonia la presenza di un'altra civiltà oltre alla lor...