L'uomo non nasce criminale ma è indotto in errore a causa dell'ambiente dove vive o dall' influenza di cattive compagnie. Tutti i crimini grandi o piccoli possono addebitarsi ad avidità, egoismo, pigrizia, pregiudizi religiosi o depravazione. Lui, ad esempio, era stato un ottimo allievo all'università con un'intelligenza superiore alla media, ma nonostante il suo quoziente intellettivo fosse superiore a 110 e lui avesse potuto fare qualunque cosa nella vita, non si era neanche laureato al corso di giurisprudenza che aveva frequentato e aveva abbandonato per dedicarsi ai furti. Prima con piccoli colpi per dimostrare che lui era più furbo degli altri, che era imbattibile, che non lo avrebbero mai preso, poi resosi conto che realmente riusciva sempre a cavarsela era subentrata l'avidità. Aveva capito che rubare gli veniva facile quasi naturale. Così quella era diventata la sua vita. Per tanti anni aveva forzato casseforti, rubato gioielli, fatto colpi che erano entrati quasi nella leggenda uscendone sempre pulito. Ora però era stanco e gli anni cominciavano a farsi sentire, per questo aveva deciso che quello sarebbe stato probabilmente il suo ultimo furto, voleva riposarsi le sue ossa ne avevano bisogno. Lui ne aveva bisogno. Ma il suo istinto che per tanti anni gli era andato in soccorso e al quale aveva imparato a dare ascolto, continuava a metterlo in guardia, il suo intuito gli diceva che doveva tutelarsi in qualche modo, l'uomo che aveva commissionato il furto non gli piaceva e lui raramente si sbagliava. Chi c'era dietro quell'uomo? e perché quella cartelletta era così importante per lui? Francamente quelle risposte non gli interessavano, ma se a quell'uomo interessava il contenuto di quella cartelletta, probabilmente quel contenuto poteva essere per lui un'assicurazione o anche una fonte di guadagno aggiuntiva, quindi cominciò a scannerizzare i documenti per copiarli su una chiavetta usb che avrebbe custodito come una reliquia. La sua ulteriore assicurazione da usare giusto se ce ne fosse stato bisogno o magari per qualche altro tipo di vantaggio economico.
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I rilievi nella villa del senatore stavano procedendo ad un ritmo frenetico, ma a parte le orme degli scarponi non c'era nessuna impronta e nessuna traccia su chi fosse il ladro.
-Come mai l'allarme non ha funzionato? - chiese il detective all'agente della scientifica che stava facendo i rilievi.
-Una palla credo di plastilina dura ha bloccato il microinterruttore- rispose l'agente- un lavoro molto ingegnoso-continuò.
Il detective si allontanò andando verso il salotto dove Il senatore stava discutendo con un altro agente di polizia. Si avvicinò ai due uomini mentre la pioggia fuori cadeva sempre più fitta.
-Cosa c'era nella cassaforte? – chiese l'agente mentre prendeva appunti
-Solo gioielli, qualche titolo al portatore e un migliaio di dollari- rispose il senatore
-Niente altro? – chiese ancora l'agente
-A cosa si riferisce? - chiese il senatore
L'agente guardò il detective
-Intende dire che lei è un personaggio famoso, ha avuto intensa attività politica, è possibile che nella sua cassaforte ci sia stato qualche documento privato o compromettente? – chiese il detective prendendo la parola
Il senatore guardò fisso il detective negli occhi per qualche istante.
-Al momento non ricordo se c'erano documenti o meno, chiederò al mio segretario di stilare una lista e di fargliela avere il prima possibile- rispose in tono duro il senatore.
Si voltò avviandosi all'uscita quando la voce del detective lo fece fermare.
-Un'ultima domanda- chiese ancora il detective- chi era a conoscenza dei suoi spostamenti? –
Il senatore si girò e lo guardò senza rispondere.
-Mi faccia avere anche una lista di tutti quelli del suo entourage che erano a conoscenza che sarebbe andato al galà stasera- disse ancora il detective prima di voltarsi e uscire lui dalla sala lasciando il senatore leggermente contrariato.
-Quell'uomo ci sta mentendo- disse il detective a l'agente che lo seguiva cercando di non farsi sentire dagli altri.
-Perché detective? – chiese l'agente
-Sensazione, non credo che un uomo come lui possa non sapere cosa c'era nella sua cassaforte privata- rispose il detective
-Perché lo fa allora? –chiese ancora l'agente guardando il detective
-Perché in quella cassaforte c'era qualcosa di molto importante, qualcosa che noi non dobbiamo sapere, qualcosa che contava più dei gioielli e dei soldi ed è questo che hanno rubato- sorrise- se scopriamo cosa scopriamo anche perché-
In quell'istante una squadra di agenti federali entrò nella villa.
-Chi comanda qui? – chiese un'agente
Il detective si avvicinò
-Detective Michael Rossi- rispose presentandosi
-Bene, da questo momento il caso è nostro- enunciò con enfasi l'agente federale mostrando il documento che attestava la competenza dell F.B.I. Il detective Rossi prese il foglio senza leggerlo lo piegò e lo mise in tasca.
-Visto te lo avevo detto, qualcosa di molto importante- disse rivolto all'agente. Poi sorrise all'uomo dell F.B.I.
-Lei è? – chiese il detective
-Agente speciale Nicholas Bolder- rispose l'uomo con modo autoritario
-A saperlo prima agente speciale Bolder avremmo risparmiato di bagnarci- disse ironicamente Rossi notando gli impermeabili fradici degli uomini appena arrivati, prima di fare un segno alla sua squadra e abbandonare la scena del crimine.
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La giornata era meravigliosamente calda e splendente. Un magnifico cielo azzurro incorniciava la città e il panorama che dipingeva. La nave da crociera aveva attraccato al molo la mattina e ci sarebbe rimasta fino a sera. Avevano tutta la giornata per visitare Napoli e ne avevano subito approfittato. I vecchi vicoli caratteristici, gli odori, i sapori e la gente loquace e sorridente gli avevano completamente catturati. Camminavano in quelle stradine vecchie piene di vita ed erano felici, questa vacanza l'avevano progettata da tanto, era la prima che facevano da quando avevano cominciato a frequentarsi. Erano in via San Gregorio Armeno, Robert si girò verso di lei. Madeleine sorridente era intenta a guardare le statuine da presepe e le caricature di personaggi famosi di una piccola bottega.
-Guarda questa – disse indicando una caricatura dell ex presidente Obama- la voglio è bellissima-
-Va bene ma non puoi comprarti tutto il negozio – rispose Robert sollevando leggermente le mani con i sacchetti pieni di souvenir che avevano già preso.
Lei gli fece una smorfia sorridendo, poi prese la piccola statuetta ed entrò nella bottega per comprarla. Robert sospirò prima di seguirla all'interno del locale passando accanto ad un murales con l'immagine di Maradona. Si avvicinò a Madeleine che era intenta a parlare con il negoziante
-Cerca di sbrigarti altrimenti faremo tardi per il pranzo- disse lui
-Sì, sì mi sbrigo tranquillo- borbottò lei sorridendo. Era felice, era da tanto tempo che desiderava fare una crociera nel mediterraneo, ora finalmente ci era riuscita e aveva intenzione di godersi ogni momento, di visitare tutti i posti possibili ed immaginabili e soprattutto di assaggiare tutte le prelibatezze della cucina mediterranea. Comprarono la simpatica caricatura di Obama e felici uscirono dalla bottega mischiandosi alla folla di persone che riempiva il vicolo mentre il sole sempre più alto illuminava la giornata.

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Bloodline
Mystère / Thriller(Da ottobre disponibile in versione cartacea su Amazon) Bloodline https://www.amazon.it/dp/1549923862/ref=cm_sw_r_wa_apa_nTf5zbT2J0VD8 Una sera piovosa, un furto in una villa, il bottino? Un documento scottante, il suo contenuto? Estremamente segre...