Salve a tutti gente,
Buona Epifania.
Spero di non avervi traumatizzato troppo con il capitolo precedente ahahaha anche perchè ... beh il titolo del capitolo dice già tutto.
Spero che vi piaccia.
Buona lettura.
No questo trucco non funzionerà ...
Come si potrà mai spiegare in termini di chimica e di fisica
un fenomeno biologico così importante come il primo amore?Albert Einstein
CAPITOLO 3: BLAINE ANDERSON
Quella mattina Kurt si svegliò piuttosto tardi. Era rimasto a lavorare all'antenna fino alle prime luci dell'alba, fin quando gli occhi non gli si erano chiusi e Sebastian lo era venuto a svegliare, in un modo piuttosto brusco bisogna ammetterlo ... con un pompino ... ma non si poteva certo dire che non fosse stato efficace!
Dopo essersi fatto una piacevole doccia, si era diretto al villaggio per fare la spesa. Non gli fu molto difficile trovare il piccolo emporio di cui gli aveva parlato Brittany tutto il tempo. Si sistemò meglio il cappello di paglia ed entrò. Avrebbe dovuto fare scorta di protezione solare, aveva la pelle troppo chiara e lì il sole era ustionante!
Una volta dentro, vide dietro il bancone una giovane donna molto attraente, lunghi capelli corvini, occhi scuri e sensuali e labbra gonfie e carnose. Doveva essere sulla trentina stando a quanto gli avevano detto, ma aveva ancora il fisico di una ventenne.
«Ehm ... Salve, tu devi essere Santana?»
«Quién es usted?» Kurt la guardò interrogativo. Non conosceva lo spagnolo. L'unica lingua oltre la sua che conosceva era il francese.
«Ehm ... non comprendo, non parlo lo spagnolo, sono un collega di Brittany!»
La donna inarcò le sopracciglia, salì sul bancone e atterrò dolcemente accanto a Kurt, gli posò le mani sulle spalle e lo volse osservandogli attentamente il sedere. Kurt era leggermente imbarazzato.
«Devi essere Kurt! Brittany mi ha parlato di te! Perdonami, solo guardandoti il culo ho potuto appurare che tu fossi veramente tu!» Kurt sentì le guance andargli a fuoco. Si era sempre reputato un bel ragazzo, ma non si era mai reso conto di avere un sedere così bello fino a quel momento che tutti sembravano farglielo notare!
La ragazza prese un'enorme busta e la porse al ragazzo.
«Questa è la roba che Brittany mi ha ordinato, hai bisogno di altro?»
«Si, mi servirebbero delle puntine e della protezione solare, potente possibilmente!» La ragazza lo guardò con uno sguardo piuttosto divertito.
«Beh latticino sei venuto nel posto sbagliato con quella pelle!» Disse porgendogli due scatoline di puntine e una boccetta di una lozione protettiva per la pelle.
«Altro?»
«No, grazie!»
Santana lo guardò come se gli stesse facendo una radiografia, con un sorrisetto divertito stampato sulle sue carnose labbra.
«Sono così divertente?» Domandò dopo un po'. La ragazza non gli rispose, andò verso il fondo del negozietto e tornò con quella che Kurt ritenne essere la più grande boccetta di lubrificante e la più grande scorta di preservativi che avesse mai visto in vita sua.
«Questi li offre la casa! Ero arretrata di un regalo di compleanno per Sebastian, non sai mai cosa regalare a quell'uomo impossibile!» Kurt guardò prima lei poi i due oggetti che impilò nella busta.
«Scusami?»
«Oh andiamo Bel Faccino, non mi dire che il motivo per cui zoppichi non è perché Sebastian ti ha scopato per tutta la notte!» Kurt spalancò ancora di più la bocca. Non era proprio abituato a poter esprimere così all'aperto la propria sessualità.
«Lo immaginavo! E immagino anche che visto il culo che ti ritrovi dovrò ricominciare a fare le ordinazioni per i formati maxi!» Disse divertita la donna mentre digitava il conto e Kurt borbottando qualcosa pagava.
«Ah Kurt, puoi dare questo a Brittany? Lo ha dimenticato da me ieri mattina!» Santana gli porse un golfino colorato. Kurt lo prese e, afferrando l'enorme busta e dopo aver salutato Santana, uscì dal piccolo locale.
La busta che aveva in mano era talmente grande che gli copriva un po' la visuale, così che non si rese conto di andare addosso ad una persona finché non si ritrovò con il sedere per terra.
«Ma che ... Ahi!»
«Ti sei fatto male? Mi dispiace, ero sovrappensiero. Stai ... who!»
«Sto b ... Who!»
Kurt spalancò gli occhi perché davanti a lui c'era l'uomo più bello sul quale avesse mai posato lo sguardo. Aveva la pelle dal colorito ambrato, forse per l'abbronzatura oppure era proprio il suo colorito naturale. Una cascata di morbidi ricci neri gli incorniciavano la testa, due labbra piene e carnose. Ma ciò che davvero colpì Kurt, furono gli occhi, grandi e dal colore imprecisato, erano di un caldo marrone, ma poteva vedere dei riflessi dorati brillare in essi ogni qual volta la luce del sole li colpiva con angolazioni diverse. Erano bellissimi e a completare il tutto, erano accompagnati da due lunghissime paia di ciglia, che sbattevano con grazia ogni volta che abbassava le palpebre.
«Stai ... bene?» Lo sconosciuto fissava Kurt da diversi minuti. Il ragazzo non sembrava intenzionato a parlare, ma si limitava a fissarlo con la bocca spalancata.
Kurt si riscosse, maledicendosi per la figuraccia che senza dubbio aveva fatto.
«Si sto bene. Scusa non riuscivo bene a vedere dove mettevo i piedi.»
Lo sconosciuto prese il sacco di Kurt, rimettendo dentro tutto ciò che era rotolato fuori. Kurt lo vide arrossire leggermente quando prese in mano la boccetta di lubrificante e i preservativi e il più giovane in quel momento avrebbe voluto volentieri sprofondare fino al centro della Terra e non riemergere mai più in superficie. Lo sconosciuto lo aiutò a portare tutto sulla Jeep.
«Grazie mille, non dovevi disturbarti. In parte è stata colpa mia.»
«Lascia che ti offra una birra per scusarmi!»
Kurt guardò quei due occhi meravigliosi. Si doveva essere imbambolato di nuovo, perché le sue labbra si mossero senza che il suo cervello desse minimamente l'ordine e sentì la sua voce dire, forse il termine più esatto sarebbe squittire, un flebile si.
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Fiksi PenggemarKurt Hummel è un astronomo che lavora al progetto SETI, impegnato nella ricerca di vita extraterrestre. Dopo anni di duro lavoro, Kurt capterà un Messaggio, proveniente dalla stella Vega, che testimonia la presenza di un'altra civiltà oltre alla lor...